Dopo poco più di ventiquattr’ore dall’esonero Erik ten Hag, il Manchester United sembra già aver trovato il sostituto dell’olandese. Come confermano sempre più fonti, tanto in Inghilterra quanto in Portogallo, il prescelto per raccogliere la difficile eredità dell’ex Ajax è Ruben Amorim. Il 39enne dovrebbe a breve liberarsi dal contratto che lo lega allo Sporting CP e, così facendo, sarebbe pronto per una nuova avventura in Premier League.
Dopo una lunga carriera da giocatore passata quasi interamente nella prima divisione portoghese, Amorim ha iniziato il proprio percorso da tecnico con il piccolo Casa Pia, prima di accasarsi al Braga e, soprattutto, ai biancoverdi di Lisbona. In quattro anni e mezzo alla guida dei Leões, l’ex centrocampista ha raggiunto traguardi importantissimi, consegnando ai tifosi dello Sporting ben cinque trofei.
Manchester United, Ruben Amorim sempre più vicino
Come spesso accade nel mondo del calciomercato, il primo a rilasciare l’indiscrezione su Ruben Amorim e il Manchester United è stato Fabrizio Romano. Dopo l’annuncio del giornalista italiano, comunque, le voci sulla rapida intesa tra le parti si sono diffuse in maniera veemente, tanto che nelle ultime ore sembra che lo Sporting abbia già avvisato la Banca di Lisbona circa il pagamento che i Red Devils invieranno a breve.
Per potersi garantire i servizi dello stimato tecnico portoghese, infatti, lo United dovrà sborsare circa 10milioni di euro, ossia l’intero importo della clausola rescissoria presente sul contratto di Amorim. Alcuni alti dirigenti del club inglese sono attualmente in Portogallo per disbrigare le ultime pratiche, anche se nel frattempo il manager dello Sporting ha preferito smorzare le voci circa un suo possibile addio.
Dopo il successo sul Nacional, nei quarti di finale di Coppa di Lega portoghese, l’allenatore ha infatti dichiarato che “nulla è stato ancora deciso” e che il suo obiettivo, per ora, rimane quello di consegnare allo Sporting “un doppio titolo, sia il campionato che la Coppa di Lega“. Ad ogni modo, sempre stando alle fonti inglesi, pare che la trattativa tra il tecnico e il Manchester United sia ai dettagli.
Le ultime decisioni da prendere, prima di ratificare il trasferimento, riguardano lo staff che seguirebbe Amorim a Manchester. Il portoghese vorrebbe portare con sé anche Carlos Fernandes, Adelio Candido e Jorge Vital, tre elementi fondamentali del team tecnico che sta facendo così bene allo Sporting. Per lasciarli andare, i Leões chiederebbero altri 6milioni di euro allo United, motivo per cui le due società devono ancora trovare un accordo.
Il profilo di Ruben Amorim e la pesante eredità da raccogliere
Il possibile approdo di Ruben Amorim in Premier League potrebbe essere interpretato in una maniera simile a quello di Arne Slot. Per quanto i due tecnici abbiano un’idea di football non così vicina, entrambi possono considerarsi come alcuni dei migliori allenatori in circolazione nell’intero panorama europeo. Numeri alla mano, i dati fatti registrare dai due con Sporting e Feyenoord negli ultimi cinque anni sono stati avvicinati soltanto da mostri sacri come Pep Guardiola e Carlo Ancelotti.
Come nel caso di Slot, poi, anche Amorim andrebbe a raccogliere un’eredità piuttosto pesante. Se l’olandese ha dovuto fin da subito reggere il confronto con i nove anni straordinari di Klopp al Liverpool, Amorim avrà il compito di barcamenarsi tra una storia ricca di successi e un presente che, in casa United, significa più che altro instabilità.
Ad ogni modo, per le dimensioni di un club come il Manchester United, l’impatto del portoghese si potrà valutare soltanto in termini di vittorie e di trofei portati a casa, specialmente nel breve termine. La vera difficoltà, per lui, potrebbe essere rappresentata da un duplice aspetto: una rosa completamente nuova e da plasmare da zero; e il problema della lingua.
Quella ai Red Devils, infatti, sarà per Amorim la prima esperienza assoluta al di fuori del Portogallo, ad eccezione di una mezza stagione giocata coi qatarioti dell’Al-Wakrah. Come hanno dimostrato in tanti, però, il calcio sa essere una lingua universale: chissà che l’ormai nuovo tecnico del Manchester United non possa superare anche questo primo ostacolo e riportare nell’Olimpo del football un club che sembra essere caduto in rovina.
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