Veduta aerea del Wembley d’Irlanda: l’Aviva Stadium. |
Dopo aver analizzato alcune tra le storie più affascinanti delle squadre d’Oltremanica (ce ne saranno altre), inauguriamo una nuova serie di speciali sugli Stadi più importanti del calcio d’Oltremanica. In questo articolo affronteremo la recente storia dell’Aviva Stadium (o Dublin Stadium): il fiore all’occhiello dell’Irlanda del calcio (e del rugby) che guarda al futuro, non dimenticando il passato.
La storia dello Staid Aviva ha radici molto lontane. L’attuale impianto sorge sulle ceneri dello storico Lansdowne Road nato come una sorta di centro sportivo per la Lansdowne Rugby Football Club, squadra di rugby fondata da Henry Wallace Dunlop. Lo stadio, dunque, sin dalla sua fondazione (1872) fu utilizzato principalmente per le gare di rugby, per poi essere adibito anche ad ospitare le partite di calcio. Il primo match internazionale di soccer è stato disputato il 17 marzo 1900 (Irlanda-Inghilterra: 0-2). Nel 1926 la Nazionale irlandese giocò contro l’Italia in quello che fu l’ultima partita di calcio ospitata dal Lansdowne Road fino al 1968 quando si affrontarono Waterford United e Manchester United in una gara valevole per la Coppa dei Campioni.
Per alcuni matches internazionali del 1971 e poi continuativamente dal 1990 al 2006, la Football Association of Ireland ha utilizzato l’impianto per le gare della Nazionale di calcio dando vita ad una consuetudine che continuerà ad essere osservata anche all’interno dell’erede del Lansdowne Road, (demolito nel 2007): l’Aviva Stadium.
Particolare della linea ferroviaria che transita sotto il Lansdowne Stadium (foto: flickr.com) |
Alcuni momenti della demolizione; molti hanno preferito usare il termine meno traumatico di “riqualificazione”. (foto: bbc.co.uk) Altre foto: clicca qui |
Tre anni di lavori (2007-2010) ed un investimento di 410 milioni di euro, hanno portato alla luce il moderno impianto destinato ad ospitare grandi eventi sportivi, ma non solo. Oltre alle gare di rugby (come detto il centro sportivo di Landsdowne era nato principalmente per ospitare attività legate a questo sport), l’Aviva Stadium ha ospitato importanti eventi calcistici. Ricordiamo tutte le gare interne delle qualificazioni agli europei della nazionale Irlandese, oltre – soprattutto – alla finale di Europa League 2010 tra Porto e Braga e alla recente Dublin Super Cup disputatasi a luglio.
L’Aviva Stadium sarà anche il teatro della finalissima di FAI Ford Cup 2011 tra Shelbourne e Sligo Rovers in programma il 6 novembre prossimo.
L’Aviva Group, importante compagnia di assicurazioni irlandese, ha siglato un accordo di naming rights della durata di 10 anni (a partire dal 2009) che le consentirà di legare il suo nome a quello dell’impianto.
Lo stadio è controllato da una joint venture tra la IRFU (Ireland rugby Football Union) e la FAI (Football Association of Ireland) e per 60 anni, al 50%, potrà usufruire dello stadio in leasing. Al termine della joint venture, l’impianto sarà di esclusiva proprietà della IRFU, ricollegandosi alla storia del Landsdowne Road, nato come stadio di rugby.
L’impianto può contenere fino a 51000 spettatori (che possono arrivare a 65000 in occasione di eventi musicali), ritenuti da alcuni insufficienti per la grande mole tifosi attesi per i matches di rugby. La particolare copertura ondulata è stata appositamente studiata per evitare che, durante gli eventi serali, le potenti luci dello stadio potessero recare disturbo alle abitazioni vicine.
Aviva Stadium in notturna. (foto: wikipedia.org) |
L’interno dello stadio. (foto: avivastadium.ie) |
Durante un concerto. (foto: avivastadium.ie) |
L’area dello stadio. (foto: avivastadium.ie) |
Nel sito ufficiale è possibile essere sempre aggiornati sugli eventi, le attività e avere informazioni su come raggiungere quello che abbiamo definito il Wembley d’Irlanda.
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