La partita più importante del turno di Scottish Premiership è senza dubbio Aberdeen–Rangers, con i Dons ad un esame fondamentale per capire se possono realmente impensierire il Celtic o se questo campionato può dirsi già indirizzato. I Rangers per l’onore e per invertire la spirale negativa, oltre che per reclamare la piazza d’onore. Finisce 2-1 ed il campo conferma quanto già aveva espresso fino ad oggi.
Premiership, Aberdeen-Rangers: la cronaca
Aberdeen in fiducia, compatto e ben allenato, mentre i Rangers sono in confusione, demoralizzati e assolutamente lontani dallo status di contender per il titolo, nonostante il talento in rosa non manchi. Al Pittodrie il match è teso ed equilibrato. Il primo squillo è dei padroni di casa, punizione di McGrath che va a poco dal palo. È il preludio del vantaggio ospite che arriva alle mezz’ora, sovraccarico sulla fascia mancina dei Dons, sfera che in spiove in area, Keskinen la spizza per Devlin che sbuca alle spalle di tutti e batte Butland.
Lo svantaggio tramortisce i Gers e i padroni di casa fiutano il sangue. Su azione d’angolo un tiro da fuori di Keskinen trova il braccio largo di Souttar, rigore decretato dal VAR. Dagli undici passi tuttavia McGrath sbaglia, calciando in maniera debole e facilitando la parata di Butland. Le speranze degli ospiti sono ancora vive. Per pareggiare agli ospiti serve un qualcosa di diverso, di unico. E ci pensa Bajrami. Il centrocampista offensivo ex Sassuolo si inventa una azione in solitaria in transizione e dopo una serie di finte batte sul palo lungo Mitov. Ma la squadra di Thelin è fatta in maniera diversa.
Pittodrie ruggisce e spinge i suoi verso il secondo gol. Che puntualmente arriva dopo una lunghissima azione insistita e confusa, ma che parla in maniera chiara dell’intensità pazzesca che mettano i Dons nel loro gioco.
La firma è di Shayden Morris, in mischia dopo due tentativi pericolosi, di Palaversa e Devlin, con tutta la rabbia e la grinta del mondo. All’ultimo minuto sulla testa di Tavernier arriva la palla del potenziale pareggio, ma finisce larga di poco. Viene da pensare che qualche stagione fa quella palla sarebbe entrata. Finisce 2-1, l’Aberdeen fa sul serio.
Aberdeen, Thelin: “Sono felice dell’atteggiamento della squadra”
Ai microfoni l’imbattuto Jimmy Thelin è sembrato decisamente soddisfatto: “Innanzitutto l’atmosfera è stata fantastica, un contesto veramente emozionante. Poi abbiamo avuto un ottimo primo tempo. Il nostro carattere è stato veramente forte, chi è subentrato ci ha dato molto a livello di energia. So che i ragazzi lavorano duro e ci provano sempre, ma sono commosso da come reagiscono alle situazioni. Credono nel compagno e sono veramente felice del loro atteggiamento.”
Decisamente diverso il tono di Clement: “È deludente perdere i tre punti oggi. In una serata fortunata avremo vinto la partita. Cerchiamo di imparare la lezione, sebbene questa sia stata una delle migliori performance di questa nuova squadra, evidentemente non abbastanza per il risultato. C’è tanto lavoro da fare, anche se non si può dire che i ragazzi abbiano giocato male oggi.”
Scozia, Premiership 10ª giornata: il quadro delle altre gare
Sugli altri campi colpo esterno del Motherwell che supera il Dundee United 1-2, grazie a due gol di Maswanhise. Celtic vittoriosi in scioltezza sul Dundee grazie a Johnston e Engels. Continua lo psicodramma Hearts, sconfitti in casa da un solido Kilmarnock per 1-2.
Hibs e Staggies impattano a reti bianche, mentre il St Mirren regola 3-1 il St Johnstone.
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