[CHAMPIONSHIP] Hull City: la promozione in Premier League vale almeno 200 milioni

L’Hull City ha vinto la finale Play
Off a Wembley contro lo Sheffield Wednsday. Il match ha messo in
palio il montepremi più alto di sempre. 


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L’approdo in Premier League dell’Hull
City
gli ha consentito un assegno di tutto rispetto: 200 milioni di
euro
anche nel caso peggiore, ovvero l’immediata retrocessione in
Championship.

Circa cinquanta in più rispetto alla
scorsa stagione 2015/16.
L’aumento maggiore è, ovviamente,
quello dei diritti tv. 
Dalla prossima stagione infatti in Premier
League
entrerà in vigore il nuovo accordo da 7 miliardi di euro
complessivi per la trasmissione in televisione delle gare che
aumenterà gli introiti delle squadre.

Ad esempio, applicando i criteri alla
classifica del campionato appena concluso, l’Aston Villa retrocesso
incasserebbe comunque 126 milioni di euro, oltre 20 in più di quanto
riceve oggi la Juventus Campione d’Italia.

E una squadra neopromossa come il
Watford quest’anno classificatosi al 13° posto in Premier, incasserà 140
milioni di euro
.

A tutto questo bisogna aggiungere gli
altri ricavi, come ad esempio gli introiti da match day: la maggior
parte dei club di Premier League nel 2014/15 hanno incassato tra i 9
e i 20 milioni di euro solo per i cosiddetti ricavi da stadio.

Poi ci sono anche quelli relativi a
sponsorizzazioni, che attualmente permettono ai club più piccoli di
Premier tra 3 e gli 11 milioni di euro.

Anche nelle peggiori delle ipotesi
l’Hull City si aggiudicherà 140 milioni complessivi.

Ma come in ogni simulazione bisogna
considerare anche l’ipotesi peggiore di tutte, cioè l’immediata
retrocessione in Championship. E qui entrerebbe in gioco il
famigerato “paracadute” dalla Premier League.

Fino alla stagione in corso i club che retrocedevano in Championship ricevevano contributi per un
periodo fino a quattro stagioni, nel caso in cui non ritornassero in
Premier League.

Dalla prossima annata, invece, le
società riceveranno il “paracadute” per tre anni, soltanto due invece
se sono società che tornano in seconda divisione l’anno successivo
alla promozione.

I soldi vengono distribuiti equamente
secondo un criterio prestabilito:

  • il primo anno le società
    incassano il 55% della quota fissa di diritti tv spettante ai club
    di Premier;
  • il secondo anno il 45%;
  • infine il terzo anno il 20%.

Nel caso di una società che retrocede
l’anno successivo alla promozione, la stessa riceverà il 55% la
prima stagione e il 45% nella seconda. Al totale, inoltre, viene
tolta una quota pari al 30% della “terza rata”, che viene
distribuita come solidarietà ai club della Championship.

Un sistema che quindi, a differenza di
quello italiano, si basa su maggiori certezze ed equità,
indipendentemente dai risultati delle stagioni a seguire.

Il ritorno in Championship dopo una
sola stagione nella massima serie garantisce una cifra intorno agli
80 milioni di euro in due anni (mentre chi retrocede dopo più anni
ne incassa 95 in tre stagioni).

E la prodezza di Diame li ha garantiti
all’Hull City, dopo una stagione in Championship.



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