Che per il Wolverhampton quella attuale sia una situazione complicata, non ci sono dubbi. I Wolves, infatti, siedono attualmente nel pieno della zona retrocessione di Premier League e sono reduci da due pesantissime sconfitte contro Everton e West Ham. La situazione, che sembrerebbe aver fatto aumentare la pressione sul tecnico Gary O’Neil, ha condotto anche a grandi escandescenze al termine del match contro gli Hammers.
Al termine del Monday Night del London Stadium, infatti, diversi giocatori del Wolfpack si sono avvicendati per cercare di contenere un furioso Mario Lemina. L’ex centrocampista della Juventus non avrebbe gradito il comportamento di Jarrod Bowen, reo di avergli mancato di rispetto al momento dei saluti finali. La reazione estremamente appariscente, però, gli è costata cara: da oggi, il gabonese non è più il capitano del club.
Wolverhampton, la decisione di O’Neil e le scuse di Lemina
Intervistato sul tema durante la conferenza stampa pre-partita (i Wolves affronteranno l’Ipswich questo pomeriggio, in una gara delicatissima, ndr), il tecnico del Wolverhampton Gary O’Neil ha spiegato la decisione di togliere la fascia da capitano dal braccio di Lemina per cederla a Nélson Semedo. “Mario sta bene – dice O’Neil –, quella che ho avuto con lui in settimana è stata una semplice chiacchierata“.
“Sa che il comportamento che ha tenuto nel post-partita non si addice ad una figura importante come la sua e per questo è dispiaciuto. Ovviamente, la situazione che si è generata lunedì ci ha portato a parlare anche di altri temi, ma sempre con grande onestà e rispetto – prosegue il tecnico oro-nero – e ora abbiamo una visione più chiara di come vogliamo procedere nei prossimi tempi“.
“Situazioni e decisioni di questo tipo – conclude O’Neil – possono essere difficili da gestire. Dal mio punto di vista, però, siamo stati bravi ad affrontarle con intelligenza e, per questo motivo, abbiamo poi potuto focalizzarci sulla gara con l’Ipswich, che sarà davvero importantissima. Il mio rispetto per Mario non cambia: è un grande giocatore e continuerà ad avere un ruolo molto importante per noi“.
Lo stesso centrocampista, subito dopo la partita col West Ham, aveva espresso il suo dispiacere tramite un post sui suoi canali social: “da sempre, mi considero un giocatore rispettoso, anche nella sconfitta. Le azioni che si sono verificate lunedì sera non fanno parte della mia persona, ma purtroppo in quel momento ho sentito una profonda mancanza di rispetto da parte di un giocatore della squadra avversaria“.
“Ad ogni modo – conclude –, ci tengo a scusarmi pubblicamente. Amo questo club, i tifosi, i miei compagni e tutto lo staff. Continueremo a lottare insieme per raggiungere i nostri obiettivi“.
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