Warnock: “É il momento giusto per lasciare l’Aberdeen”

Nemmeno il tempo di festeggiare l’accesso alla semifinale di Scottish Cup che arriva l’annuncio improvviso: Neil Warnock non sarà più l’allenatore dell’Aberdeen. Sebbene i risultati in campionato non siano cambiati più di tanto dal suo arrivo, la notizia, lascia comunque a bocca aperta. Il fatto che sia stata data, poi, al termine del quarto di finale di Scottish Cup vinto (3-1) contro il Kilmarnock lascia ancor più a bocca aperta.

Una decisione e una situazione più generale che stimola ad un’ulteriore riflessione circa lo stato complessivo del calcio scozzese. In effetti non si comprende fino in fondo cosa non ha ottenuto in queste settimane Neil Warnock tanto da costargli il venir meno della fiducia della società. Una decisione che tuttavia era già matura nei giorni scorsi.

Warnock lascia l’Aberdeen dopo poco più di un mese

Neil Warnock aveva sposato la causa dell’Aberdeen ad inizio febbraio, siglando un contratto che avrebbe dovuto legarlo al club fino al termine della stagione. Aveva colpito per il grande entusiasmo e la voglia di vincere. Non in Premiershio, certo, dove la situazione era già molto complessa. Uno degli obiettivi poteva essere la Scottish Cup, ma Warnock e la società hanno deciso, pare di comune accordo, di non proseguire il loro rapporto:“Sono venuto qui per aiutare Dave e Alan a condurre la nave in un porto sicuro. Purtroppo in campionato non siamo riusciti ad ottenere il risultato sperato. Sono già alla ricerca di un nuovo allenatore e credo che questo sia il momento giusto per lasciare”.

“Avevamo preso questa decisione a metà settimana: oggi sarebbe stato il mio ultimo giorno da allenatore dell’Aberdeen. Sono felice di aver lasciato il club dopo aver conquistato la semifinale di Scottish Cup. In estate ci dovrà essere una rifondazione totale: credo almeno di aver contribuito a far capire questo aspetto. Qui ho incontrato persone fantastiche, a cominciare dai tifosi. Mi sarebbe piaciuto restare almeno un anno ed avere la possibilità di operare almeno in due finestre di mercato.”