In Premier League 23 punti di distanza dalla prima in classifica e non una prima qualsiasi: il Liverpool. Un distanza eccessiva, ormai, per sognare in grande nonostante da qualche stagione il Newcastle si presenti ai blocchi di partenza come la squadra rivelazione: come quella, insomma, che deve ribaltare i pronostici. Puntualmente, però, i tifosi restano delusi. Se nel massimo campionato di calcio inglese ciò è comprensibile, considerate le superpotenze in campo, la speranza viene riposta nella FA Cup.
E se anche questa edizione del trofeo più antico al mondo, poteva (o doveva) essere quella buona, il finale non è stato diverso da quello a cui i tifosi sono abituati. La cocente eliminazione per mano del Brighton, arrivata a ridosso dello scadere dei tempi supplementari grazie alla rete del sempreverde Danny Welbeck, é forse l’emblema di una squadra che si perde sempre sul più bello. E mettiamoci pure che nel pieno del recupero dei tempi regolamentari, Fabian Schär aveva siglato il goal vittoria annullato per fuorigioco millimetrico dal VAR. Oltre al danno, la beffa.
Newcastle: quell’ultimo trofeo del 1955
Il prossimo 7 maggio ricorrerà un anniversario storico. Settant’anni fa, infatti, il Newcastle alzava al cielo quello che alle latitudini di Sua Maestà viene definito l’ultimo Major Trophy vinto. Davanti ad un pubblico di oltre 100.000 persone, in un Wembley gremito ben oltre “ogni ordine di posto”, il Newcastle trionfava nella finale di FA Cup contro il Manchester City. La gara terminò 3-1 per i Magpies grazie alle reti di Jackie Milburn, Bobby Mitchell e George Hannah. Quella di Milburn fu la marcatura più veloce in una finale di FA Cup: 45 secondi dal fischio d’inizio. Un record battuto solo nel 1997 dall’italiano Roberto Di Matteo che portò in vantaggio il Chelsea contro il Middlesbrough.
Quella vittoria chiuse un ciclo vincente. I bianconeri, infatti, avevano vinto la FA Cup altre due volte nel giro di pochi anni: nel 1951 (2-0 al Blackpool) e nel 1952 (1-0 all’Arsenal). Da allora la partecipazione alla FA Cup è stata costellata di delusioni e secondi posti: l’ultimo nel 1999 contro il Manchester United di Sir Alex Ferguson che avrebbe poi festeggiato uno storico Treble. E le cose non sono andate bene nemmeno nel terzo trofeo domestico per importanza: la League Cup (oggi Carabao Cup per ragioni di sponsor).
Newcastle: la grande occasione della Carabao Cup
Anche in League Cup, infatti, il Newcastle ha raccolto solo delusioni. I risultati migliori sono due secondi posti. Il primo nel 1976 quando ad avere la meglio fu il Manchester City e nel 2023 quando fu l’altro Manchester ad imporsi per 2-0. La squadra di Eddie Howe, però, ha saputo costruirsi un’altra possibilità. Il prossimo 16 marzo, infatti, affronterà in finale il Liverpool per quella che rappresenta una nuova, grande occasione per sciogliere la maledizione.
Sulla carta non sembra esserci storia. La squadra di Arne Slot ha dimostrato più volte di essere in grado di gestire la pressione dei grandi appuntamenti. E poi ha il dovere di difendere il titolo conquistato l’anno scorso nella finale contro il Chelsea. Sarà la volta buona per il Newcastle?
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