La partita non sarà di quelle che finiranno a scintillare nelle cineteche del calcio. Ma al Chelsea di Enzo Maresca poco importa. Essenziale era invece, per Sanchez e compagni, partire con il piede giusto nell’avventura degli ottavi di finale contro il Copenhagen per prenotare l’accesso ai quarti. Detto e fatto. Chalobah e soci mettono a sedere gli scandinavi con il punteggio di 2-1. Se nella prima frazione gli sbadigli si sono conquistati la maggioranza assoluta con soli quattro tiri in porta ovvero due per parte, la ripresa ha riservato leggermente più polpa con il Chelsea capace di tracciare un fossato a favore e il Copenhagen che ha accorciato le distanze ma senza poi riuscire a risalire completamente la china.
Conference League, le situazioni di Copenhaghen e Chelsea
Il Parken di Copenhagen spalanca il suo verde manto alla sfida d’andata degli ottavi di Conference League tra l’omonima squadra della capitale danese e il Chelsea. I padroni di casa sono in vetta al loro campionato di Superligaen con 40 punti e uno in più del Midtiylland. Il Chelsea di Enzo Maresca, invece, occupa il quinto posto con 46 punti e ha cancellato con il 4-0 ai danni del Southampton in Premier League l’amarezza della doppia sconfitta con il Brighton, prima in Fa Cup e poi in campionato. Il loro cammino in Conference League ha avuto due percorsi ben diversi. Mentre il Chelsea è passato agli ottavi per la porta principale grazie al primo posto con 18 punti inanellando solo vittorie e con 26 reti realizzate e 5 subite, il cammino dei danesi è partito da più lontano.
Prima di giungere alla fase di girone, infatti, hanno dovuto superare l’ostacolo degli scozzesi del Kilmarnock. Nella seconda fase, poi , sono finiti al diciottesimo posto con 8 punti, tanto quanto bastava per garantirsi la disputa degli spareggi per gli ottavi sia pur non da testa di serie. E, prima di arrivare ad affrontare i londinesi, hanno dovuto “chiedere il permesso” ai tedeschi dell’Heidenheim da cui hanno perso per 2-1 all’andata in casa ma su cui si sono invece imposti per 3-1 in terra teutonica sovvertendo l’esito e conquistando il passaggio del turno. Il solo precedente europeo tra i due sodalizi risale alla Champions League del 2010-11 quando si fronteggiarono agli ottavi di finale: a sorridere furono i Blues che si imposero per 2-0 a Copenaghen e pareggiarono al ritorno per 0-0 allo Stamford Bridge.
Conference League, Copenhagen- Chelsea, il primo tempo
Il primo sussulto è dei padroni di casa con un tiro dal limite di Chiakha al 4° su assist di Claesson che però è respinto. Gli scandinavi sono decisi a fare valere il fattore campo per cercare di mettere insieme più capitale possibile in vista di una gara di ritorno sulla carta per loro non facile. Subito dopo ci riprova Achouri su assist di Meling, Sanchez fa però buona guardia compiendo la prima parata della partita dei londinesi. La reazione dei Blues arriva al minuto 14 con un tiro di Palmer di poco a lato. Un fatto appare chiaro dopo il primo quarto d’ora ovvero che le due squadre non sono disposte a concedersi sconti. Al 25° il Chelsea deve già fare i conti con una prima necessità di sostituzione: Malo Gusto si infortuna e al suo posto Maresca inserisce il nazionale iberico Cucurella. Dopo un avvio di gara su buoni ritmi, le due compagini sembrano controllarsi e non si consentono una reciproca operazione di perforamento dell’altrui porta. La gara procede stancamente dopo il primo, infiammato quarto d’ora di gioco. La partita si ravviva soltanto al minuto 48 con un tentativo di testa di George su cross di James che si spegne però fuori misura. Va così in archivio sullo 0-0 un primo tempo piuttosto scialbo che stava promettendo bene con tre conclusioni nel primo quarto d’ora (due per i danesi e una per i londinesi) ma si è poi spento per via.
Conference League, Copenhagen- Chelsea, il secondo tempo
Maresca cerca di irrobustire il potenziale offensivo dei suoi e, a inizio ripresa, effettua ben tre cambi. L’operazione dà subito i suoi frutti perché al 46° il Chelsea passa in vantaggio per merito di James che riceve da Cucurella e fulmina Ramaj con un destro da fuori area. Al 50°, per un soffio, il Copenhagen non perviene al pareggio con Claesson che riceve un filtrante di Meling e colpisce il palo. Quattro minuti dopo i danesi ci riprovano con Achouri il cui tiro dalla lunga distanza si perde a lato. Gli scandinavi non sembrano accusare il colpo della rete subita e si gettano subito in avanti alla ricerca del pareggio. Al 58° ancora Achouri si fa pericoloso dalle parti di Sanchez su lancio di Clem ma Kabakov ferma tutto per fuorigioco. Al 64° Palmer potrebbe raddoppiare ma il suo sinistro fuori area è innocuo per la porta di Ramaj. Un minuto dopo, invece, Enzo Fernandez non fallisce sfruttando un suggerimento di George e infilando il portiere degli scandinavi con un tiro dal centro dell’area. Una rete che potrebbe valere oro per il Chelsea in vista della gara di ritorno qualora riuscisse ad affrontarla in condizione di doppio vantaggio.
Dopo la rete dei londinesi, il Copenhagen provvede a modificare qualche tessera del mosaico per cercare almeno di accorciare le distanze e rendere più abbordabile il ritorno allo Stangmore Park. All’80° i padroni di casa rientrano in partita grazie a un’incornata di Pereira sugli sviluppi di un calcio piazzato che non lascia scampo a Sanchez.
Conference League, Copenhagen -Chelsea: il tabellino
Copenhagen, giovedì 6 marzo 2025, Parken
Conference League, ottavi di finale
Copenhagen – Chelsea 1-2
Marcatori: 46° James (Ch), 65° Enzo Fernandez (Ch), 79° Pereira (Co)
Copenhagen (5-4-1): Ramaj, Diks, Gocholeishvili (70° Huescas), Meling (70° Lopez), Pereira, Hatzidiakos, Froholdt, Achouri (65° Robert) , Clem, Claesson (65° Mattsson), Chiakha. A disposizione: Trott, Runarsson, Falk Jensen, Garananga, Nemeth. All. Jacob Neestrup.
Chelsea (4-5-1): Sanchez, Chalobah, Malo Gusto (25° Cucurella), Adarabioyo, Badiashile (45° Colwill), Palmer (72° Sancho), Dewsbury- Hall, James, Caicedo (45° Enzo Fernandez), George, Mheuka (46° Nkunku). A disposizione: Jorgensen, Acheampong, Amougou, Bergstrom, Neto, Enzo Fernandez. All.Enzo Maresca.
Arbitro: Georgi Kabakov (assistenti Martin Margarflov e Martin Venev, Bulgaria)
Ammoniti: Diks, Enzo Fernandez, Chiakha, Hatzidiakos, Lopez
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