FA Cup, Darren Ferguson difende la sua scelta: “con l’Everton non era una gara di beneficienza”

Poteva essere la storia di questo Terzo Turno di FA Cup e invece non l’è stata. Ieri sera, a Goodison Park, Ashley e Tyler Young avrebbero potuto scrivere una nuova e appassionante pagina della coppa più antica del mondo e, invece, hanno dovuto accettare l’amara realtà. La tanto attesa sfida tra padre e figlio non si è giocata, con il giovane atleta del Peterborough che è rimasto in panchina per tutti e novanta i minuti.

Nonostante la grande attesa che gli stessi media avevano contribuito ad alimentare sulla vicenda, il manager del Posh, Darren Ferguson ha difeso la propria scelta. “Questa sera, contro l’Everton, non stavamo giocando una partita di beneficienza – ha detto in conferenza stampa –: il risultato era ancora aperto e nel finale ho provato ad inserire un attaccante per raggiungere almeno il pareggio“.

FA Cup, Darren Ferguson “spezza” il sogno di Ashley e Tyler Young

A Goodison Park, complice anche una giornata decisamente turbolenta per i tifosi dell’Everton, in molti aspettavano solo quel momento. Quello in cui il 39enne laterale dei Toffees, Ashley Young avrebbe affrontato il figlio Tyler in un match ufficiale, valido per il Terzo Turno di FA Cup. Questa volta, però, la magia della Coppa d’Inghilterra non si è verificata, con il giovane Young che non ha potuto fare altro che osservare il papà dalla panchina.

A difendere la propria scelta è stato lo stesso Darren Ferguson che, nel post-partita, ha spiegato come la gara avesse comunque la priorità su questo evento. “Sono sincero – dice il tecnico del Peterborough – lasciare Tyler in panchina è stato doloroso, ma ho dovuto fare ciò che ritenevo fosse meglio per la squadra. Quando abbiamo esaurito le sostituzioni, il risultato era ancora in bilico: ho preferito mettere dentro un attaccante per provare a pareggiarla“.

“A fine partita – aggiunge Ferguson – uno dei giocatori dell’Everton ha avuto una discussione con me su questo. Mi è sembrato davvero fuori luogo, se devo essere onesto: non siamo una squadra che fa beneficienza e questa non era una partita amichevole“. Dello stesso avviso è stato anche il proprietario del Posh, Darragh MacAnthony, che ha pubblicamente difeso la scelta del proprio allenatore.

“Tutta questa discussione deve finire – dice sul suo account X, rispondendo ad un commentatore che aveva criticato la decisione di Ferguson –. Il nostro manager ha fatto ciò che era meglio per la squadra in quel momento. Quella di ieri sera non era un’amichevole, ma una gara dal grande valore per noi“. Quella della sfida padre contro figlio rimane dunque una pagina ancora non scritta nell’incredibile storia della FA Cup: nei 154 anni d’esistenza della coppa, nessuno mai è riuscito a tagliare questo prestigioso traguardo.