Dopo 6 anni, il Norwich ritorna in Premier League. (foto: canaries.co.uk) |
La 45° giornata di Championship segna il ritorno del Norwich City in Premier League dopo 6 anni di purgatorio passati tra Championship e League One (lo scorso anno). Artefice e protagonista del doppio salto è il manager dei Canaries Paul Lambert, scozzese, 41 anni con in bacheca una Champions League vinta col Borussia Dortmund nella finale contro la Juventus quando era in coppia a centrocampo con Paulo Sousa, altra vecchia conoscenza del calcio inglese (ed italiano). Visibilmente emozionato a fine gara, ha dichiarato: “E’ un miracolo. Questi ultimi due anni sono stati assolutamente incredibili e quando ho accettato di entrare a far parte di questa squadra, non avrei mai potuto immaginare tutto questo. Quello che i ragazzi e il gruppo hanno raggiunto è assolutamente eccezionale. Credo che sia praticamente impossibile descrivere quest’impresa con una sola parole. E’ incredibile quello che è accaduto; già restare in Championship sarebbe stato un grande risultato, ma essere promossi era impensabile”. Se a questo aggiungiamo che Lambert, all’esordio sulla panchina del Norwich in League One- circa diciotto mesi fa – aveva subito una sonora sconfitta per 1-7 contro il Colchester, quella dei Canaries assume ancora di più i toni di una favola.
Delia Smith, azionista di maggioranza dei neopromossi elogia l’allenatore: “Sono stati due anni assolutamente incredibili. Paul ha fatto un lavoro straordinario: è il top ed è un grande allenatore. Sono in estasi e non mi sembra vero. Ho paura di svegliarmi al mattino e rendermi conto che tutto questo è solo un sogno.
Delia Smith esulta al fischio finale. (foto: eveningnews24.co.uk) |
Parole di elogio per il Norwich anche da parte di Rio Ferdinand, che l’anno prossimo sfiderà i canarini in Premier League: “Congratulazioni al Norwich. Simeon Jackson è l’esempio perfetto di come il duro lavoro alla fine paga sempre“
La rete di Jackson che consegna la promozione al Norwich. (foto: Paul Chesterton/Focus Images) |
Protagonista indiscusso della grande stagione del Norwich è sicuramente Grant Holt che con i suoi assist, le sue giocate e – soprattutto – i suoi goals ha giocato un ruolo decisivo nella promozione della sua squadra: “E’ impossibile descrivere la nostra gioia. E’ incredibile quello che abbiamo fatto in questi diciotto mesi. L’ho già detto molte volte, ma voglio ribadire che giocare con questi compagni è una grande emozione: ci abbiamo creduto per tutta la stagione e non abbiamo mai mollato. Prima della nostra partita siamo riusciti a vedere uno spezzone del match del Cardiff, ma già sapevamo quello che dovevamo fare e siamo stati fantastici. Comunque il modo in cui abbiamo giocato durante tutto il corso della stagione è stato perfetto, senza contare anche la grande quantità di reti che abbiamo segnato. Quello che abbiamo fatto l’anno scorso è stato sicuramente un traguardo importante, ma il risultato di quest’anno non ha eguali.”
Grant Holt, 30 anni e 20 reti in questa stagione. (foto: Paul Chesterton/Focus Images) |
Se il Norwich (come avevamo più volte pronosticato) per gioco espresso, per continuità oltre che per mentalità ha sempre dato l’impressione di meritare la promozione diretta, lo stesso non può dirsi del Cardiff che con l’imprevedibile (sonora) sconfitta casalinga contro il Middlesbrough non solo consegna ai rivali le chiavi della Premier League, ma rischia di rivivere i fantasmi della delusione della scorsa stagione. Dave Jones, comunque, respinge le accuse: “Ci stiamo provando da tre anni, ormai, ma non potete dirci che siamo finiti, non è giusto. In questi ultimi tre anni siamo sempre stati al vertice nonostante avessimo ceduto i nostri migliori giocatori. Il Cardiff ha molto di cui essere orgoglioso ed io sono fiero di farne parte. In questo campionato sono molte le squadre a contendersi la promozione e negli ultimi tre anni noi siamo sempre stati tra queste. Basta pensare a Sheffield United e Preston che due anni fa hanno disputato i play offs ed ora sono retrocesse. Non voglio cercare scuse, perchè comunque abbiamo sbagliato e non siamo stati capaci di giocare come sapevamo perchè abbiamo sofferto troppo la pressione.” Se diamo uno sguardo verso i play offs, le parole di Heaton (portiere del Cardiff) nel pre partita contro il Boro, risultano più che attuali: ” Siamo concentrati e determinati a non ripetere gli errori delle ultime stagioni. Nel calcio bisogna imparare dagli errori e come squadra credo che abbiamo imparato molto da quello che è successo contro lo Sheffield Wednesday due anni fa e contro il Blackpool nella finale di Wembley dello scorso anno“. Parole che Jones & co. dovranno ripetersi in vista di un post season che si preannuncia agguerrito.
Oltre allo Swansea, anche il Reading è sicuro di partecipare ai play offs grazie al pareggio esterno contro il Conventry. Per l’ultimo posto disponibile è una lotta (apparentemente) a due: il Nottingham è ad un passo dalla qualificazione e nella trasferta contro il Crystal Palace basterebbe un punto; il Leeds, che pure ha disputato una grande stagione da neopromossa, ha pochissime speranze. Pesano molto i punti persi con le squadre di medio-bassa classifica.
In zona retrocessione è tutto deciso: Scunthorpe e Sheffield United si aggiungono al già retrocesso Preston North End.
Micky Adams, manager dello Sheffield analizza amaramente il futuro della squadra: “La prossima estate dovremo rimboccarci le maniche perchè ci aspetta un lavoro molto duro. Sicuramente molti giocatori lasceranno il club, anche se non so dire chi al momento. Vista la nostra situazione, dovremo valutare tutte le offerte, ma speriamo di poter trattenere con noi i più giovani.”
Nonostante la retrocessione, Micky Adams dovrebbe essere confermato sulla panchina dello Sheffield United anche per la prossima stagione. (foto: sufc.co.uk). |
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