Dopo il primo tempo pensava che sulla pratica si potesse tranquillamente mettere il timbro “evasa con esito favorevole”. Nella ripresa, però, Ange Postecoglou è passato in un battito di ciglia dalla calma olimpica all’adrenalina a mille vedendo che il suo Tottenham, avanti per 3-0, si era fatto rimontare due reti dal Manchester United e rischiava di demolire il palazzo solido costruito nel primo tempo per qualificarsi alle semifinali di Carabao Cup. Il 4-2 dei suoi ha poi provveduto a fargli diminuire le fibrillazioni così da potergli consentire di portare a casa la qualificazione, pur se poi lo United ha messo un’altra tacca di avvicinamento segnando il 4-3, e di presentarsi negli spogliatoi tranquillo come un pascià e un filino guascone. “Questo gruppo di giocatori – dichiara alla BBC – sta facendo davvero un lavoro incredibile, abbiamo dieci giocatori indisponibili per un motivo o per l’altro e non siamo in condizione di poter ruotare come gli altri club, se superiamo questo periodo ne trarremo sicuramente un’enorme crescita”.
Tottenham, Ange Postecoglou: “amiamo divertire la gente”
Il suo credo filosofico applicato al mondo della sfera di cuoio è preciso: calcio uguale a divertimento, da qualunque termine dell’equazione si voglia partire, a suo avviso, il concetto non cambia di mezza virgola. E lo vuole vedere declinato dai suoi partita per partita senza soluzioni di continuità, certo coniugato alla raccolta di buona messe, in questo caso della qualificazione alle semifinali di Carabao Cup: “amo il calcio – dice- e adoro guardare le squadre che escono per intrattenere il pubblico, è chiaro che vogliamo avere successo ed evitare di rendere le cose difficili come abbiamo fatto qui, ma non giochiamo mai per cercare di macinare vittorie per 1-0″. A Postecoglou, insomma, i risultati per i quali potrebbe occorrere tirare fuori dall’armadio il pallottoliere per contare le reti. A patto, ovviamente, fa intendere, che le palline da spostare siano sempre in maggior quantità per il Tottenham che per le squadre avversarie. La qualificazione, invece, la vuole facile e aliena da brividi. Come invece non è stato con un Manchester United mai disposto ad alzare bandiera bianca.
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