Le coincidenze tra l’Italia e il calcio inglese

Ai più forse sfugge quanto l’Italia debba al calcio inglese: è proprio da lì che i pionieri diedero un grande impulso allo sviluppo del calcio nel nostro Paese

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Tra storie, coincidenze ed intrecci vari, non sono pochi gli incroci che legano il calcio inglese a quello italiano e viceversa. Il Genoa Cricket and Athletic Club fu fondato nel 1893 da alcuni marinai inglesi in transito in Liguria. Il vero papà e pioniere del calcio italiano si può considerare James Spensley, talento multiforme che poteva giocare in più zone del campo, valido sia come portiere che nei ruoli di movimento.

Nato a Stoke Newington popoloso quartiere a sud di Londra nel 1867, questo strano esemplare di portiere volante è accompagnato da una storia davvero singolare. Laureato in medicina nella capitale inglese, Spenlsey morì a Mainz nel 1915 sul fronte della Prima Guerra Mondiale dove era stato chiamato a prestare servizio. Giocò in rossoblu soltanto per dieci anni, tra il 1896 ed il 1906, ma ebbe modo di attuare il primo “tradimento” nella storia del calcio italiano, andando ad allenare i rivali dell’Andrea Doria nel 1908. Strano tipo James. Le poche foto fuori dal campo, infatti lo ritraggono sempre con la pipa d’ordinanza stretta fra i denti. Al medico inglese, si deve anche l’appellativo di mister per designare gli allenatori.

L’errore nella spedizione e la Juventus diventa bianconera

Da un pioniere all’altro, da Genova a Milano, la storia degli intrecci anglo-italiani o italo inglesi, prosegue per merito di Herbert Kilpin, mitico fondatore del Milan nel 1898, insieme all’amico e sodale Alfred Edwards. Una curiosa storia lega anche i destini della Juventus all’Inghilterra ed, in particolare, al Notts County. L’equivoco si deve a Gordon Thomas Savage, uno dei primi dirigenti del club fondato il 1° novembre del 1897 dai ragazzi del liceo classico D’Azeglio. I calciatori si erano stufati della tradizionale maglia rosa con cravattino nero, che ha contraddistinto la Juve nei primi anni di vita e cosi decisero di farsi mandare da Nottingham divise con colori più moderni.

Tutti aspettavano le maglie del Nottingham Forest, rosse con i bordi bianchi, ma, per un errore di spedizione mai del tutto chiarito, si trovarono ad indossare le divise bianconere. L’istinto sarebbe stato quello di rimandare indietro il pacco, ma la nuova stagione era ormai prossima e così, tutto rimase com’è. Ad Ignazio Maria Pagano, studente innamorato dell’Inghilterra, si deve invece la nascita del Palermo Football Club nel 1900. Il giovane aveva visto alcune partite di questo nuovo sport in Gran Bretagna, se ne era appassionato a tal punto che, una volta tornato in Italia, decise di importarlo, con l’aiuto di alcuni amici inglesi. Storie che sconfinano nella leggenda, ma testimoniano l’amore dell’Italia verso questo sport e verso l’Inghilterra.


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