Nella sesta giornata di Champions League, all’Emirates Stadium di Londra si affrontano l’Arsenal di Mikel Arteta e il Monaco di Adi Hutter, due squadre che stanno disputando una stagione analoga nei rispettivi campionati nazionali, entrambe terze in classifica. Anche in Champions League la situazione è identica, con le due formazioni a pari punti, con 3 vittorie e un pareggio in cinque partite. L’obiettivo dichiarato è quello di andare alla caccia di un posto fra le prime otto, che significherebbe passaggio del turno senza play-off.
Anche nella partita di stasera, Arteta deve far fronte a diverse assenze importanti, tra cui Calafiori, Gabriel e Zinchenko, oltre alla grandissima perdita di Ben White che tornerà nel 2025. Per questo match fondamentale, il tecnico spagnolo decide di scendere in campo con l’insostituibile Raya fra i pali, difesa a quattro con Thomas Partey (adattato a terzino) e il talento Lewis-Skelly sulle fasce, al centro della difesa Saliba e Kiwior; centrocampo con tanta qualità, con Ødegaard, Rice e Mikel Merino e in attacco il tridente con Saka e Martinelli a sostegno di Gabriel Jesus.
Champions League, la cronaca di Arsenal – Monaco
Una partita in cui l’Arsenal ha, da subito, fatto la “voce grossa” e preso in mano il pallino del gioco. Nel primo tempo si è giocato praticamente a una sola porta, con i Gunners che sono andati vicinissimi a sbloccare il risultato con Gabriel Jesus e Ødegaard, i cui tiri risultano però imprecisi. Al 34′, però, i biancorossi riescono a trovare la via del gol, tanto per cambiare, con Bukayo Saka, l’uomo più importante e decisivo di questa squadra, che su assist di Gabriel Jesus batte il portiere Majecki e sigla l’1-0.
Nella ripresa, l’Arsenal cerca il secondo gol per chiudere in anticipo la partita, ma il Monaco prova a rendersi più pericoloso e a portare qualche minaccia in più dalle parti di un Raya quasi mai chiamato in causa nell’arco dei novanta minuti.
Nel momento migliore dei monegaschi, i Gunners riescono a trovare la rete del 2-0, ancora con Saka: il numero 7 sfrutta l’ottima pressione di Havertz, subentrato a Jesus, che porta al grossolano errore di Majecki e al facile tap-in dell’inglese. Passano altri dieci minuti e Saka ricambia il favore ad Havertz. I due si scambiano i ruoli, con l’inglese che questa volta consegna l’assist al tedesco, bravo a portare l’Arsenal sul definitivo 3-0.
Saka uomo partita, ma ciò che ha fatto la differenza stasera per l’Arsenal, oltre all’esterno della nazionale inglese, è stata la qualità dei cambi nel secondo tempo, con Havertz vera e propria la ciliegina sulla torta. La prossima partita per i Gunners, in Champions League, sarà sempre all’Emirates contro la Dinamo Zagabria: un’altra occasione per fare molto bene e strappare la qualificazione diretta.
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