Championship, Blackburn: quando l’Academy è parte integrante del progetto del club

Contro l'Hull City, il Blackburn ha festeggiato la gara numero 700 con almeno un giocatore cresciuto nell'Academy inserito in distinta: un grande traguardo per un club che, da sempre, fa del suo settore giovanile un punto di forza

In Inghilterra, si sa, il settore giovanile ha un’importanza capitale per qualunque squadra. Far progredire i propri giovani, fino a portarli ad indossare la maglia della Prima squadra, è una mission che i club inglesi prendono davvero sul serio, a dimostrazione di quanto il calcio sia una parte fondamentale della vita anche dei più piccoli. A rappresentare quest’idea, la settimana scorsa, ci hanno pensato i Blackburn Rovers.

Nella gara di campionato contro l’Hull City, valida per la diciannovesima giornata di Championship, i Rovers hanno infatti festeggiato le 700 gare consecutive in cui almeno un ragazzo proveniente dall’Academy ha indossato la casacca bianca e blu del First Team. Un traguardo davvero invidiabile, soprattutto se si tiene conto di quanto sia difficile, al giorno d’oggi, vedere i giovani esordire con le maglie dei club che li hanno cresciuti.

Blackburn, l’importanza dell’Academy

Contro l’Hull City sono arrivate le 700 partite consecutive, ma la grande importanza che possiede l’Academy all’interno del progetto sportivo del Blackburn risale a molti anni fa. Quello biancoblu, infatti, è un club ricco di storia e di successi, capace di fare da pioniere in più di un’occasione nella storia del gioco. Furono proprio i Rovers, ad esempio, a pagare i primi calciatori – rendendoli dunque professionisti – agli albori del football.

Tornando al settore giovanile, però, la cura con cui il club di Championship ha seguito i propri ragazzi nel loro percorso di crescita è da sempre uno dei fiori all’occhiello di una squadra che, nel frattempo, ha anche avuto la possibilità di togliersi grandi soddisfazioni, come la vittoria di tre campionati nazionali, sei FA Cup, una Coppa di Lega e un Community Shield.

A crescere nel vivaio dei Rovers, giusto per citarne alcuni, tra quelli che sono scesi in campo poco tempo fa, sono stati giocatori del calibro di James Beattie, David Dunn, Junior Hoilett, Grant Hanley e Phil Jones, un quintetto che ha accumulato un totale di ben 1027 gare in carriera in Premier League e che, grazie al nativo di Preston, può annoverare nella propria bacheca trofei come il campionato inglese, la FA Cup e l’Europa League.

Insieme a loro, negli ultimi tempi, sono cresciuti nel florido settore giovanile biancoblu ragazzi come David Raya e Adam Wharton, due degli atleti più importanti delle attuali rose di Arsenal e Crystal Palace. I talenti “fatti in casa”, comunque, non sono solo semplici pedine di scambio in sede di mercato: il capitano Lewis Travis, il centrale Scott Wharton e la mezzala John Buckley, ad esempio, sono tutti membri di spicco dell’attuale squadra che sta lottando per un posto ai play-off di Championship.

Championship, l’ottimo momento di forma dei Rovers

Questo grande senso di appartenenza, maturato in anni e anni di gavetta all’interno del settore giovanile, ha fatto sì che personaggi come i già citati Buckley, Travis e Wharton fungessero da traino per il resto dei compagni della Prima squadra. Grazie anche alla loro presenza, infatti, la formazione guidata da John Eustace sta vivendo un ottimo momento di forma in campionato.

Al successo contro l’Hull City dello scorso weekend – quello delle 700 gare consecutive da parte di giocatori formatisi nell’Academy – i Rovers hanno fatto seguire anche un solido 1-0 allo Sheffield Wednesday nel turno infrasettimanale. Le cinque vittorie consecutive raccolte dai biancoblu hanno portato il club di Ewood Park ad issarsi al quinto posto della classifica di Championship, in piena zona play-off.

I 34 punti raccolti sin qui sono forse pochi per poter pensare di mantenere il ritmo di corazzate come Sheffield United e Leeds, ma stanno comunque permettendo al Blackburn di avvicinarsi con forza ad uno degli obiettivi stagionali. I Rovers, infatti, non vivono le emozioni della Premier League dalla primavera del 2012 e, nel frattempo, hanno dovuto patire anche le sofferenze di una retrocessione in League One.

Guidati da un manager saggio e forti del grande senso d’appartenenza maturato nell’Academy, i biancoblu di questa stagione 2024-25 potrebbero davvero regalare ai loro tifosi un sogno che, dalle parti di Ewood Park, sta ricominciando a prendere forza grazie ad un progetto serio, competente ed improntato sul futuro.


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Fonti
Foto Credits: Blackburn Rovers FC/X

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