Come sempre, andiamo a ripercorrere le emozioni del turno di Champions League, analizzando le prestazioni delle squadre d’Oltremanica. Per la prima volta in stagione, alcune delle big d’Inghilterra conoscono il sapore della sconfitta, con Manchester City, Aston Villa ed Arsenal che perdono la loro imbattibilità e danno – purtroppo per loro – continuità al pessimo momento di forma.
Chi continua a volare altissimo e si mantiene a punteggio pieno nel girone unico di Champions è invece il Liverpool, che strapazza il Bayer Leverkusen grazie ad un secondo tempo giocato su ritmi forsennati. Grande affermazione, infine, anche per il Celtic che, a Glasgow, rifila al Lipsia la quarta sconfitta di questa prima parte di campagna europea.
I Gunners ci provano, ma non passano a San Siro – Arsenal: 5,5
Contro l’Inter, peraltro in trasferta, non è facile per nessuno, ma per l’Arsenal una sconfitta di misura non può comunque essere un risultato accettabile. Ai Gunners comunque non manca l’impegno e la voglia di lottare, elementi che garantiscono un certo numero di occasioni da gol sulle quali sono, in sequenza, Sommer o i difensori nerazzurri a metterci una pezza.
L’insufficienza è dunque legata al risultato, fondamentale per grandi club come questi, specialmente in una competizione dura come la Champions League. La prestazione, però, lascia intravedere segnali positivi: ai biancorossi era chiesta una reazione dopo le brutte uscite recenti e questa si è vista. Alla fine, però, il tabellone luminoso di San Siro recita: Inter 1, Arsenal 0.
Il pagellone della Champions League – Aston Villa: 5
Dopo un avvio strabiliante, con tre vittorie e zero gol subiti, l’Aston Villa torna a fare i conti con la realtà. La trasferta in terra belga, infatti, consegna ai Villans la prima sconfitta della loro campagna europea e lascia una serie di interrogativi che Emery e soci devono affrontare per la prima volta in stagione. Con tre KO consecutivi in tutte le competizioni, la sosta della prossima settimana non può che essere vista come una benedizione dalle parti di Villa Park.
Il cammino in Champions League rimane comunque di altissimo livello, con i claret and blue molto vicini (quantomeno) alla qualificazione per gli spareggi. Ciò che è innegabile, però, è che la prestazione di Bruges sia per lunghi tratti insufficiente. Nessun pericolo vero portato dalle parti di Mignolet e ben poche idee di gioco corale nell’arco dei novanta minuti. Il tragicomico rigore causato da Mings è poi il classico “ombrellino nel long-drink” in un cocktail che a Birmingham non vorranno assaggiare per molto tempo.
I Bhoys spazzano via il Lipsia e vedono i play-off – Celtic: 7,5
A Celtic Park, i Bhoys di Brendan Rodgers puntavano – almeno alla vigilia – ad una piccola-grande impresa. Il Lipsia visto in queste prime giornate di Champions League non era di certo una corazzata imbattibile, ma è anche vero che la seconda forza della Bundesliga è, sulla carta, un’avversaria molto ingombrante per i pur bravi campioni di Scozia.
Invece, nella notte di Glasgow, il Celtic ha dimostrato ancora una volta che il calcio non è uno sport per le statistiche o solo esclusivamente per i grandi nomi. Trascinati da un Nicolas Kuhn in stato di grazia, gli Hoops trovano con merito la seconda vittoria della loro campagna europea ed escono con un invidiabile bottino di 7 punti dalle prime quattro gare. Considerando le avversarie incontrare e quelle che verranno, per i biancoverdi è lecito sognare.
Il pagellone della Champions League – Liverpool: 8
Che bello vedere questo Liverpool. I Reds erano chiamati da uno dei test più difficili di questa quarta giornata e, a differenza delle loro rivali inglesi, hanno risposto con un sonoro “presente”. Il ritorno ad Anfield di Xabi Alonso avrebbe potuto essere un banco di prova decisamente insidioso per Arne Slot e i suoi ragazzi e invece la maiuscola prestazione del secondo tempo ha scacciato via ogni dubbio.
La tripletta di Luis Diaz e la rete di Cody Gakpo hanno cancellato tutte le velleità delle Aspirine, trascinando un Liverpool sempre più convinto verso la leadership solitaria in questa fase a girone unico di Champions League. Ad una partita di distanza dalla pausa di novembre, i Reds siedono ora al primo posto tanto in Europa, quanto in campionato: non male per un allenatore che avrebbe dovuto raccogliere un’eredità pesantissima.
I Cityzens scompaiono a Lisbona – Manchester City: 4
Quattro, come i gol subiti da uno Sporting che ha voluto regalare un’ultima, indimenticabile affermazione a quel Ruben Amorim che tra sette giorni sarà il nuovo, grande rivale di Pep Guardiola a Manchester. I Cityzens arrivati a Lisbona partono forte e dimostrano immediatamente di essere una squadra dalle grandissime qualità, ma al primo errore si spengono e lasciano la testa negli spogliatoi.
La ripresa è un film dell’orrore che la metà azzurra di Manchester non vedeva da anni e che certifica il dubbio momento di forma di un Manchester City sconfitto per ben tre volte nell’arco di una settimana. Il percorso in Champions League è tutt’altro che compromesso e lo squadrone di Guardiola centrerà sicuramente l’obiettivo, ma vedere un City così tanto alle corde è un’immagine che gli appassionati del football d’Oltremanica avevano quasi rimosso dal loro album dei ricordi.
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