Championship: il Watford può approdare in Premier, parola di Gianluca Nani

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Un po’ Italia e un po’ Inghilterra. Nello specifico, il cuore di Gianluca Nani è diviso in due e riserva battiti e palpitazioni sia all’Udinese sia al Watford, entrambe di proprietà della famiglia Pozzo, dove ricopre il ruolo di direttore sportivo. Dei bianconeri è group technical director dallo scorso gennaio, del cervo, invece, è direttore sportivo da dicembre 2023 quando prese il testimone da Cristiano Giaretta.

Lui, tra l’altro, dichiarò sin dal 2014, quando ebbe la sua prima stagione con i giallorossi militanti nel campionato di Championship di voler stabilire tra loro e il club friulano una sinergia. Poi si dimise dalla società nel 2014 e, ora che dopo nove anni l’ha riabbracciata richiamato da Gino Pozzo, quel proposito gli è rimasto incasellato nell’agenda di lavoro.

Championship: Watford, obiettivo ritorno in Premier League

Ambizioso lo è, non soltanto per missione professionale ma innanzitutto per carattere. Guarda la classifica e si fa rimembrare alla mente che il suo Watford occupa il sesto posto in Championship con 25 punti, coinquilino del West Bromwich Albion, e sentenzia: we can. Cioè, nella sua ottica, il Watford si può agevolmente cimentare nella corsa che immette verso la porta stretta varcabile da chi approderà in Premier League per il 2025-26. Ovvero dove la squadra orgoglio calcistico di un borgo dell’Hertfordshire di 79.300 abitanti manca dalla stagione 2021-22. E così, il sito Tuttomercatoweb , dopo avergli rivolto le domande di rito sull’Udinese, lo ha punzecchiato anche sul futuro della squadra che un tempo “cantò” sulle note del noto cantautore Elton John quando questi ne deteneva la proprietà.

Se, dalla sua fondazione avvenuta nel 1881, la squadra allenata da Tom Cleverley dovette attendere parecchi anni, ovvero sino al 1998-99, per vedere il suo nome iscritto nel novero delle partecipanti della Premier League, poi così tanto non ha più dovuto attendere. E adesso Nani lo canta in parole e musica: tre stagioni nel purgatorio di Championship ci bastano e avanzano, vogliamo prendere l’ascensore e andare nell’attico del calcio inglese.

“Siamo in piena corsa playoff– afferma- l’obiettivo è di migliorarci sempre di più. La Championship è difficile ma è un nostro dovere provare ad arrivare il più in alto possibile. Però non vogliamo mettere alcuna pressione al mister, sappiamo che è un campionato difficile”. Traduzione: occorrerà sgomitare, e non poco, con Sunderland, Sheffield United, Leeds United, Burnley e West Bromwich Albion. Le prime cinque nominate le deve ancora guardare con il naso all’insù, con la sesta ci viaggia in tandem. Nani, del resto, è uomo di calcio navigato che ha saputo regalare al mondo della sfera di cuoio, in Italia, scoperte come Andrea Pirlo e Luca Toni.

Il calcio inglese lo ha già masticato parecchio e lo conosce in ogni sfumatura, perché oltrechè al Watford ha reso i suoi servigi anche a West Ham, collaborando con Gianfranco Zola, e Reading. E nel novero delle sue esperienze entrano anche gli Emirati Arabi Uniti con i colori dell’Al Jazira. Lui nelle potenzialità del Watford crede ciecamente. E, nel suo ruolo di indubbia rilevanza strategica, sta provando a creargli ali sufficientemente possenti per tornare nei cieli della Premier League. Sente di doverlo anche a Gino Pozzo che, proprietario del club con la famiglia dal 2014 nonché detentore del club friulano nel 2023, lo richiamò al Watford. Una fiducia di cui Nani non si è mai dimenticato.


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