Nella partita di andata dei quarti di finale di Europa League, alla BayArena di Leverkusen si affrontano Bayer Leverkusen e West Ham; i tedeschi, ancora imbattuti in una stagione da record per loro, arrivano ai quarti di finale dopo aver rischiato nella partita di ritorno degli ottavi di finale contro il Qarabag, mentre per i londinesi, altra squadra tedesca dopo aver incontrato sia nei gironi che negli ottavi il Friburgo, ma ovviamente una squadra molto più blasonata di questi ultimi.
Partita quindi complessa per gli uomini di Moyes, che incontrano un avversario ostico che fra le mura amiche difficilmente concede vantaggi agli avversari. Al netto delle assenze di uomini importanti come Bowen (per infortunio) e Álvarez (squalificato), il tecnico scozzese decide di scendere in campo con un inedito 3-4-2-1, con Fabianski in porta, difesa a 3 con Mavropanos, Zouma e Cresswell, centrocampo con Ward-Prowse e Souček in mezzo al campo, Emerson e Coufal sugli esterni e Kudus e Paquetá dietro a Michail Antonio.
Europa League, Bayer Leverkusen-West Ham: la cronaca del match
Partita che ha visto il Bayer Leverkusen dominare in fase offensiva per tutti i 90 minuti, ma Hammers che hanno saputo difendersi con le unghie e con i denti fino ai gol dei padroni di casa nel finale, con un Fabianski chiamato agli straordinari ma che ha risposto presente con delle buonissime parate. Nell’arco della partita, molto più Leverkusen che West Ham, con 33 tiri totali di cui 13 nello specchio della porta contro un unico tiro in porta degli Irons, che è stata poi l’unica grande occasione per loro, sprecata malamente da Kudus messo davanti alla porta da Antonio.
Xabi Alonso ha saputo vincere questa partita grazie all’aiuto della sua panchina, a due uomini che sono subentrati nel secondo tempo, ovvero Jonas Hoffmann e Victor Boniface, che sono i due giocatori che avevano deciso l’amichevole pre-campionato proprio contro il West Ham; coperta invece troppo corta per Moyes, che purtroppo non poteva contare sugli stessi cambi di qualità che avevano a disposizione i tedeschi. Hammers che hanno mostrato una buona fase difensiva, ma che alla fine, anche a causa della stanchezza, ha dovuto abdicare alla supremazia tedesca.
Due reti arrivate all’87’ e al 91′, entrambe sugli sviluppi da calcio d’angolo, in mischia Hoffmann e di testa Boniface su assist proprio del tedesco. Sarà durissima nella partita di ritorno per il West Ham, si giocherà al London Stadium ma avrà due reti da recuperare, ritroverà sicuramente Bowen e Álvarez ma perde per squalifica Emerson e Paquetá che erano diffidati ed entrambi sono stati ammoniti stasera; situazione molto delicata adesso per gli Hammers, sia in Europa che in campionato, dove dovranno lottare fino alla fine per essere nelle coppe europee anche l’anno prossimo.
Europa League, David Moyes “Nel complesso abbiamo fatto un buon lavoro, ma non è bastato”
Al termine della partita, David Moyes ha spiegato ai microfoni di TNT Sports che crede ancora nella partita di ritorno in casa ma d’altro canto non poteva che elogiare il modo in cui il Bayer Leverkusen ha giocato e vinto, di seguito le sue parole: “Nel complesso abbiamo fatto un buon lavoro, non si può dire nulla ai miei giocatori, ma sicuramente in casa dobbiamo giocare meglio per avere una possibilità. Stasera abbiamo sicuramente affrontato una squadra da Champions League, il loro livello di gioco è stato molto più alto del nostro, ma siamo riusciti a limitarli per quasi tutta la partita, dobbiamo solo trovare il modo di rimetterci in gioco”.
“C’è stato solo da imparare dal loro gioco stasera, sia in attacco che in difesa; Kudus non ha concretizzato l’occasione che gli è capitata purtroppo, una chance d’oro visto che non siamo stati bravi a costruire azioni in attacco. Sapevamo che il Leverkusen era una squadra che segnava tanto nei finali di partita e abbiamo trovato il modo di rafforzarci dietro, finchè non hanno segnato sui calci d’angolo; ringrazio i tifosi per il supporto, stasera è stato davvero buono, perchè sapevano che sarebbe stata dura e noi abbiamo resistito quasi fino alla fine”.
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