Con un bottino così ampio, gli annales del calcio inglese lo documentano forte e chiaro, non si era mai congedato da una gara delle coppe europee. Un Arsenal grande grande si scaglia con la forza di un ciclone contro un Psv Eindhoven piccolo piccolo. Ma non in sè, dato che è pur sempre vicecapoclassifica della Eredivisie, bensì reso tale dalla prorompenza gollivora dei gunners che hanno colpito la porta del malcapitato Benitez con ogni soluzione e praticamente con metà squadra. L’1-7 finale può forse sembrare eccessivo considerando che il Psv Eindhoven se la è comunque giocata. Ma è oggettivamente un’istantanea nitidissima su un Arsenal sicurissimo dei suoi mezzi e che sta forse mettendo in campo europeo, convertendola in positività, quella sensazione negativa maturata in Premier League di vedere il Liverpool sempre più sparire nell’empireo dell’alta classifica e dal suo campo visivo. L’Arsenal potrà già fare un pensiero ad avvertire il suo tipografo di fiducia di stampare qualche copia dei biglietto recante la scritta “gara dei quarti di finale”.
Champions League, le situazioni di Psv Eindhoven e Arsenal
Per la quinta volta nella storia delle coppe europee, Psv Eindhoven e Arsenal incrociano le lame. La gara in programma al Philips Stadion di Eindhoven per la sfida d’andata degli ottavi di finale di Champions League. Gli olandesi sono secondi nella Eredivisie con 52 punti a meno otto dall‘Ajax capolista e vengono dall’amarezza dell’estromissione dalla Coppa d’Olanda per mano dei Go Ahead Eagles. I Gunners, invece, vengono da un pareggio in Premier League a reti bianche contro il Nottingham Forest e sono secondi con 54 punti a tredici lunghezze da sua maestà il Liverpool. La squadra di Mikel Arteta è arrivata agli ottavi di finale passando per la porta principale grazie al terzo posto ottenuto con 19 punti maturati con sei vittorie, un pareggio e una sconfitta, 16 reti realizzate e tre subite. Gli olandesi, invece, dopo il 14° posto con 14 punti nella fase di girone con quattro vittorie, due pareggi e altrettanti passi falsi, sedici reti a bersaglio e dodici raccolte in fondo alla propria porta, hanno dovuto disputare gli spareggi eliminando la Juventus con un 1-2 a Torino e un 3-1 a Eindhoven. Le due squadre hanno ben quattro precedenti, tutti in Champions League. Nel 2002-03 si trovarono nel gruppo A della fase a gironi, all’andata nella terra dei tulipani l’Arsenal vinse per 4-0 e al ritorno fu pareggio a reti bianche. Nel 2004-05 nuova disfida nella fase a gironi con la vittoria dell’Arsenal all’Emirates Stadium per 1-0 e un pareggio a Eindhoven per 1-1. Nel 2006-07 i sodalizi si trovarono l’uno contro l’altro armati negli ottavi di finale. La spuntò il Psv Eindhoven che si impose all’andata per 1-0 in casa e uscì dal terreno dei Gunners con il punteggio di 1-1. L’ultimo faccia a faccia è datato 2023-24, in terra d’Albione l’Arsenal ha passeggiato con un secco 4-0 e al ritorno è terminata 1-1.
Champions League, Psv Eindhoven- Arsenal, il primo tempo
Dopo un avvio equilibrato, i padroni di casa cercano di sfondare la porta di Raya con un tiro da fuori area di Flamingo che però non ha esiti apprezzabili. Alla sua prima offensiva, però, l’Arsenal fa il botto grazie a un’incornata di Timber che sbuca su cross di Rice e non lascia scampo a Benitez. Il Psv Eindhoven appare frastornato e , tre minuti dopo, i Gunners lo impallinano nuovamente con un sinistro dal centro dell’area di Nwaneri. Micidiale uno-due della squadra di Arteta che ha mandato a bersaglio due conclusioni su due. Al 25° i padroni di casa provano a riavvicinarsi con un tiro dalla lunga distanza di Lang che termina però fuori misura. Due minuti dopo la squadra di Bosz insiste con una conclusione di Ledezma da fuori area che però è respinta.
L’Arsenal sembra però fare il bello e il cattivo tempo e , al 31°, allarga ulteriormente il fossato con un tiro dal centro dell’area di Merino dando alla partita una direzione molto chiara. Al 35° Arteta spende già il primo slot tirando fuori dalla mischia il già ammonito Lewis- Skelly, probabilmente per non rischiarlo in vista di una gara di ritorno che, stando così il risultato, sembrerebbe in ampia discesa, e inserisce Calafiori. Al minuto 42 Partey, poi ammonito, commette fallo su De Jong in area ospite e gli olandesi beneficiano di un penalty. Dagli undici metri Lang non sbaglia realizzando l’1-3 con un tiro nell’angolino in cui Raya non può arrivare. Al 44° Rice vorrebbe ridilatare il fossato su assist di Trossard ma calcia fuori misura. Al 46° De Jong, di testa, su cross di Malacia, potrebbe ulteriormente ridurre il divario ma non riesce nell’intento. Il primo tempo si chiude con un Arsenal in netto vantaggio e in buon controllo della gara, gli olandesi, però, complice anche la trasformazione di un calcio di rigore, si sono ripresi nello scorcio finale delle ostilità.
Champions League, Psv Eindhoven- Arsenal, il secondo tempo
L‘Arsenal parte in modo ubriacante profanando la porta di Benitez per due volte in altrettanti minuti. Prima è Odegaard a entrare nel tabellino dei marcatori con un tiro da centro area al 47° per il poker, poi, dopo neppure un minuto, Trossard con un sinistro da distanza ravvicinata su assist di Calafiori. I Gunners fanno onore al loro soprannome dimostrando un’incontenibilità realizzativa implacabile e il Psv Eindhoven comincia a pensare che la serata possa essere inserita al suo diario sotto la voce “giorni da dimenticare”. Gli olandesi provano comunque a riaffacciarsi dalle parti di Raya ma il tiro di Lang non è baciato dalla mira. Non meglio va, il minuto successivo, a Perisic che si vede respingere il suo tentativo. Al minuto 53 De Jong, di testa, su traversone dello stesso Perisic, impegna Raya con un colpo di testa. Al 55° l’Arsenal vorrebbe dare un assetto tennistico al suo punteggio ma Nwaneri non riesce a regalare un dispiacere a Benitez su suggerimento di Odegaard. Dopo un momento di rilassamento, i Gunners riprendono il loro tiro al bersaglio prima con Trossard la cui conclusione al minuto 55, su suggerimento di Odegaard, cozza contro una respinta degli olandesi, poi con Nwaneri che, al 56°, ci prova da fuori area su assist di Trossard ma non ha con sè la precisione. Non pago del già rotondo vantaggio, il collettivo di mister Arteta cerca di rendere ancora più profonda la voragine a favore.
Al 61° Gabriel Magalhaes irrompe di testa su corner di Rice ma conclude fuori bersaglio. Il Psv Eindhoven fa quanto può ma non è il tiro di Lang che termina alto su assist di Malacia al 63° a poter far sperare agli olandesi quantomeno a contenere il divario. Di allentare la presa sugli avversari l’Arsenal non ha la minima intenzione e ne dà prova cartesiana al 73° con un siluro dal limite di Odegaard su suggerimento di Merino. Nel frattempo Arteta aveva fatto rifiatare Nwaneri autore di una grande prova inserendo il fresco Sterling. Al 75° il Psv Eindhoven cerca almeno di togliersi la soddisfazione di perforare per la seconda volta la porta di Raya con Malacia ma il suo tiro su assist di Lang è respinto. All’81° Zinchenko, al grido di “è qui la festa”, cerca di entrare nel condominio dei marcatori senza però riuscirci con un sinistro che va ad amoreggiare con il fondo del campo. Su fronte opposto, al minuto 81, Perisic non riesce a fare paura con il suo tiro su assist di Lang. All’85° Calafiori cala il settebello sul rettangolo verde ricevendo un filtrante da Odegaard e rendendo ancora più indigeribile la serata a Benitez.
Champions League, Psv Eindhoven- Arsenal: il tabellino
Eindhoven, martedì 4 marzo 2025, Philips Stadion
Champions League, ottavi di finale
Psv Eindhoven- Arsenal 1-7
Marcatori: 18° Timber (A), 21° Nwaneri (A), 31° Merino (A), 43′ (rig) Lang (P), 47° e 73° Odegaard (A), 48° Trossard (A), 85°Calafiori (A)
Psv Eindhoven (4-2-3-1): Benitez, Boscagli (82° Obispo), Malacia, Ledezma (66° Karsdorp), Flamingo (45° Nagalo), Til, Schouten, Saibari (82° Veerman), Lang, Perisic, De Jong (66° Bakayoko). A disposizione: Drommel, Driouech, Schiks, Babadi, Land. All. Peter Bosz.
Arsenal (4-3-3): Raya, Timber (77° White), Saliba, Lewis- Skelly (35° Calafiori), Gabriel Magalhaes, Rice, Partey (71° Zinchenko), Odegaard, Trossard, Merino (77° Tierney), Nwaneri (71° Sterling). A disposizione: Kiwior, Neto, Calafiori, Setford, Butler- Oyedeji, Kabia. All. Mikel Arteta.
Arbitro: Jesus Gil Manzano (Spagna)
Ammoniti: Lewis- Skelly, Partey, Timber, Malacia
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