Alle magie, nelle sue due vite, è sempre stato abituato. Sia nella prima era, partita nel 1923, sia nella seconda, dal 2007 in avanti dopo l’imponente ristrutturazione , lo stadio Wembley di Londra ha scritto pagine di storia indelebili per il calcio inglese. E quella che si appresta a scrivere domenica 16 marzo alle 17.30 non è da meno. Aprirà infatti le porte alla finale di Carabao Cup tra Liverpool e Newcastle. Reduci dalla delusione di Champions League con l’uscita di scena dopo i rigori con il Paris Saint Germain (2-5), i Reds di Arne Slot si presentano da detentori della competizione vinta nel 2023-24 e per ben dieci edizioni, elemento che consente loro di coccolarsi il record di vittorie. Con il Manchester City, inoltre, sono l’unica formazione a essersela aggiudicata per quattro edizioni di fila ovvero dal 1980-81 al 1983-84. Il Newcastle, invece, non è mai riuscito a scrivere il suo nome nell’albo d’oro e ha una preziosissima opportunità per farlo. L’orgoglio calcistico della città dei Beatles presenta un palmares tra i più ragguardevoli del panorama internazionale della sfera di cuoio. Oltre a dieci Carabao Cup, infatti, annovera in bacheca 19 titoli di Premier League , 8 Fa Cup, 10 Charity Shield, 6 Champions League, 3 Coppe Uefa, 4 Supercoppe Uefa e una Coppa del mondo per club.
Pur meno blasonato, anche il sodalizio dei Magpies ha i suoi trofei da fare scintillare: quattro titolo di Premier League, sei Fa Cup, una Charity Shield, una Coppa delle Fiere poi diventata Coppa Uefa conquistata nel 1969 , una Coppa Intertoto e una Coppa Anglo-Italiana. I precedenti tra le due formazioni sono complessivamente 189. Di essi, 94 hanno sorriso ai Reds, 50 ai Magpies e 45 si sono conclusi con il segno ics. Le due sfide di campionato hanno visto la gara d’andata nella tana del Newcastle terminare con il punteggio di 3-3 grazie alle reti messe a segno da Isak, Gordon e Schar per i padroni di casa e alla doppietta di Salah e al gol di Jones per gli ospiti. Al ritorno, invece, i Reds hanno prevalso ad Anfield Road con il punteggio di 2-0 con gli autografi realizzativi di Szoboszlai e Mac Allister.
Carabao Cup, finale, il cammino delle due formazioni nella competizione
Imbattuto in campionato da ben 25 gare, il Liverpool è approdato alla finale di Carabao Cup abbattendo nell’ordine i birilli di West Ham (5-1), Brighton (3-2), Southampton (2-1) e Tottenham (0-1 a Londra e 4-0 al ritorno in casa). Il Newcastle ha invece spazzato via i sogni di Nottingham Forest (4-3 dopo i rigori), Wimbledon (1-0), Chelsea (2-0), Brentford (3-1) e Arsenal (2-0 a favore sia all’andata nella tana dei Gunners sia al ritorno in casa).
Carabao Cup, finale, le valutazioni dei due tecnici
Come è facilissimo intuire, in entrambi gli ambienti la fibrillazione è a mille. “Non vedo davvero l’ora di disputare questa finale- dice su sponda Liverpool Arne Slot – non solo peché è una finale, ma anche perché è a Wembley, uno stadio iconico per gli inglesi, quindi, è una grande occasione per essere presenti e, soprattutto dopo avere perso contro il Paris Saint Germain, non vediamo l’ora di giocare questa finale ancora una volta contro una squadra molto buona e ben gestita da Eddie Howe come il Newcastle. Abbiamo cercato di vincere tutte le competizioni, purtroppo eravamo già fuori dalla Fa Cup, adesso lo siamo anche dalla Champions League e per la Premier League, che è la più difficile da vincere perché ci sono trentotto partite in cui devi sempre fare bene e dove ci attendono nove sfide equivalenti a delle finali”.
Sul fronte Newcastle, Eddie Howe suona la carica: ” desidero – dice sul sito della società – che i miei giocatori attacchino il gioco e che diamo di noi una buona rappresentazione, lo spirito è molto buono e, dopo la vittoria di lunedì (1-0 contro il West Ham, ndr) abbiamo una grande convinzione nei nostri mezzi, la preparazione è stata molto buona, dobbiamo essere positivi, il destino è nelle nostre mani, abbiamo avuto un cammino difficile in Carabao Cup, contiamo come sempre sul sostegno preziosissimo del nostro pubblico”.
Carabao Cup, finale, le probabili formazioni
La gara sarà diretta da John Brooks con l’ausilio degli assistenti di linea Eddie Smart e Nick Greenhalgh, quarto uomo sarà Darren England mentre al Var è stato designato Stuart Attwell.
Il Liverpool si schiererà con il 4-2-3-1 con Alisson a presidio dei pali, difesa a quattro con Robertson laterale di destra, Quansah sulla corsia sinistra e Konatè e Van Dijk centrali, centrocampo con Gravenberch e Mac Allister, trequarti con Salah, Szoboszlai e Diaz in appoggio all’unica punta Diogo Jota.
Alisson, Robertson, Quansah, Konatè, Van Dijk, Gravenberch, Mac Allister, Salah, Szoboszlai, Diaz, Diogo Jota. All.Arne Slot.
Il Newcastle opta invece per il 4-3-3 con Pope tra i pali, difesa a quattro con Livramento che staziona a destra e Trippier a sinistra a “cingere” i centrali Schar e Burn, centrocampo con Bruno Guimaraes, Tonali e Joelinton, reparto avanzato con il tridente formato da Murphy, Isak e Barnes.
Pope, Livramento, Trippier, Schar, Burn, Bruno Guimaraes, Tonali, Joelinton, Murphy, Isak, Barnes. All.Eddie Howe.
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