Il 6 novembre 1986, Sir Alex Ferguson veniva chiamato alla guida del Manchester United: il resto è storia. In occasione dei festeggiamenti per i 25 anni dell’allenatore scozzese sulla panchina dei Red Devils, ripercorreremo i tratti salienti della sua fenomenale carriera, con uno sguardo particolare ai giocatori che hanno caratterizzato un periodo (forse) irripetibile nella storia del calcio inglese. A questo link lo speciale, con video esclusivi, della visita di Sir Alex all’Università di Roma “Tor Vergata”.
Sir Alex Ferguson (ultimo seduto a dx) con la maglia del Queen’s Park. Foto alta risoluzione. (fonte: manutdnetwork.com) |
Alex Ferguson, della “classe di ferro” dei nati negli anni ’40 che tanto hanno dato alla cultura mondiale, non solo in campo calcistico, è nato a Govan – sobborgo di Glasgow – la notte del 31 dicembre 1941. La sua avventura nel mondo del calcio ha inizio con il Queen’s Park (attualmente in Third Division scozzese) squadre amatoriale, dove giocava nel ruolo di attaccante.
Nonostante le venti reti in 31 partite, non riesce mai ad attirare l’attenzione delle squadre professionistiche, nè a conquistarsi un posto da titolare. Proprio quando è sul punto di abbandonare il grande sogno, arriva il colpo di fortuna. Il St. Johnstone aveva disperatamente bisogno di un attaccante, ma non era riuscito ad acquistarlo. Così l’allenatore dei Saints decide di lanciare in prima squadra il giovane Ferguson nella gara contro i Rangers, dove il futuro allenatore del Manchester United si mette in mostra siglando un hat-trick che consegna alla sua squadra un’inaspettata vittoria. Questa prestazione gli vale un contratto da professionista con il Dunfermline in cui ,nella stagione 1965-1966, andrà a segno 45 volte in 51 partite.
Nonostante le venti reti in 31 partite, non riesce mai ad attirare l’attenzione delle squadre professionistiche, nè a conquistarsi un posto da titolare. Proprio quando è sul punto di abbandonare il grande sogno, arriva il colpo di fortuna. Il St. Johnstone aveva disperatamente bisogno di un attaccante, ma non era riuscito ad acquistarlo. Così l’allenatore dei Saints decide di lanciare in prima squadra il giovane Ferguson nella gara contro i Rangers, dove il futuro allenatore del Manchester United si mette in mostra siglando un hat-trick che consegna alla sua squadra un’inaspettata vittoria. Questa prestazione gli vale un contratto da professionista con il Dunfermline in cui ,nella stagione 1965-1966, andrà a segno 45 volte in 51 partite.
Il trasferimento ai Rangers avrebbe dovuto rappresentare il salto di qualità verso grande palcoscenico del calcio mondiale. Ma non fu così. Un banale errore nulla marcatura di Billy McNeill – che siglò uno dei quattro goals grazie ai quali il Celtic si aggiudicò la Scottish Cup 1969, gli valse un periodo di panchina forzata e il posto in prima squadra.
Dopo una breve parentesi al Falkirk, conclude la sua esperienza di calciatore nell’Ayr United (attualmente in Second Division) nel 1974.
Dopo una breve parentesi al Falkirk, conclude la sua esperienza di calciatore nell’Ayr United (attualmente in Second Division) nel 1974.
Con la maglia dei Glasgow Rangers (fonte: http://ds.dial.pipex.com/bob.dunning/scottish.htm ) |
Con il Falkirk. (fonte: manutdnetwork.com) |
Conclusa la carriera di calciatore, con pochi acuti e tantissimi rimpianti, Ferguson intraprende la strada che lo porterà ad essere ricordato come uno dei più grandi allenatori di tutti i tempi.
La cavalcata inizia in un piccolo club di Falkirk, l’East Stirlingshire (ora in Third Division), dove matura le prime esperienze e si fa notare per il suo pragmatismo e, soprattutto, per la dura disciplina imposta ai giocatori. E’ alla guida del St. Mirren (dal 1974 al 1978), però, che Ferguson ottiene i primi successi da allenatore, riuscendo a portare un piccolo club al trionfo in First Division. Nonostante il grande risultato, il rapporto con il club si interrompe bruscamente con un inatteso esonero, giustificato (molti anni dopo) dal fatto che il futuro “Sir” avrebbe trattato il passaggio ad una nuova società (l’Aberdeen) senza prima consultare il St. Mirren.
La cavalcata inizia in un piccolo club di Falkirk, l’East Stirlingshire (ora in Third Division), dove matura le prime esperienze e si fa notare per il suo pragmatismo e, soprattutto, per la dura disciplina imposta ai giocatori. E’ alla guida del St. Mirren (dal 1974 al 1978), però, che Ferguson ottiene i primi successi da allenatore, riuscendo a portare un piccolo club al trionfo in First Division. Nonostante il grande risultato, il rapporto con il club si interrompe bruscamente con un inatteso esonero, giustificato (molti anni dopo) dal fatto che il futuro “Sir” avrebbe trattato il passaggio ad una nuova società (l’Aberdeen) senza prima consultare il St. Mirren.
Ferguson allenatore dell’East Stirlingshire. (foto: dailymail.co.uk). |
Ferguson ai tempi del St. Mirren. |
Alla guida dell’Aberdeen, i successi arrivano nella stagione 1982-1983 quando Furious Fergie, dopo aver vinto la Scottish Cup e dopo essersi qualificato per la Coppa delle Coppe, ottiene il suo primo trofeo europeo battendo in finale il Real Madrid 2-1permettendo all’Aberdeen di essere la terza squadra scozzese a vincere una competizione europea, ponendo fine (ed è l’unico allenatore ad esserci riuscito) all’incontrastabile monopolio dell’Old Firm. La stagione successiva arriva la conquista della Scottish League e il secondo trionfo consecutivo in Scottish Cup.
Ferguson avrà poi anche l’opportunità di guidare la Nazionale scozzese ai Campionati Mondiali di Calcio del 1986, ma l’avventura si concluderà al primo turno con due sconfitte ed un pareggio.
Ferguson avrà poi anche l’opportunità di guidare la Nazionale scozzese ai Campionati Mondiali di Calcio del 1986, ma l’avventura si concluderà al primo turno con due sconfitte ed un pareggio.
Già da qualche tempo, alcune squadre del massimo campionato professionistico inglese, avevano proposto a Ferguson di lasciare il calcio natìo: Wolverhampton, Tottenham, Arsenal; offerte che Ferguson aveva prontamente rifiutato. Quando nel novembre 1986 il Manchester United esonera Ron Atkinson, Sir Alex non ha alcuna esitazione: accetta l’offerta dei Red Devils ed inizia la straordinaria storia che lo condurrà ai vertici del calcio mondiale.
Ferguson e Mark McGhee con la Coppa delle Coppe. (foto: dailymail.co.uk). |
Prima di ripercorrere le date fondamentali dell’esperienza di Sir Alex Ferguson al Manchester United, diamo un veloce sguardo ai giocatori che hanno scritto la storia del Manchester di Sir Alex. Ci soffermeremo solo sui più importanti: elencarli tutti sarebbe una vera impresa.
STEVE BRUCE
Il Manchester United è la squadra con cui ha vinto di più in carriera. In coppia con Gary Pallister, ha contribuito ai primi successi del Manchester di Sir Alex Ferguson. Dal 1987 al 1996, 309 presenze e 36 goals. Attualmente allena il Sunderland.
MARK HUGHES
La chiamata di Ferguson segna il suo ritorno allo United. Sarà anch’egli un giocatore chiave per il gioco di Ferguson. E’ autore di uno dei gol più belli dei Red Devils in FA Cup (in semifinale contro l’Oldham, cfr video). Dal 1988 al 1995, 256 presenze, 82 goals.
PETER SCHMEICHEL
E’ uno dei simboli dello United di Ferguson, il cui nome è associato ai trofei degli anni novanta. Un inizio non semplice prima di entrare nell’Olimpo dei grandi. Dopo una lunga ed estenuante ricerca, sarà Edwin van der Sar l’unico in grado di raccoglierne l’eredità. Allo United dal 1991 al 1999, 292 presenze.
ERIC CANTONA
Genio e sregolatezza, il primo grande campione acquistato da Sir Alex. Ha il numero 7, lo stesso di George Best e Brian Robson: basti questo. 144 presenze, 64 goals (e innumerevoli assists)
DWIGHT WORK & ANDY COLE
Pronunciati come se fossero una sola persona, Yorke-e-Cole, effettivamente in campo lo erano. La coppia d’attacco per antonomasia ha regalato gioie e trionfi a Ferguson e ai suoi tifosi. Dwight Yorke, al Manchester United dal 1998 al 2002, 95 presenze, 47 goals: Andy Cole, al Manchester United dal 1995 al 2001, 195 presenze, 93 goals.
ROY KEANE
Quando venne acquistato, molti pensarono che avrebbe avuto difficoltà ad inserirsi nel centrocampo formato dalla coppia Ince-McClair, ma Keane riuscì ad imporsi. Lodato da Ferguson per la sua tecnica e la voglia di lottare fino allo stremo delle forze, ha giocato per lo United dal 1993 al 2005, 480 presenze, 51 goals.
PAUL SCHOLES
Nato e cresciuto (non solo calcisticamente) a Manchester, la sua storia calcistica è legata indissolubilmente (come quella di Ryan Giggs e Gary Neville) a Sir Alex Ferguson. Dal 1994 al 2011, 466 presenze, 102 goals. Con Giggs, Gary Neville, David Beckham e Nicky Butt è parte dei “Fergie’s Fledglings”.
RYAN GIGGS
Velocità, tecnica sopraffina, senso del gol, altruismo: è il sogno di ogni squadra poter allevare un campione simile. Il “Mago Gallese” nasce a Cardiff, ma vive di calcio a Manchester. Ogni anno ringiovanisce e non intende lasciare. Al Manchester dal 1990. Ad oggi 619 presenze, 110 goals.
GARY NEVILLE
Fedelissimo allo United dal 1992 al 2011. Il fratello Phil va all’Everton nel 2005. Capitano per 5 anni, ha collezionato 400 presenze, siglando 5 goals.
DAVID BECKHAM
Ragazzo prodigio che fa parlare di sè anche fuori dal terreno di gioco. Nella stagione 1994-1995, quando Ferguson decide di lanciare i suoi fledglings in campo dimostra di essere all’altezza del grande palcoscenico. Anche lui vestirà la maglia numero 7. Il resto è storia. Allo United dal 1993 al 2003, 266 presenze, 61 goals.
WAYNE ROONEY
Un altro dei tanti giovani campioni cresciuti sotto l’ala protettiva di Sir Alex Ferguson. A Wayne Rooney Sir Alex non rinuncia mai, e non sbaglia. A 19 anni viene acquistato dall’Everton per la cifra di 25,6 milioni di sterline. Allo United dal 2004: ad oggi 227 presenze, 111 goals.
CRISTIANO RONALDO
Viene acquistato da Ferguson a 17 anni per la cifra di 12,2 milioni di sterline. E’ il prototipo del calciatore da gossip, ma in campo fa il suo dovere. Entra nella storia realizzando il gol numero 1000 della storia del Manchester United. Viene venduto al Real Madrid per 80 milioni di sterline, siglando un contratto da 11 milioni di euro all’anno. Al Manchester United dal 2003 al 2009, 196 presenze, 84 goals.
SIR ALEX FERGUSON AL MANCHESTER UNITED: LE DATE FONDAMENTALI.
Novembre 1986 – Ron Atkinson viene esonerato.
6 Novembre 1986 – Alex Ferguson è il nuovo allenatore del Manchester United.
8 Novembre 1986 – L’esordio in panchina, sconfitta contro l’Oxford United per 2-0.
22 Novembre 1986 – La prima vittoria, in casa contro il QPR per 1-0.
Stagione 1987-1988: secondo posto.
Stagione 1988-1989: undicesimo posto – eliminazione al sesto turno della FA Cup contro il Nottingham Forest.
Stagione 1989-1990: Sconfitta per 5-1 contro il Manchester City. Vince la FA Cup contro il Crystal Palace.
Stagione 1990-1991: Sesto posto. Vince la Coppa delle Coppe, contro il Barcellona.
Stagione 1991-1992: Secondo posto. Vince la Coppa di Lega e la Supercoppa Europea.
Stagione 1992-1993. Vince la Premier League. E’ il trionfo atteso per 26 anni ed è la prima edizione della Premier League. Vince la Charity Shield
Stagione 1993-1994: Vince la Premier League e la FA Cup. Vince la Charity Shield
Stagione 1994-1995: Secondo posto
Stagione 1995-1996: Vince le Premier League e la FA Cup. Vince la Charity Shield
Stagione 1996-1997: Vince la Premier League.Vince la Charity Shield. Cantona lascia il calcio.
Stagione 1997-1998: Secondo posto.
Stagione 1998-1999: Vince la Premier League, la FA Cup e la Champions League (la storica finale contro il Bayern Monaco: da 1-0 a 1-2 nei tre minuti di recupero del secondo tempo). Vince la Coppa Intercontinentale.
Stagione 1999-2000: Vince la Premier League (solo tre sconfitte in campionato).
Stagione 2000-2001: Vince la Premier League.
Stagione 2001-2002: Terzo posto.
Stagione 2002-2003: Vince la Premier League. Vince la Charity Shield
Stagione 2003-2004: Terzo posto. Vince la FA Cup.
Stagione 2004-2005: Terzo posto.
Stagione 2005-2006: Secondo posto. Vince la Coppa di Lega.
Stagione 2006-2007: Vince la Premier League. Vince la Charity Shield
Stagione 2007-2008: Vince la Premier League. Vince la Champions League. Vince la Charity Shield.
Stagione 2008-2009: Vince la Premier League. Vince la Coppa di Lega. Vince la FIFA Club World Cup.
Stagione 2009-2010: Secondo posto. Vince la Coppa di Lega. Vince la Charity Shield.
Stagione 2010-2011: Vince la Premier League. Vince la Charity Shield.
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