Da una ricerca di Sure é emerso un divario tra il calcio maschile e quello femminile. Nonostante l’aumento della partecipazione femminile al calcio, con 4,4 milioni di giocatrici regolari in tutto il Regno Unito e il 41% dei club di calcio femminile nel Regno Unito creati solo negli ultimi quattro anni, il calcio femminile a livello non professionistico deve ancora affrontare continue sfide in termini di uguaglianza sia dentro che fuori dal campo.
Tra i risultati, lo studio di Sure ha rivelato che il 40% delle calciatrici intervistate non ha accesso al campo, una su quattro (25%) non ha accesso allo spogliatoio e una su cinque (21%) non dispone di strutture adeguate durante il ciclo mestruale.
Il calcio femminile dovrà colmare un gap ancora evidente
Alice Duffill, Responsabile del marcio Sure UK, ha affermato: “In Sure puntiamo a facilitare la capacità di tutti di raccogliere i frutti del movimento, in particolare nel calcio femminile. Tuttavia, è chiaro che in questo paese permangono numerosi ostacoli che devono essere affrontati. Ecco perché ci impegniamo a investire nel calcio femminile a livello di base, aumentando le possibilità disponibili per le persone di allenarsi e di essere coinvolte”.
Gli ostacoli principali sono stati individuati nella mancanza di finanziamenti (41%), nella mancanza di sponsor (37%) e nella mancanza di attrezzature (35%). Carly Telford, partner di Sure ed ex portiere della Nazionale inglese, ha affermato: “C’è ancora molto da fare per realizzare il vero potenziale del calcio femminile. Abbiamo fatto molta strada, ma anche dopo il successo internazionale delle nostre Lionesses, abbiamo ancora molto terreno da recuperare. Insieme dobbiamo unirci per massimizzare le opportunità disponibili a livello di base per donne e ragazze, in modo che tutti abbiano le giuste opportunità e strutture per giocare dove e come vogliono”.
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