Scunthorpe United, il declino: dalla EFL Championship alla Non League

La recente storia dello Scunthorpe è fatta di pochi alti e molti bassi, ma ora è il momento di pianificare il ritorno su palcoscenici importanti

Lo Scunthorpe retrocede in non league e lascia la football league

La città di Scunthorpe, situata nel North Lincolnshire, ha vissuto una forte espansione nella metà del XIX secolo, di pari passo con lo sviluppo dell’industria metallurgica, favorito dalle ricche miniere di ferro presenti nella zona. La rapida crescita demografica e la sempre più alta popolarità del calcio nel resto del Paese, hanno spinto la città a dotarsi di una squadra: nel 1899 nacque lo Scunthorpe United.

Ammessi alla Football League nel 1950, gli Iron hanno militato nella quarta divisione del calcio inglese per molti anni arrivando fino alla EFL Championship. Il club ha avuto il merito di aver lanciato Kevin Keegan e Ray Clemence nel calcio professionistico, per poi cederli al Liverpool tra la fine degli anni ’60 e l’inizio della successiva decade.

Gli anni d’oro in Football League

Lo Scunthorpe United ha raggiunto il punto più alto della propria storia nel XX secolo, quando sotto la leadership di Nigel Adkins, ha ottenuto la promozione in EFL Championship per due volte. La prima nel 2007 vincendo la EFL League One e la seconda nel 2009, trionfando in finale playoff contro il Millwall per 3-2.

Dopo la fine dell’era Adkins ed il ritorno in EFL League One nel 2011, il declino dello Scunthorpe United è andato di pari passo con quello dell’industria metallurgica locale. Nella scorsa stagione, la squadra è retrocessa dalla Football League per la prima volta dal 1950 e quest’anno ha sofferto un’altra retrocessione dalla National League alla National League North, sesta serie del calcio inglese.

Gli highlights della finale playoff del 2009

Le ragioni del lento declino verso la Non League

Le tre stagioni in EFL Championship se da un lato rappresentano i migliori anni della storia di questo club, dall’altro hanno evidenziato quanto sia difficile poter affrontare la categoria senza un budget adeguato. Con una media spettatori che in quegli anni arrivava soltanto a 5000 unità, l’unica politica che garantiva entrate nelle casse del club dell’allora proprietario Steven Wharton, era vendere i migliori giocatori. Billy Sharp andò allo Sheffield United per 2,5 milioni di sterline e Gary Hooper al Celtic.

Nel 2013, Wharton ha ceduto il club a Peter Swann, businessman che prima di allora aveva avuto una esperienza nel Gainsborough Trinity, riuscendo ad ottenere nel 2012 una finale playoff della National League North (allora Conference North) persa poi contro il Nuneaton.

Scunthorpe United: la gestione di Peter Swann

Swann ha sin da subito mostrato l’intenzione di investire nel club e di voler costruire un nuovo stadio da 12000 posti che potesse sostituire Glanford Park, impianto che può ospitare 9000 tifosi, inaugurato nel 1988. Tuttavia il burrascoso rapporto con le autorità locali ha fermato sul nascere le intenzioni di Swann, che ha provato a concentrarsi sulla ristrutturazione dello stadio esistente. Intenzioni rese vane dalla pandemia. Inutili, dunque, gli sforzi economici per ottenere la promozione in EFL Championship.

Con un budget ridosso all’osso e con l’impossibilità di effettuare una programmazione tecnica per gli allenatori che si sono succeduti negli ultimi anni, il club ha inizialmente evitato l’amministrazione controllata, grazie ad un prestito finalizzato concesso dalla Football League per portare a termine la stagione. A novembre, Swann ha cercato di cedere lo Scunthorpe United a due imprenditori locali, Simon Elliott e Ian Sharp. Dopo aver versato del denaro nelle casse del club per pagare gli stipendi del mese, Sharp ha annunciato il suo ritiro.

Scunthorpe United: dalla gestione Swann a David Hilton

Lo scorso 25 gennaio lo Scunthorpe United è passato dalle mani di David Hilton. L’imprenditore ha gestito in passato l’Ilkeston, che milita nella Southern Football LeaguePremier Central, settima divisione inglese. Aveva tentato di acquistare il Bury dopo che il club della Greater Manchester Area era andato in amministrazione controllata. Hilton ha mantenuto un basso profilo per diverso tempo, salvo poi rilasciare un’intervista sul sito ufficiale, concentrandosi sul futuro, senza far cenni alla compromessa situazione di classifica.

Sui forum dei tifosi dello Scunthorpe United girano teorie complottistiche sulla modifica al cognome che Hilton ha fatto in passato, quando era conosciuto come David White. Lo stesso ha spiegato che la decisione aveva radici in ragioni personali. In quella sede si è poi soffermato sul futuro del club confermando di avere i fondi necessari a garantire stabilità. Ha azzerato i debiti superando brillantemente il fit and proper test.

Scunthorpe United: le prospettive future

Hilton ha annunciato una riduzione dello staff all’interno del club, che a suo dire viene ancora gestito come uno di EFL Championship. Di conseguenza, Glanford Park rimarrà aperto solo per pochi giorni a settimana. La questione dello stadio è particolarmente intricata. Hilton ha spiegato che farà il possibile per acquistare sia la struttura che le aree adiacenti. Ha chiesto pazienza ai tifosi: servirà del tempo per sistemare tutto.

Lo Scunthorpe United si appresta ad entrare nel suo 125o anno di vita. La responsabilità di forgiare una nuova “Età del ferro”, riportando la squadra in Football League, spetta non solo a David Hilton ma anche alla comunità di tifosi che deve dar fiducia alla proprietà.


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Foto Credits: Scunthorpe United

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