Manchester United, fine della corsa per Erik ten Hag

Dopo un'avventura durata due anni e mezzo, le strade del Manchester United e di Erik ten Hag si dividono: l'olandese è stato sollevato dall'incarico

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Quello di Erik ten Hag alla guida del Manchester United è stato senza ombra di dubbio uno dei periodi più complessi della storia recente dei Red Devils. Esatto, “è stato” perché, ufficialmente da oggi, l’ex numero uno dell’Ajax non è più l’allenatore dei mancuniani. Al suo posto, anche se ad interim come dichiarato dalla società, una leggenda del club come Ruud van Nistelrooy.

Dopo un avvio tremendo in Premier League, che si collega ad una stagione – la scorsa – vissuta a suon di record negativi, sia in campionato che nelle coppe europee, la dirigenza dello United non ha avuto scelta: nonostante la fiducia, e il relativo prolungamento di contratto, di tre mesi fa, la decisione di allontanare ten Hag dal club è ora ufficiale.

Manchester United, un amore mai nato con Erik ten Hag

Ad eccezione della Coppa di Lega 2022 e della FA Cup 2023, due trofei che il Manchester United non sollevava da tempo, quella di Erik ten Hag è stata una gestione davvero negativa. Nonostante i grandissimi investimenti – nei due anni e mezzo di permanenza dell’olandese, il club di Old Trafford ha speso più di 600milioni di sterline – i risultati raggiunti non sono mai stati all’altezza.

In particolare, l’ultima stagione ha reso sempre più esplicite le difficoltà relazionali tra l’olandese, i suoi giocatori e tutto l’ambiente United. Sotto la sua guida, infatti, i Red Devils hanno collezionato il peggior piazzamento di sempre da quando esiste la Premier League e, per la prima volta in oltre trent’anni, hanno chiuso il campionato con più gol subiti che fatti. Un’eresia se si paragona questa squadra a quella stellare guidata da Sir Alex Ferguson non più tardi di quindici anni fa.

A difesa di ten Hag, per quanto i verdetti del campo rendano complicatissimo valutare la sua esperienza come positiva, si può dire che nemmeno INEOS è riuscita a dare stabilità ad un club che, dall’Olimpo del calcio, ha cominciato una lenta ma ripida discesa. I grandi proclama di Sir Jim Ratcliffe si sono ben presto trasformati in una lunga lista di scelte disordinate, che hanno portato all’esonero dopo soli tre mesi dall’inizio della nuova stagione.

Attualmente, il Manchester United siede al 14° posto della classifica di Premier League e ha vinto soltanto quattro delle 14 gare disputate in tutte le competizioni. Al posto di ten Hag, seppure ad interim, subentrerà il suo vice, Ruud van Nistelrooy. L’ex manager del Feyenoord è un profilo decisamente caro ai tifosi dei Red Devils, ma avrà il difficile compito di stabilizzare – in breve tempo – una barca che sembra essere sempre più alla deriva.

Le parole dopo l’esonero di ten Hag: la dirigenza e gli opinionisti

Come in molti si aspettavano, il comunicato ufficiale rilasciato dal Manchester United indica nei risultati “sotto le aspettative” la motivazione principale dietro l’allontanamento di Erik ten Hag. La sconfitta maturata nella giornata di ieri [domenica, ndr], in circostanze piuttosto dubbie, contro il West Ham è dunque da considerarsi come la goccia che ha fatto traboccare il vaso per la dirigenza dei Red Devils.

Ad ogni modo, in Inghilterra, il dibattito sul mondo-United è ben più ampio del “semplice” esonero dell’olandese. Tra i principali critici c’è l’opinionista di Sky Sports UK ed ex-capitano del club, Gary Neville, che si è lanciato in una dura presa di posizione tanto nei confronti di ten Hag, quanto in quelli dell’intero gruppo dirigenziale.
Nessuno, guardando lo United, pensa che i giocatori possano fare peggio di ciò che stanno facendo. Il fatto che negli ultimi due anni e mezzo non sia stata data un’idea e un’identità a questa squadra è un fatto che rimarrà misterioso. Anche la società – prosegue Nevillenon è esente da critiche: alcuni degli ultimi acquisti sono stati davvero terribili. Allo stesso modo, credo che questi giocatori non siano così scarsi come li si vuole far passare“.

In generale, visti i risultati e le prestazioni, non credo che nessuno possa ritenersi veramente sorpreso della decisione – conclude l’ex difensore -. Già dopo la sconfitta col Tottenham pensavo potesse arrivare l’esonero: non ci è voluto molto tempo in più“. Stando alle fonti inglesi, la dirigenza del club starebbe sondando una lista di cinque candidati per rimpiazzare ten Hag, sebbene attualmente i nomi non siano ancora conosciuti.


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