Per la prima volta nella storia della FA Cup, la finale è targata Manchester. Non era mai accaduto, infatti, che Manchester City e Manchester United si sfidassero nell’appuntamento più atteso della stagione calcistica inglese. Un trofeo che, se è già di per sé prestigioso ed importante, assume quest’anno una valenza maggiore a vari livelli per entrambe le squadre. Da un lato il Manchester United voglioso di centrare un domestic double dopo la vittoria in EFL Cup, dall’altro il Manchester City chiamato a rincorrere uno storico treble.
FA Cup, Manchester City-Manchester United: il primo tempo
Nemmeno il tempo di liberare il terreno di gioco dalla scenografia prepartita (tra l’altro, splendida esecuzione di God Save The Queen da parte del soprano Jasmine Faulkner) che il Manchester City si porta in vantaggio. La splendida rete di Ilkay Gündoǧan arriva dopo soli 12 secondi dal fischio d’inizio entrando di diritto quale più veloce realizzazione in una finale di FA Cup. Il precedente record apparteneva a Louis Saha che portò in vantaggio l’Everton contro il Chelsea nella finale del 2009 dopo 25 secondi.
Poco dopo altra occasione per il City, con Rodri che va molto vicino al raddoppio. Lo United è frastornato e continua a subire la pressione degli uomini di Pep Guardiola senza trovare alcuna via d’uscita. Le occasioni migliori capitano sempre ai Citizens che giocano in scioltezza. Una timida occasione per i Red Devils arriva al 23o, con Marcus Rashford il cui colpo di testa si spegne sul fondo. Al minuto 32 l’episodio che lo United cercava. Il VAR interviene e punisce il fallo di mano di Jack Grealish. Sul dischetto si presenta Bruno Fernandes che con freddezza supera Stefan Ortega. Il pareggio ha dato nuova linfa allo United che chiude il primo tempo producendo qualche occasione interessante.
FA Cup, Manchester City-Manchester United: il secondo tempo
Il secondo tempo inizia con il Manchester City votato all’attacco ed intenzionato a prendere le redini del gioco. Un atteggiamento che paga. Al 51o, ancora Ilkay Gündoǧan lasciato colpevolemente libero, inventa un tiro al volo di sinistro (non irresistibile) che batte ancora De Gea. Proprio come nel primo tempo, il Manchester United appare frastornato ed a fatica trova le giuste trame di gioco. Con facilità e scioltezza la squadra di Pep Guardiola crea occasioni, senza però chiudere la partita. Al 68o uno squillo della squadra di Erik ten Hag. Marcus Rashford, dal limite dell’area per poco non trova la rete del pareggio, confermandosi quale giocatore più pericoloso dei suoi.
Il terzo goal del City viene annullato per evidente fuorigioco del solito Gündoǧan. Pochi minuti dopo, però, Alejandro Garnacho con un bel tiro dal limite dell’area che si spegne di poco a lato. La vera grande occasione per i Red Devils arriva al secondo minuto di recupero. Un salvataggio incredibile di Stefan Ortega sulla linea di porta nega il pareggio allo United. Lodevole, in ogni caso, la prestazione del giovane attaccante argentino che si sta guadagnando sempre più un posto in prima linea nella formazione di ten Hag.
Gündoǧan: “Vincere è speciale, sono ancora un giocatore del City”
Intervenuto ai microfoni della BBC al termine della partita, il protagonista Ilkay Gündoǧan ha trattato anche il tema delle voci di mercato che lo vedono lontano dal Manchester City la prossima stagione:“Vincere una finale è sempre bello e speriamo di poter alzare un altro trofeo anche sabato prossimo. Per quanto riguarda il primo goal io ho solo tirato, perchè i miei compagni hanno preparato benissimo l’azione. Quì mi trovo bene: è normale che ci siano alti bassi in una squadra. Non ho preso alcuna decisione ancora sono concentrato sulla prossima finale. Abbiamo la possibilità di ottenere uno storico treble e faremo il massimo nella finale di Istanbul”.
Il Manchester City si aggiudica la settima FA Cup della sua storia.
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