Nella consueta rubrica settimanale, sveliamo i top e flop della 4ª giornata di Scottish Premiership.
Scottish Premiership: i top
- DAN CASEY: ogni tanto ci regala giornate così. Roccioso ed insuperabile, tosto e grintoso. Se a questo aggiungiamo pure gol ed assist resta poco da chiedere all’irlandese. SERGIO O’RAMOS
- DAIZEN MAEDA: i Rangers ci hanno capito poco, ma sul nipponico hanno capito nulla. Oltre a rete ed assist è la sua intelligenza tattica a scavare un solco fra le due grandi rivali. Maeda può sembrare il meno talentuoso degli orientali biancoverdi, ma riesce sempre ad incidere, senza farsi notare, con discrezione. CELTIC PARK NINJA
- GRAEME SHINNIE: 9 vittorie su 9 gare per i Dons non arrivano per caso. Un plauso al cervello della banda di Aberdeen. Sempre la nel mezzo a dirigere il traffico a far girare compagni e squadra, la città di granito è ormai ai suoi piedi. SINDACO
Scottish Premiership: i flop
- VACLAV CERNY: il ceco doveva portare brio e pericolosità sulle ali dei Gers, ma contro il Celtic si rivela fumoso e avulso dal gioco, quasi un corpo estraneo rispetto alla squadra. Il talento non è il problema, ma forse va connesso agli altri 10 in campo. NO SIGNAL
- RONAN HALE: certo passare dal campionato nord irlandese alla Scozia può essere un salto importante, ma la sensazione è che il venticinquenne ex Cliftonville non sia materiale da Premiership. Se a questo aggiungiamo un rigore sbagliato e appena 5 passaggi tentati il quadro si completa. DISASTERCLASS
- SIMON MURRAY: il rosso ex Ross County si è presentato bene a Dundee, ma contro il St Mirren semplicemente non è stata la sua giornata. Troppi errori ed imprecisioni. Urge correggere la mira. CONVERGENZA
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