Il’1-4 subito sul campo amico dal Bournemouth era stato un boccone molto pesante da mandare giù. Il Newcastle sapeva che il solo digestivo in grado di farglielo metabolizzare a dovere fosse una vittoria contro il Southampton. Pensato, concepito, realizzato. Al St Mary’s Stadium, Sandro Tonali e compagni si sono presi la loro cura rivitalizzante superando gli avversari per 3-1 e salendo a quarantuno punti che valgono il quinto posto e il profumo di zona europea. Il Southampton, invece, continua nel suo campionato dal respiro affannoso con un ultimo posto sempre più inquietante con soli sei punti. Che, divisi per ventitrè partite, fanno una media di 0,2 punti a gara, praticamente come non essere mai entrati nel campionato. E dire che, per Bednarek e compagni, la giornata sembrava poter regalare un sole radioso con la rete del vantaggio messa a segno proprio da lui al 10° di testa su cross dalla destra di Bree.
Ma, nel calcio, le dinamiche possono cambiare con la stessa frequenza con la quale in terra britannica si passa dal sole alla pioggia, ecco che al minuto lo 26 Isak la pareggia con un rigore che lui stesso si è procurato subendo fallo da Aribo. La temperatura, da quel momento, in casa Southampton scende sotto lo zero mentre quella del Newcastle aumenta sino a regalare un sole splendente alla mezz’ora con il solito Isak, bravo a superare Mc Carthy dopo avere raccolto un filtrante di Murphy. Tonali pensa di portare il barometro ancor più al bello stabile al minuto 51 quando raccoglie un suggerimento in profondità di Gordon in contropiede e segna il definitivo 3-1. Newcastle sugli scudi, Southampton ancora una volta a secco.
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Quando ha accettato di sedersi sulla panchina del Southampton, sapeva bene sia della situazione della squadra sia del fatto che la sua missione di condurre la squadra verso la salvezza sarebbe ed è piuttosto complicata. Ivan Juric, però, è uomo che sa accettare le sfide e a cui vincere facile non piace. E, dopo lo stop contro il Newcastle, suona la carica non lasciando a margine proprio nessuno: “la situazione non è facile e lo sappiamo tutti – afferma alla BBC – ma dobbiamo lavorare sodo, abbiamo tifosi splendidi e siamo chiamati a fare del nostro meglio; oggi ho comunque visto dei bei momenti da parte della mia squadra, ai ragazzi non posso rimproverare nulla”.
L’analisi generale la lascia per un solo istante quando si sofferma sulla contingenza del rigore assegnato agli ospiti:”guardandolo adesso proprio non c’era- dice tagliando corto – non era fallo perché Aribo era davanti alla palla”. Alla fine riprende a focalizzarsi sul momento e intona il coro di auspicata risurrezione: “la situazione è brutta- conclude – ma vogliamo lottare e creare qualcosa”.
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Il suo desiderio , che era poi quello di tutto il Newcastle, lo aveva ben chiaro: dimenticare alla svelta l’ubriacante 1-4 con cui la sua squadra aveva chiuso l’incontro contro il Bournemouth. E i suoi, sospinti soprattutto da un Isak molto ispirato, lo hanno accontentato. “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile – ha spiegato alla BBC – il Southampton è uscito rapidamente e ha segnato e questo ha cambiato la dinamica della gara, abbiamo scavato a fondo e fornito poi una prova di grande carattere di cui avevamo fortemente bisogno dopo quanto accaduto contro il Bournemouth”.
Menzione d’onore finale per il birealizzatore Isak: “ha tirato davvero molto bene il rigore– conclude – ed è stato bravo a collegare il gioco per la nostra manovra”.
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