Il Wolverhampton nella scorsa estate ha acquistato uno dei maggiori talenti brasiliani dallo Sport Recife. Si tratta di Pedro Lima terzino destro con una notevole velocità e dotato di un’ottima tecnica. Dovrà giocarsi le sue carte nonostante sia un 2006 per ottenere un posto da titolare.
Pedro Lima: un bambino prodigio cresciuto con il pallone tra i piedi
Pedro Lima nasce il 1o Luglio 2006 a Cabedelo, una piccola cittadina situata nello stato di Paraíba. Pedro Lima ha iniziato la sua carriera calcistica sui campi da futsal. A soli sette anni inizia a giocare sui campi duri delle palestre di Joao Pessoa, giocando per l’Esporte Clube Meninos da Paraíba. Sin da bambino fa ben notare il suo talento, che non passa di certo inosservato.
Anche il professor Rudinelly Diógenes, il primo allenatore di Pedro Lima spende parole importanti nei confronti di Pedro Lima: “Lo abbiamo visto a scuola tra gli altri studenti e ha già mostrato un grande potenziale. Ma c’è voluto tutto il duro lavoro per rendere Pedro un grande atleta. Aveva molto talento e migliorava ad ogni allenamento, partita e competizione. E quel ragazzo oggi è un ragazzo diverso tra i professionisti.”
Grazie alle ottime prestazioni la sua ascesa da calciatore diventa sempre più concreta. Pedro Lima riesce non solo ad incidere anche con i più grandi ma decide anche di non giocare più nei campi da futsal, andando a giocare ad undici.
Pedro Lima: le prime difficoltà per un giovane di prospettiva
Pedro Lima continua il suo percorso da calciatore ma senza abbandonare le sue origini. Fa visita ai suoi ex insegnanti e amici. Da ragazzo maturo suggerisce consigli e racconta i suoi primi successi ai ragazzi coetanei. Un po’ a sorpresa entra in gioco una persona fondamentale per Pedro Lima: Renato Guimarães, che, oltre ad essere responsabile delle scelte professionali e non solo, diventerà il suo più grande sostenitore e futuro agente.
Scommettendo sul talento di Pedro Lima, Renato Guimarães inizia a portarlo a fare dei provini nelle principali squadre di calcio brasiliane, come: Fluminense, San Paolo, Bahia e Flamengo . Ma per ragioni diverse i due finivano sempre per tornare a casa. Durante questo periodo Pedro Lima, che fino ad allora giocava come centrocampista, iniziò a giocare sulla fascia come terzino. Questo cambio di posizione avvenne quando nel San Paolo, non s’impose nell’Under 15 perché triste, tanto che voleva arrendersi. È stato da allora che Renato Guimarães gli suggerì di cambiare posizione. Renato Guimarães dichiara ai microfoni: “All’inizio non voleva, ma diceva che era bravo, sapeva segnare, quindi ci allenavamo. Fu allora che arrivò la pandemia”.
Pedro Lima: Lo Sport Recife la grande occasione della vita
Per non abbandonare il suo sogno di diventare un giocatore e avere voglia di adattarsi alla nuova posizione, Renato Guimarães ha iniziato a portare Pedro Lima ad allenarsi in un villaggio indigeno, situato nella città di Condé, nella Grande João Pessoa, durante il periodo di pandemia.
“Siamo andati al villaggio e ci siamo allenati durante la pandemia. Ogni giorno lo andavo a prendere a casa e lo portavo ad allenarmi. Quando ci fu un periodo di ripresa dell’attività, andò a fare una valutazione al Bahia, già da terzino, e finì per passare. Ma poi la pandemia ha chiuso di nuovo tutto.”
Alla fine, all’età di quindici anni, Pedro Lima passa allo Sport Refice. Pedro Lima si è distinto così tanto nelle categorie giovanili che è stato convocato per competere nella Coppa del Mondo Under 17.
Pedro Lima: la nuova avventura nel Wolverhampton
Dopo essere stato monitorato dalle grandi d’Europa, il Wolverhampton riesce a spuntarla ingaggiando Pedro Lima nell’estate del 2024. Un acquisto in prospettiva, nonostante la giovanissima età all’interno dello staff viene considerato un talento da poter crescere senza troppa fretta.
Matt Hobbs direttore sportivo del Wolverhampton ha ribadito dopo l’ingaggio di Pedro Lima: “C’era molta competizione, e non lo dico in modo arrogante, ma se fossimo stati in grado di farlo subito, allora non ci sarebbe stata alcuna competizione. Ben Wrigglesworth (responsabile dello scouting) è uscito e si è seduto con lui, gli ha presentato il suo percorso, come lo consideravamo, il lavoro che avevamo in mente su di lui e gli ha mostrato il progetto. Essendo l’unico club che è volato lì non per negoziare o parlare di soldi, ma per mostrargli il piano, penso che abbia davvero coinvolto Ben Wrigglesworth e abbiano costruito un ottimo rapporto”.
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