Celtic Park riapre i battenti per la quarta giornata di Champions League dove ad affrontarsi sono i padroni di casa del Celtic e i tedeschi del Lipsia. La squadra allenata da Brendan Rodgers ha condotto, sin qui, una campagna europea più che valida ed è reduce dal tennistico 6-0 rifilato all’Aberdeen nella semifinale di Scottish League Cup.
Di contro, i Roten Bullen del Lipsia sono ancora a secco in questa edizione della Champions League. Pur trovandosi al secondo posto in Bundesliga (nonostante la sconfitta dell’ultimo turno contro il Borussia Dortmund, ndr) i biancorossi hanno faticato e non poco in questo inizio di stagione europea, raccogliendo sole sconfitte in tutte e tre le gare sin qui disputate.
Champions League, Celtic – Lipsia: il primo tempo
Nella notte di Glasgow, il Celtic parte con l’atteggiamento giusto: Arne Engels prova a spaventare subito la retroguardia del Lipsia, ma la sua conclusione viene deviata. I Bhoys sono comunque ben messi in campo e mantengono la giusta posizione per poter sfruttare un possibile errore del Lipsia in fase di costruzione.
Al 22° Lois Openda crea il primo pericolo per il Celtic: il belga tenta un destro forte e preciso dalla distanza, trovando però la respinta di Kasper Schmeichel. Appena un minuto più tardi, il Lipsia passa in vantaggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Cameron Carter-Vickers colpisce il pallone ed involontariamente serve alle sue spalle Christoph Baumgartner che con facilità insacca in rete.
Pochi istanti dopo, sempre da palla inattiva, i tedeschi si rendono ancora pericolosi. Questa volta è il colpo di testa di Willy Orban a mettere i brividi a tutto Celtic Park. Al 30° è poi Antonio Nusa a sprecare una ghiotta occasione di fronte a Schmeichel, calciando alto. Quattro minuti dopo, però, Nicolas Kuhn riaccente l’entusiasmo di tutta la Glasgow biancoverde.
Dopo un’ottima percussione, il tedesco si accentra verso l’area di rigore e, dal limite, fa partire un sinistro meraviglioso che insacca in rete. In pieno recupero, il Celtic continua a premere e trova il modo per ribaltare il risultato: Ali Johnston pesca in area di rigore uno scatenato Kuhn, che firma la propria doppietta personale.
La cronaca del secondo tempo
Nei primi minuti della ripresa, il Celtic cerca subito la rete della sicurezza, affidandosi ancora al suo talismano Kuhn. Questa volta, però, l’ex Rapid Vienna calcia alto. Al 53°ci prova anche il duttile Reo Hatate, ma il suo destro potente dalla distanza non trova la porta. Dieci minuti dopo, il Lipsia prova a rispondere con Benjamin Šeško: lo sloveno, però, non riesce a battere un attento Schmeichel.
Il tentativo dell’avanti dei Roten Bullen non scompone i padroni di casa, che continuano a premere e ritentano la sorte dalla distanza, sempre con Hatate. Il forcing del giapponese alla fine pagherà, ma i Bhoys hanno ancora bisogno di un intervento di Schmeichel prima di potersi riversare con decisione in avanti. L’ex Leicester è questa volta protagonista con un’ottima parata sulla conclusione di Baumgartner.
Il definitivo 3-1, che certifica la seconda vittoria stagionale in Champions League per il Celtic arriva al 71° e, come detto, porta la firma di Hatate. Johnston, sulla destra, mette in mezzo un cross che Peter Gulácsi respinge esattamente sui piedi dell’accorrente giapponese che può così festeggiare per la sua prima rete in carriera nella massima competizione europea.
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