Con una dichiarazione a sorpresa uscita sui canali social del Liverpool, Jürgen Klopp ha annunciato la fine della sua avventura sulla panchina dei Reds. Come dichiarato dallo stesso manager, quelle che mancano da qui al termine della stagione sono le ultime partite sulla panchina di un club del quale ha “amato tutto“, dalla città, ai tifosi, alla squadra e allo staff.
Arrivato nell’ottobre del 2015, Klopp è finito direttamente negli annali di storia del Liverpool, risultando essere l’unico allenatore di sempre a vincere il campionato, la FA Cup, la Coppa di Lega e la Champions League. Durante il suo regno ad Anfield, composto da oltre 450 partite e una lunga serie di trofei, Klopp ha sempre mantenuto alta l’asticella del gioco dei Reds: in totale sono soltanto 78 le sconfitte, a fronte di un impressionante 60,7% di vittorie.
Liverpool, le ragioni alla base della scelta di Klopp
Nel videomessaggio pubblicato dal Liverpool sui suoi canali social, Jürgen Klopp ha illustrato le motivazioni del suo addio, previsto per fine stagione. “Sento di aver ormai terminato le energie – dice il tedesco. Ora non ho problemi ad ammetterlo, anche perché era una decisione che avevo maturato qualche tempo fa e che avevo reso chiara alla società già a novembre. Per quanto difficile, so che è arrivato il momento di prendermi una pausa: non posso continuare a fare questo lavoro all’infinito“.
Il legame che Klopp ha creato con il Liverpool e con la città è uno di quelli che rimangono segnati in maniera indelebile nella storia del calcio. “Davvero, amo tutto di questo club; amo tutto di questa città, dei nostri tifosi, della squadra e dello staff: tutto. Il fatto che abbia comunque preso questa decisione dimostra quanto fosse necessaria“.
Proprio in virtù di questo legame inscindibile con il club e con la città sulle sponde del fiume Mersey, il tedesco ha anche aggiunto che, pur non sapendo se tornerà mai in panchina, non allenerà di certo un altro club in Inghilterra: “di questo ne sono sicuro al 100%: è impossibile“.
A fine stagione, insieme a lui, lasceranno il Liverpool anche i suoi fidati assistenti Pepijn Lijnders e Peter Krawietz, così come il responsabile dello sviluppo del settore professionistico, Vitor Matos. Per i Reds, però, c’è ancora tutto il tempo per centrare un’altra storica impresa. Con il passaggio del turno di mercoledì in Carabao Cup, infatti, il Liverpool è ancora in corsa per la vittoria di tutti e quattro i suoi obiettivi stagionali: la Premier League, la FA Cup, la Coppa di Lega e la UEFA Europa League.
Liverpool, il commento di FSG dopo l’addio di Klopp
A prendere parola, in prima persona, dopo le dichiarazioni di Jürgen Klopp è stato direttamente Mike Gordon, il presidente di Fenway Sports Group, ossia la società che controlla e possiede il Liverpool. “Per prima cosa, a nome di John W. Henry e Tom Werner (i proprietari di FSG, ndr) vorrei esprimere tutta la nostra gratitudine nei confronti di Jürgen. La sua presenza sulla nostra panchina è stata senza dubbio una delle cose migliori che ci siano capitate da quando siamo arrivati qui“.
“Senza dubbio – ha aggiunto Gordon – siamo molto dispiaciuti di perdere non soltanto un allenatore del suo calibro e del suo carisma, ma anche una persona per la quale nutriamo grandissimo affetto, rispetto e riconoscenza. Allo stesso tempo, rispettiamo pienamente i suoi desideri e le ragioni per cui ha deciso di compiere la scelta di lasciare il Liverpool alla fine della stagione corrente“.
Avendo ricevuto comunicazione dallo stesso Klopp già lo scorso novembre, è facile pensare che FSG abbia già cominciato a programmare con anticipo la stagione che verrà. Insieme al manager di Stoccarda, infatti, anche il direttore sportivo Jorg Schmadtke lascerà il Liverpool alla fine di giugno. I Reds, dunque, si preparano ad una delle più grandi rivoluzioni della loro storia recente e chissà che, per farlo, non si possano affidare ad un allenatore giovane – magari spagnolo – che sta facendo grandi cose proprio nel campionato in cui Klopp è diventato grande.
Liverpool, la cronistoria dei successi di Klopp sulla panchina dei Reds
Dal suo arrivo, nell’ottobre 2015, Jürgen Klopp è stato l’artefice di uno dei periodi più scintillanti nella storia del Liverpool. Dopo aver riportato, nel maggio 2016, il club a disputare una finale europea dalla famosa notte di Atene del 2007, il tedesco ha guidato i Reds in ben tre finali di Champions League diverse. Quella che, senza dubbio, è rimasta nel cuore dei tifosi del Liverpool è stata quella del 2019, quando il club è tornato sul tetto d’Europa, dopo aver battuto il Tottenham per 2-0.
Proprio il biennio 2019-2020 è stato quello dorato per Klopp e il suo Liverpool. In dodici mesi, infatti, gli inarrestabili Reds hanno portato a casa: uno storico titolo di Premier League (che mancava da trent’anni, ndr), una Champions League, una Supercoppa UEFA e un Mondiale per Club. A questi allori, si sono poi aggiunti i titoli di Coppa di Lega e di FA Cup (entrambi nel 2022), rendendo così completa la bacheca di Klopp al Liverpool.
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