A due minuti dalla fine dell’incontro, un brivido gli è corso lungo la schiena. Craig Bellamy ha rischiato di vedere il suo Galles perdere l’imbattibilità contro la Turchia. Poi, quando ha visto che Akturkoglu ha calciato sul palo il rigore assegnato alla nazionale della mezzaluna, il battito cardiaco gli è ritornato normale.
Ed è riaffiorato in lui il pensiero che la sua nazionale possa ancora giocarsi il primo posto e il passaggio in League A della UEFA Nations League nell’ultima partita in programma in casa contro l’Islanda.
Turchia-Galles: l’analisi di Bellamy
Craig Bellamy apre la sua disamina di Turchia–Galles sfornando un dubbio: “non sono sicuro che fosse calcio di rigore– dichiara alla BBC – basta guardarlo, gli è andato da dietro? No, è stato di lato e ha toccato la palla. Credevo che l’avrebbero annullato o che l’arbitro avrebbe rivisto. Non credo che la Turchia meritasse di vincere in quel modo, forse avrebbe meritato di vincere per quanto ha fatto vedere in altre fasi della partita ma non credo che ci fosse il calcio di rigore”.
Che fosse una partita non semplice , Bellamy lo aveva già calcolato. Ma la prova fornita dalla sua squadra lo ha convinto appieno. “Ho imparato molto sulla mia squadra– prosegue- nella difesa dell’area siamo stati eccezionali, è merito anche dei precedenti allenatori, sapevo che sarebbe stata una partita difficile, possiamo però migliorare alcune cose: dobbiamo migliorare nella gestione della palla e anche sui calci d’angolo, a mio avviso, comunque, meritiamo di arrivare a giocare nel gruppo A come lo è anche la Turchia, io sono molto avido e vorrei sempre vincere tanto”.
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