Una cosa, a se stesso, voleva dimostrarla. O meglio, voleva riacquistare una consapevolezza scandita dai vari trofei che si è messo in bacheca, cioè di essere il Manchester United. La squadra di Ruben Amorim è riuscita nell’intento superando per 3-1 un pur determinato Southampton con una prova di grande caparbietà che ha anche un peso psicologico non indifferente e va a sommarsi all’impresa compiuta in FA Cup ai danni dell’Arsenal. E per almeno due motivi. Prima di tutto, perché i padroni di casa, sotto di una rete, non si sono disuniti e hanno ricomposto i cocci sino a ricreare il vaso di una vittoria meritata. In secondo luogo, e a più vasto raggio, perché hanno provato a se stessi che la classifica può ritornare a sorridere. In terzo luogo, perché hanno ritrovato all’Old Trafford una posta piena interna che non si materializzava da un paio di mesi.
Pur protagonista di una discreta gara, il Southampton continua invece a dover considerare il campionato come sinonimo di maledizione demolendo il castello motivazionale costruito con l’affermazione in FA Cup contro lo Swansea City. Il campionato corre e la squadra di Juric continua a vedere la classifica restare immobile come i megaliti di Stonehenge. E per Sulemana e compagni si affaccia ora alla ribalta la prova del fuoco nella tana di un Nottingham Forest nella sua veste migliore. Non proprio l’impegno più agevole per tentare di rialzare la testa. Ma per i Santi provarci è d’obbligo.
Premier League: la situazione di Manchester United e Southampton
La sua bacheca trabocca di trionfi. La parola ai numeri: venti scudetti, 13 Coppe d’Inghilterra, 6 di Lega e 21 Charity Shield in patria e, al di là degli albionici confini, 3 Coppe dei Campioni, una delle Coppe e una Uefa, una Intercontinentale e una del mondo. Una domanda, quindi, esce spontanea dalla penna. Che ci fa, con un pedigree simile, il Manchester United al sestultimo posto in classifica con ventitrè punti a cercare di evitare il risucchio nella zona pericolante? Lo scorso campionato, a quest’ora, la squadra allenata da Ruben Amorim era a trentuno punti e se la passava decisamente meglio. Urge pronta risalita, per i reds, per cercare di sbarcare in una posizione più consona al loro blasone. A partire dalla sfida che li opporrà all’Old Trafford al Southampton, detentore temporaneo della chiave per la chiusura della porta della classifica con soli sei punti al ventesimo posto. Ambedue le squadre hanno fatto tintinnare i lieti calici nelle rispettive sfide di FA Cup, il Manchester United frantumando le aspirazioni di giubilo finale dell’Arsenal sconfiggendolo per 5-3, i Santi interrompendo la corsa dello Swansea City con un netto 3-0. Vero è che il Manchester United ha imposto il pareggio per 2-2 a her majesty il Liverpool. Ma è anche vero che i tifosi dell’Old Trafford non riescono più a stringere tra le braccia una vittoria interna dal 10 novembre quando i loro beniamini superarono il Leicester. L’ultimo acuto del Manchester United risale in assoluto al 15 dicembre con uno scherzetto tirato all’Etihad Stadium ai cugini del Manchester City, altra delusione sia pur più contenuta dell’attuale campionato, sconfitti per 2-1. Il Southampton ha un ruolino di marcia noir con sei passi falsi nelle ultime sette gare. L’ultimo hurrà della squadra allenata da Ivan Juric è datato 2 novembre con una vittoria per 1-0 al St Mary’s Stadium contro l’Everton.
Gli annali consegnano alla memoria 134 precedenti tra le due formazioni: 69 sono stati appannaggio del Manchester United, 28 del Southampton e in trentasette occasioni la gara non ha avuto un padrone con la divisione della posta. Le due compagini si fronteggiarono per la prima volta nell’anno di grazia 1897 con un pareggio per 1-1. All’andata, lo scorso 14 settembre, la squadra di Ruben Amorim mise le mani sul risultato con un largo 3-0 con gli autografi di De Ligt, Rashford e Garnacho. L’ultima vittoria targata Southampton risale al 31 agosto 2003 quando al St Mary’s Stadium si impose per 1-0. Nelle file dei padroni di casa mancheranno Rashford che sembra avere problemi con l’ambiente, Lindelof e Mason per infortunio, Shaw per noie al bicipite femorale. E’ invece ai box per squalifica Diogo Dalot. In casa Southampton, invece, non saranno della partita Bazunu in ritardo di condizione, Stewart per un problema alla coscia, Stephens per acciacco fisico.
Premier League: Manchester United-Southampton: il primo tempo
Il Manchester United dà subito l’impressione di voler imporre i suoi ritmi senza però prodursi in conclusioni degne di nota. La prima conclusione è però di marca ospite con Sulemana che al 12° prova a superare Onana senza riuscire nell’intento. Quattro minuti dopo è Mateus Fernandes a ricevere la sfera da Aribo e a dare nuovamente lavoro al portiere della compagine di Ruben Amorim. Dopo un buon avvio del Manchester United, il Southampton prova a prendere le redini della gara. Il Manchester United prova a prendere le contromisure andando alla conclusione al minuto 17 con Bruno Fernandes ma Ramsdale non ha problemi a sventare l’insidia. Con il passare dei minuti i reds prendono sempre più campo e trovano spesso il modo di affacciarsi dalle parti di Ramsdale. Garnacho ci prova per due volte in serie, al 19° facendosi parare la conclusione, un minuto dopo trovando una respinta della difesa. Non meglio va, due minuti dopo, a Hojlund, la cui conclusione su suggerimento di Diallo non ha esiti apprezzabili. Due minuti dopo proprio quest ‘ultimo riceve la sfera da Mazraoui ma non è preciso nella conclusione. La squadra di casa mantiene il comando delle operazioni ma sembra difettare in precisione. Al 25° Garnacho riceve da Lisandro Martinez ma non riesce a concludere profittevolmente. Il Southampton prova a scuotersi con Dibling che al minuto 27, su assist di Bree, impegna Onana. Non migliore sorte ha un tiro il minuto successivo di Mateus Fernandes così come una conclusione da fuori area di Aribo. Le due squadre non giocano a nascondino e si punzecchiano reciprocamente con alterna prevalenza offensiva dando vita a una sfida piacevole. Al 30° ospiti ancora in evidenza con Dibling che non inquadra però lo specchio della porta.
Southampton in controllo dell’offensiva con un nuovo sussulto di Sulemana al minuto 34 su suggerimento di Harwood- Bellis che però non scalfisce la porta di Onana. Il Manchester United prova a risollevarsi ma due conclusioni di Bruno Fernandes, la prima parata, la seconda respinta, non hanno conseguenze positive per i padroni di casa. Al 43° arriva la svolta della gara con un’autorete di Ugarte sugli sviluppi di un corner che porta in vantaggio gli ospiti. La squadra di Ivan Juric ci prende gusto e al 44° prova a sfondare ancora con Dibling, Onana ci mette però una pezza. La risposta dei padroni di casa è in un tiro di Bruno Fernandes al minuto 46 respinto. Termina così la prima frazione con il Southampton avanti per quelli che sarebbero tre punti preziosissimi. Le due squadre si sono però sfidate senza esclusione di colpi prevaricandosi in alternanza e dimostrando che il match non ha un padrone definito, pur se gli ospiti sono in vantaggio.
Premier League: Manchester United-Southampton: il secondo tempo
Appena entrato, Antony riceve la sfera da Bruno Fernandes e cerca di sorprendere Ramsdale senza riuscirci. Al 48° è De Ligt a cannoneggiare su assist di Garnacho ma il suo tiro è respinto. Il Manchester United prova da subito a giocare la carta della determinazione per raddrizzare la sua situazione negativa. Al minuto 51 si vede il Southampton con Sulemana che riceve da Walker- Peters ma non riesce a capitalizzare. Tre minuti dopo la squadra di Ivan Juric prova di nuovo a pungere con Mateus Fernandes ma il risultato resta immutato. Non va a buon fine neppure un tentativo del propositivo Sulemana al 58°. La contesa riserva il medesimo copione del primo tempo con un avvio favorevole ai padroni di casa e una risposta deteminata degli ospiti. Al 59° Antony, che sembra avere conferito dal suo ingresso un tocco di vivacità all’attacco del Manchester United, ha una buona intuizione che si infrange però contro la parata di Ramsdale. Il minuto successivo è Garnacho a provare a fare la festa al portiere ospite ma il copione non cambia. L’alternanza offensiva leitmotiv della prima frazione non abbandona il rettangolo verde. Gli ospiti perdono Dibling , autore di una prestazione di buona fattura, per un infortunio, Juric decide così di dare fiducia a Smallbone. Al 64° il Manchester United ha un’intuizione con l’ex Bologna Zirkzee ma Ramsdale è attento. Al 71° i padroni di casa si riaffacciano dalle parti di Ramsdale ma Diallo non riesce a concludere in modo proficuo. Anche Garnacho prova a sfondare la porta ospite due minuti dopo su assist di Mazraoui ma Ramsdale fa ancora buona guardia. L’offensiva della squadra di Amorim è generosa ma inconcludente.
L’assedio alla porta del Southampton prosegue al 79° con Bruno Fernandes ma, ancora una volta, la palla non entra. A forza di insistere, i padroni di casa pervengono al pareggio al minuto 82 con una conclusione dall’area piccola di Diallo. La caparbietà del Manchester United in propensione offensiva riceve quindi il giusto compenso. Quando la partita sembra essere incamminata verso la divisione della posta, al 90° Diallo infila la zampata vincente sfruttando nel modo migliore un filtrante di Eriksen e infilando Ramsdale. Harwood – Bellis, su cross di Sugawara, cerca di riportare gli ospiti in carreggiata con un colpo di testa ma Diallo, al minuto 94, chiude i conti con un destro da centro area che fissa il risultato sul 3-1 per il Manchester United. Nel finale Garnacho manca il 4-1 sparando su Ramsdale.
Premier League: Manchester United- Southampton: il tabellino
Manchester, 16 gennaio 2025, Old Trafford Stadium
Premier League, 21a giornata
Manchester United- Southampton: 3-1
Marcatori: 40′ Ugarte (S) (aut), Diallo (M) 82º, 90º, 90º+4
Manchester United (3-4-2-1): Onana, Diallo, Mazraoui (83° Eriksen), Martinez, De Ligt, Yoro (83° Maguire), Ugarte (54°Collyer), Mainoo (46° Antony), Hojlund (54° Zirkzee), Garnacho, Bruno Fernandes. A disposizione: Bayindir, Casemiro, Kukonki, Malacia. All. Ruben Amorim.
Southampton (3-4-2-1) : Ramsdale, Sugawara, Walker- Peters, Harwood- Bellis, Bednarek (83° Wood), Bree, Ugochukwu (83°Onuachu), Aribo (73° Downes), Sulemana, Dibling (63° Smallbone), Mateus Fernandes (73° Adam Armstrong). A disposizione: Archer, Lallana, Mc Carthy, Manning. All.Ivan Juric.
Arbitro: John Brooks
Ammoniti: Dibling, Lisandro Martinez, Downes
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