Champions League, beffa Manchester City: allo scadere arriva una sconfitta con il Real Madrid

Avanti per due volte, il Manchester City si fa raggiungere e poi scavalcare in pieno recupero da un Real Madrid bravo a crederci sino al termine e a punire l'ingenuità dei padroni di casa nel non saperla chiudere

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La beffa giunge nel finale. E, per di più, da un inglese. Non è dato sapere, ma si può agevolmente immaginare, cosa sia albergato nella testa dei giocatori del Manchester City quando , in parità con il Real Madrid sul 2-2 sino al minuto 92, si sono visti soffiare la vittoria dagli ospiti per effetto di un tiro in pieno recupero del suddito di sua maestà re Carlo Jude Bellingham. Un boccone piuttosto indigesto, ca va sans dire. La partita, va subito detto, ha messo in evidenza due compagini all’altezza del loro blasone. Ma qui le analogie si fermano. Perchè, mentre questo blasone, per la squadra di Pep Guardiola, si è tradotto, dopo l’euforia del doppio vantaggio, nell’ingenuità di non saperlo proteggere e di non chiuderla, per i Blancos ha invece avuto il colore della capacità di crederci sempre e di punzecchiare al momento giusto. Adesso, per Haaland e compagni, la gara di ritorno al Santiago Bernabeu si fa inevitabilmente in salita.

Champions League, le situazioni di Manchester City e Real Madrid

Chi la definisse una partita come le altre, sicuramente, non è appassionato del mondo della sfera di cuoio e non lo frequenta. Manchester City- Real Madrid non sarà mai una sfida di periferia calcistica. Prima di tutto perché mette a confronto una delle realtà più blasonate dei rispettivi paesi, Inghilterra e Spagna. E, se si andasse in cerca di una conferma cartesiana, sarà cosa buona e giusta fare scendere in campo le cifre dei tornei che le due compagini si sono messi in tasca in patria e al di fuori dei loro confini territoriali. Sponda Manchester City, dieci scudetti, sette Coppe d’Inghilterra, 8 di Lega, sette Charity Shield, una Champions League (10 giugno 2023 contro l’Inter per 1-0 con guizzo di Rodri), una Coppa Coppe, una Supercoppa Uefa e una Coppa del Mondo per club. Si accomodi ora il Real Madrid che nell’argenteria di casa custodisce gelosamente 36 scudetti, 20 Coppe del Re, una Coppa di Lega, 13 Supercoppe di Spagna, una coppa Eva Duarte, 15 Champions League, 2 Coppe Uefa, 6 Supercoppe Uefa, tre Coppe intercontinentali e cinque Coppe del mondo per club. Insomma, non proprio due realtà di periferia calcistica. E quindi la sfida che va in scena per il primo atto all‘Etihad Stadium è di quelle da coccolarsi con particolare dedizione. La loro attuale situazione, nei rispettivi campionati, ha andamenti un po’ diversi. Il Manchester City di sir Pep Guardiola è infatti quinto con 41 punti, in posizione d’elite ma comunque al di sotto di quanto ce lo si attenderebbe. Il Real Madrid della plurititolata italica gloria, da calciatore e da allenatore, Carlo Ancelotti, invece, è in piena linea con la sua storia con un primo posto con 50 punti , uno in più dell’Atletico Madrid e due in più del Barcellona.

In Champions, invece, le due formazioni hanno parzialmente steccato non centrando direttamente gli ottavi di finale e dovendo ricorrere allo spareggio. Il Manchester City ha concluso al ventiduesimo posto con 11 punti frutto di tre vittorie, due segni ics e tre passi falsi, di cui uno per 0-2 contro la Juventus, diciotto reti segnate e quattordici subite. Questo non ha consentito loro di partire da teste di serie per la seconda fase della kermesse. Migliore, invece, il compitino svolto dai Blancos con l’undicesima piazza con 15 punti frutto di cinque vittorie (tra cui quella con l’Atalanta) e tre sconfitte e senza mai la mezza misura di un pareggio, venti gol all’attivo e dodici al passivo. I precedenti sono in tutto dodici e parlano di quattro vittorie inglesi, tre spagnole e cinque pareggi. i due sodalizi non si fronteggiano dal 2023-24 quando si ritrovarono opposte nei quarti di finale con un 3-3 all’andata al Santiago Bernabeu e un 1-1 al ritorno all’Etihad Stadium cui seguì la qualificazione dei Blancos con un 3-4 dopo i calci di rigore.

Champions League, Manchester City- Real Madrid: il primo tempo

Il primo sussulto è dei padroni di casa con un’incornata di Gvardiol al 3° su cross di De Bruyne respinta. Il Real Madrid risponde al minuto 11 con Mbappè che, su cross di Vinicius jr, impegna Ederson. Il minuto dopo i Blancos pungono ancora con Mendy la cui conclusione su suggerimento ancora di Vinicius jr, molto abile in fase di rifinitura, è però respinta. Poco dopo Ceballos, sugli sviluppi di un corner, manda a lato. Gli uomini di Carlo Ancelotti sembrano riuscire ad alzare i giri del motore e prendono possesso della manovra. Al 15°, però, si rivede la squadra di Guardiola con un tiro alto di Savinho sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Al 19° la partita si sblocca a favore dei partiti di casa grazie a Haaland che riceve da Gvardiol e, di sinistro, non lascia scampo a Courtois. Il Manchester City passa quinti in vantaggio nel momento in cui il Real stava pungendo maggiormente. Al 25° i Blancos cercano di reagire con Vinicius jr su suggerimento di Bellingham e il minuto successo con Rodrygo, in entrambi i casi però i due tiri sono neutralizzati. Gli iberici non sembrano accusare il colpo del gol subito e tornano a proporsi in attacco con la stessa veemenza precedente all’1-0 dei padroni di casa.

Al 29° si rivede Ceballos che spedisce alto di poco. Al 30° Guardiola deve spendere il primo slot di cambi, Grealish si infortuna e al suo posto entra Foden. Proprio lui, al 35°, su assist di Akè, dà lavoro a Courtois. Non meglio va a Haaland che cerca la doppietta personale al minuto 36 su suggerimento di Bernardo Silva ma si vede respingere il tiro. Più degna di nota è , al 37°, la traversa colpita di testa da Akanji su calcio d’angolo di De Bruyne. Dopo avere subito qualche punzecchiatura dal Real Madrid, la squadra di casa riprende a macinare gioco e va a un passo dal raddoppio. Al 43° gli ospiti ci riprovano con Valverde ma il tiro non ha buon esito. A fine frazione Mbappè prova a colpire per due volte ma non riesce a perforare la porta inglese. Il primo tempo va in archivio con il Manchester City in vantaggio ma con una sfida apertissima tra due squadre che non se la mandano a dire.

Champions League, Manchester City- Real Madrid: il secondo tempo

Al 46° Haaland prova a regalarsi la doppietta e a fare prendere il largo ai suoi ma il suo tiro su assist di De Bruyne è respinto. Due minuti dopo Foden riceve da Lewis ma non impensierisce Courtois. Al minuto 50 è Gvardiol a provarci su suggerimento dello stesso Foden ma, anche in questo caso, vanamente. Il Manchester City comincia la ripresa all’insegna della massima determinazione per cercare di allargare il bottino e acquisire sicurezza in vista del match di ritorno. Al 53° Bellingham riceve da Vinicius jr e abbozza la reazione madrilena con un colpo di testa ma la precisione è la grande assente. Due minuti dopo è Mbappè a raccogliere un assist di Rodrygo ma a sciupare tutto facendosi parare il tiro da Ederson. Dopo uno zoppicante avvio di ripresa, i Blancos mostrano di credere ancora nel pareggio e si propongono costantemente all’offensiva. Al 60° Mbappè raccoglie i frutti del pressing ospite pareggiando su filtrante di Ceballos. Tutto da rifare, quindi, per un Manchester City che, non essendo riuscito a chiuderla, ha favorito il ritorno degli iberici. Al minuto 63, per poco, il Real Madrid non capovolge l’esito della contesa con un tiro di Valverde che però non ha il dono della precisione.

Al 66° i Blancos vanno ancora a pungere con Bellingham che, su assist di Valverde, conclude centralmente su Ederson. Il Manchester City ridà segni di vita al minuto 71 con Haaland che, servito da Lewis, su azione di mischia conclude però fuori misura. Gli ospiti rispondono immediatamente con Camavinga che, un minuto dopo, su assist di un Bellingham tuttofare, si vede respingere il tentativo. La partita resta molto aperta e vede continui capovolgimenti di fronte. Al minuto 77 Ceballos commette fallo su Foden e il Manchester City beneficia di un penalty. Dagli undici metri Haaland non fallisce regalandosi la doppietta personale e facendo tornare il sorriso alla squadra di Guardiola. Dopo un tiro di Vinicius jr neutralizzato da Ederson, al minuto 86 il neoentrato Diaz la piazza nell’angolino in cui Ederson non può arrivare e , per la seconda volta, il Real Madrid rimonta. Al minuto 92, Bellingham riceve da Vinicius jr e condanna alla beffarda sconfitta i padroni di casa con un tiro da distanza ravvicinata.

Champions League, Manchester City- Real Madrid: il tabellino

Manchester, 11 febbraio 2025, Etihad Stadium

Champions League, spareggi per gli ottavi di finale

Manchester City- Real Madrid 2-3

Marcatori: 19° e 80° Haaland (MC), 60° Mbappè (RM), 92° Bellingham (RM)

Manchester City (4-2-3-1): Ederson, Akè (61° Kovacic), Gvardiol, Bernardo Silva, Akanji (46° Lewis) Ruben Dias, Savinho (84° Marmoush), Stones, Haaland, De Bruyne (84° Gundogan), Grealish (30° Foden). A disposizione: Doku, Mc Atee, Matheus Nunes, Gonzalez, O’ Reilly, Ortega, Khusanov. All.Pep Guardiola.

Real Madrid (4-2-3-1): Courtois, Valverde, Mendy, Ceballos (81° Modric), Tchouameni, Asencio, Rodrygo (84° Diaz), Camavinga, Mbappè (92° Garcia), Bellingham, Vinicius jr. A disposizione: Vallejo, Endrick, Chema Andres, Ramon, Mestre, Lunin, Lorenzo Aguado, Guier, Gonzalo Garcia. All.Carlo Ancelotti.

Arbitro: Clement Turpin (Francia)

Ammoniti:


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