“What’s happening”? Non è difficile esercizio di fantasia pensare che i tifosi del Manchester United, dopo lo 0-3 patito dai loro beniamini contro il Bournemouth all’Old Trafford, si stiano ponendo questa domanda con sempre maggiore insistenza. Se proprio la si vuole stendere come si fa con il mattarello per la pasta della pizza, la domanda suonerebbe così: che fine ha fatto la squadra capace di mettersi in bacheca 20 scudetti, 13 Coppe d’Inghilterra, sei Coppe di Lega, ventuno Charity Shield, tre Coppe dei Campioni, una delle Coppe e una Uefa nonché un trofeo intercontinentale? Ecco, dopo avere visto la loro squadra umiliata dal pur valido Bournemouth , i Manchester United fans avranno preso la macchina del tempo, fatto un salto indietro con la memoria e poi, tornando al dì che stanno vivendo, sentenziato: non può essere tutto qui. Il Bournemouth, dal canto suo, ha bene chiare in testa due idee. La prima, quanto è bello passeggiare sulle avversarie anche quando sei lontano dal campo amico.
Il giochetto gli è riuscito tre volte consecutive, con Wolverhampton, Ipswich Town e , ora , con il Manchester United. La seconda, quanto è bello starsene comodi nell’attico dell’alta classifica con il quinto posto e 28 punti. E i tifosi a intonare il concetto: vietato scendere da lì. Il Bournemouth ha deliziato i suoi tifosi prima al minuto 29 con un’incornata di Huijsen per l’1-0, poi al 16′ della ripresa con un rigore di Kluivert e , infine, al 18′ con Semenyo da distanza ravvicinata su assist dalla destra.
Premier League, Ruben Amorim, tecnico del Manchester United: “un brutto momento che passerà”
Non è dato sapere se , tra la letture del tecnico del Manchester United Ruben Amorim , ci sia anche la poesia “La quiete dopo la tempesta” vergata da Giacomo Leopardi. Il suo concetto, però, alla fine dell’ecatombe dei suoi con il Bournemouth, è calcato su carta carbone in duplice copia: “loro hanno segnato e noi no, questo è vero – dice al sito del club – però tutti hanno visto la partita e noi non abbiamo regalato assolutamente nulla, Tutti ci sentiamo ansiosi, tifosi e ambiente societario, il momento è del resto difficile, dobbiamo lavorare molto sui calci piazzati e mantenere la calma, concentrati sul lavoro, c’è sempre una nuova opportunità per cambiare le cose”. Un’affermazione, insomma, a metà strada tra il riferimento leopardiano summenzionato e il più moderno Penso positivo di jovanottiana memoria.
Premier League, Andaoni Iraola, tecnico del Bournemouth: “prestazione solida, anche se non straordinaria”
E tre. Il suo Bournemouth tira al Manchester United lo stesso scherzo tirato a Wolverhampton e Ipswich Town, cioè entrargli in casa e sottrargli la posta piena. Il tecnico del Bournemouth Andaoni Iraola, una vaga somiglianza facciale con Giancarlo “Picchio” De Sisti, si tiene stretto il 3-0 e se lo coccola ma invita addetti ai lavori e ambiente a non esagerare con i voli di entusiasmo perchè la strada da fare è ancora lunga. “Oggi siamo stati più cinici e abbiamo segnato anche su calcio piazzato -racconta alla BBC – penso sia stata una prestazione solida, anche se non straordinaria. Dopo l’intervallo ci siamo riorganizzati e, nel secondo tempo, abbiamo giocato meglio, 28 punti a questo punto del campionato sono un buon bilancio”.
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