Premier League: l’Arsenal supera il Tottenham con brivido finale annesso

Vittoria e secondo posto alle spalle del Liverpool per i Gunners che superano il Tottenham rischiando di vanificare tutto nel finale di gara

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Uno sempre più in paradiso, l’altro sempre più vicino agli inferi. L’Arsenal supera il Tottenham nel sempre sentitissimo derby del North London con il punteggio di 2-1 e si insedia al secondo posto con 43 punti a quattro lunghezze dal Liverpool scavalcando il Nottingham Forest fermato sull’1-1 proprio dalla capolista. La vittoria dei Gunners contro la pur volenterosa ma discontinua squadra di Ange Postecoglou si può ritenere meritata ma ha portato con sè un brivido finale sottoforma di traversa ospite colpita da Porro.

L’Hotspur resta a quota 24 punti e, dopo il quarto passo falso nelle ultime cinque contese, deve cominciare a guardarsi le spalle per evitare il risucchio nel reparto inferi.

Premier League: Arsenal – Tottenham, largo alla storia

Più che una partita, una pagina di storia. Il derby del North London tra Arsenal e Tottenham non è mai stato, nè sarà mai , una partita di calcio come le altre. E non soltanto perché a fronteggiarsi sono due delle anime della capitale inglese, ma anche per la robustezza della biografia che si porta dietro. Il primo numero a balzare all’occhio è 210, quello dei precedenti tra le due compagini. In 88 casi fu l’Arsenal a stappare lo spumante, in 67 il Tottenham, in 55 il segno ics si sdraiò sul rettangolo verde per restarci. La storia non scorre naturalmente soltanto su pur eloquentissimi numeri, ma anche su precedenti indimenticabili. Era il 19 novembre 1887 quando le due compagini si fronteggiarono una prima volta in amichevole a Plumstead. Allora l’oscurità impedì l’ultimazione dell’incontro, ma il successivo mese di febbraio la partita si sarebbe svolta, pur con un Tottenham ridotto a soli nove uomini, e avrebbe visto i Gunners prevalere per 6-2. Dopo questi esordi sarebbero venute altre sfide al profumo di storia immarcescibile. Il 6 marzo 1935 l’Arsenal ottenne la sua vittoria di più vaste proporzioni vincendo sui rivali per 6-0. Gli speroni caldi restituirono lo “sgarbo” più o meno con la stessa moneta il 4 aprile 1983 imponendosi per 5-0.

E pirotecnico fu l’incontro del 13 novembre 2000 in cui l’Arsenal ebbe la meglio con il punteggio di 5-4. La storia più recente parla di un 2-2 all’Emirates Stadium e di un 3-2 per l’Arsenal nella stagione 2023-24 e di un’altra vittoria dei Gunners lo scorso 15 settembre all’Hotspur stadium per 1-0 grazie all’autografo realizzativo di Magalhaes. Storia che si tinge anche di trionfi. L’Arsenal può esibire nella sua bacheca 13 scudetti, 14 Coppe d’Inghilterra, 2 Coppe Uefa, 17 Charity Shield, 1 Coppa delle Coppe e una delle Fiere, poi Uefa e ora Europa League. Il Tottenham, fratello maggiore essendo stato fondato il 1882 cioè quattro anni prima dei Gunners, “risponde” con due scudetti, otto Coppe d’Inghilterra, quattro Coppe Uefa, sette Charity Shield , una Coppa delle Coppe, due Coppe Uefa e una Coppa di Lega italo- inglese. Impossibile, quindi, limitarne la rilevanza a una semplice disfida di campionato.

Premier League: Arsenal- Tottenham, la situazione attuale

L’attuale situazione di classifica parla di due realtà ben diverse. Reduce dall’eliminazione patita dal Manchester United per 3-5 in FA Cup, l’Arsenal di Mikel Arteta occupa in campionato il terzo posto con 40 punti a sette lunghezze dal Liverpool e a una dal Nottingham Forest e non cede poste piene alle avversarie da ben dieci turni. Il Tottenham ha sì superato per 3-0 il Tamworth procedendo così verso il quarto turno di FA Cup ma, in campionato, è tredicesimo con 24 punti e non vince dallo scorso dicembre quando, davanti al pubblico amico, sconfisse per 4-3 il Manchester United. Nelle ultime quattro gare, la compagine di Ange Postecoglou ha racimolato soltanto un punto. L’Arsenal sarà privo soprattutto della sua punta di diamante Gabriel Jesus, fermato da una rottura del legamento crociato che lo terrà lontano dal rettangolo verde presumibilmente sino al 31 agosto. Il suo campionato è quindi praticamente terminato , e per i Gunners è una pessima notizia. Fino a marzo 2025 sarà fuori uso anche Bukayo Saka per infortunio alla coscia.

Un infortunio muscolare ferma anche il nazionale azzurro Riccardo Calafiori mentre Ben White deve smaltire i postumi di un intervento al ginocchio. Out anche Takeshiro Tomiyasu ed Ethan Nwaneri, in preda rispettivamente a problemi al ginocchio e muscolari. In casa Tottenham l’elenco delle defezioni forzate è ancora più folto. Wilson Odobert è fermo per un un infortunio alla coscia, l’estremo difensore ex Venezia, Cagliari ed Empoli Guglielmo Vicario per un intervento alla caviglia. Problemi alla coscia bloccano Ben Davies, Cristian Romero, Micky Van De Ven e Destiny Udogie. Fraser Foster deve fare i conti con una malattia, Rodrigo Bentancur con un problema fisico.

Premier League: Arsenal -Tottenham il primo tempo

Le due squadre partono sfidandosi subito a viso aperto. E’ dell’Arsenal il primo tentativo di graffiare al minuto 13 con il nazionale belga Trossard che sfrutta un suggerimento di Rice ma si vede respingere il tentativo di destro da centro area. Stesso esito ha un tiro di destro di Partey un minuto dopo. L’Arsenal prova ad alzare i giri del motore con l’intento di proseguire la sua ampia serie positiva e di mandare al macero il brutto ricordo dell’eliminazione dalla FA Cup a opera del Manchester United. Al 17° i Gunners ci provano nuovamente con Havertz ma sulla sua conclusione centrale Kinsky fa buona guardia. I padroni di casa sembrano in condizione di fare la voce grossa con un Tottenham che non si è ancora ritagliato alcuna propensione offensiva. Al minuto 22 gli speroni caldi riescono a uscire dal guscio con una conclusione di Kulusewski parata da Raja. E’ il preludio della rete del vantaggio ospite che giunge al 25° con Son, bravo a sfruttare un calcio d’angolo e a infilare, di piatto e al volo e con la complicità di una deviazione di Saliba, il portiere dei Gunners.

Una rete un po’ a sorpresa, visto il miglior avvio dell’Arsenal, ma frutto di un Tottenham capace di assestarsi bene e di crescere per via. L’Arsenal cerca di riorganizzarsi ma non riesce a punzecchiare la porta di Kinsky. Al minuto 40, però, i Gunners pervengono al pareggio, Gabriel Magalhaes calcia un corner su cui, maldestramente, si avventa Solanke nel tentativo di sventare l’insidia finendo però per infilare la propria porta. Il Tottenham prova a scuotersi subito ma una punizione di Spence risulta innocua per Raja. Al 44° i Gunners capovolgono l’esito della contesa con Trossard che segue con precisione cronometrica un’azione di contropiede di Odegaard e, dopo essersi fatto servire la sfera, la mette alle spalle di Kinsky. Dopo pochi minuti di disorientamento in seguito al gol subito, gli uomini di Mikel Arteta sembrano riprendere il loro passo consueto. Al 48° Havertz, su assist di Odegaard, potrebbe far prendere il largo ai padroni di casa ma calcia centralmente. Il primo tempo va così in archivio con l’Arsenal avanti per 2-1 e un Tottenham che, dopo la rete del vantaggio, si è seduto sino a subire rimonta e sorpasso.

Premier League: Arsenal-Tottenham, il secondo tempo

Al 46° Sterling potrebbe allargare il fossato a favore dei padroni di casa su assist di Trossard ma il suo tiro è respinto. La risposta degli speroni caldi non si fa attendere e giunge quattro minuti dopo con Son, anche in questo caso , però, la conclusione non ha esiti apprezzabili. I Gunners spingono per chiudere la pratica al più presto, gli Hotspur per riaprirla. Ne nasce un match a buona temperatura di intensità in cui il punteggio è ancora apertissimo pur se i padroni di casa persistono nell’avere un atteggiamento più bellicoso. Al 53° l’Arsenal prova l’allungo con un’incornata di Havertz da distanza ravvicinata sugli sviluppi di un corner ma senza riuscire a bucare la porta di Kinsky. Quattro minuti dopo gli ospiti cercano di reagire con Johnson che sbuca bene su un cross di Kulusewski ma non riesce a perforare la porta di Raja. La partita vive in questa fase di batti e ribatti, cosicchè l’Arsenal prova ancora a ferire la porta degli speroni caldi con Trossard che al 59° non ha però la mira ben impostata. Subito dopo un altro tentativo di Sterling è respinto. Il Tottenham fa intendere di non essere ancora al tappeto e al minuto 66 cerca di pungere con Maddison su assist di Kulusewski ma il tiro termina a lato. Al 73° Solanke cerca di farsi perdonare l’autorete che ha regalato il pareggio all’Arsenal nella prima frazione ma conclude male. L’Arsenal riprende però subito l’offensiva e, poco dopo, con Rice su servizio di Odegaard, prova ad affondare la lama per il 3-1 ma Kinsky è attento.

Al minuto 74 il norvegese prova a mettersi in proprio su suggerimento di Gabriel Martinelli, il portiere ospite abbassa però ancora la saracinesca. Dopo qualche minuto di sussulto ospite, la squadra di Mikel Arteta sembra riprendere le redini della gara. Al 76° Gabriel Martinelli prova a entrare vanamente nel tabellino dei marcatori. Un minuto dopo è Gabriel Magalhaes a cercare di infliggere a Kinsky il terzo dispiacere della serata ma la mira è completamente sbagliata. All’84° Odegaard dimostra ancora una volta la sua buona ispirazione ma conclude fuori misura. Un minuto dopo il Tottenham risponde con Solanke su cross del neoentrato Richarlison, il suo tiro non dà però buoni frutti. Al 92° il Tottenham va a un passo dal pareggio con Solanke che sfrutta un cross di Porro ma spara fuori misura. Due minuti dopo brivido per la difesa dell’Arsenal con una traversa colpita dallo stesso Porro. E’ l’atto finale della gara che sorride ai Gunners.

Premier League: Arsenal- Tottenham: il tabellino

Londra, 15 gennaio 2025, Emirates Stadium

Premier League, 21a giornata

Arsenal- Tottenham 2-1

Marcatori: 25° Son (T), 40° Solanke (T) (aut), 44° Trossard (A)

Arsenal (4-3-3): Raya, Timber, Saliba, Lewis- Skelly, Gabriel Magalhaes, Rice, Partey, Odegaard, Trossard (77° Tierney), Havertz, Sterling (61° Gabriel Martinelli). A disposizione: Kiwior, Zinchenko, Jorginho, Merino, Neto, Butler- Oyedeji, Kabia. All.Mikel Arteta.

Tottenham (4-3-3): Kinsky, Gray, Porro, Spence, Dragusin, Bergvall, Sarr (46° Johnson), Bissouma (46° Maddison), Solanke, Kulusewski, Son (78° Richarlison). A disposizione: Reguilon, Austin, Lankshear, Moore, Olusesi, Hardy. All.Ange Postecoglou.

Arbitro: Simon Hooper

Ammoniti: Sarr, Havertz , Lewis-Skelly


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