Kamikaze, ovvero vento divino, il tifone che nella narrazione nipponica salva il Giappone dall’invasione mongola. Oppure il fenomeno che si abbatte sui Rangers durante la visita al Celtic Park per il primo Old Firm della stagione in Scottish Premiership.
Scottish Premiership, Celtic-Rangers: la cronaca
Un primo avviso lo porta Furuhashi, ma la sua rete al 12º viene annullata. È Maeda a sbloccare la contesa per il Celtic, finalizzando una elaborata azione sulla destra di Paulo Bernardo, Nicolas-Gerrit Kühn e Alistair Johnson. I Rangers non riescono a rispondere, anzi sembrano inermi e la distanza dai rivali sembra essere incolmabile. Il raddoppio è solo una questione di tempo ed arriva grazie al solito Kyogo Furuhashi che realizza una strepitosa rete dalla distanza, infilando nell’angolo basso dopo essere stato lasciato completamente solo e libero di prendere la mira.
È il 40º, ma la partita sembra bella che conclusa. La ripresa vede un maggiore equilibrio fra le parti, ma appena i Bhoys premono fanno valere la loro forza e schiacciano gli avversari. Il terzo gol è quasi una polizza per evitare sorprese nel finale. La firma è quella di capitan McGregor con un bel gol dalla distanza, giusto premio per una prestazione di alto livello. 3-0 e dominio biancoverde che superano i rivali nel computo delle vittorie totali nel derby, a quota 170 contro le 169 dei Gers.
Rangers, Clement: “Siamo una squadra giovane che ha bisogno di tempo”
Nel post gara clima teso per il tecnico dei Rangers, Philippe Clement, attaccato da più parti, il quale cerca giustificazioni così: “Siamo una squadra molto giovane giocando assieme, gli undici titolari del Celtic avevano grande esperienza assieme. Certo abbiamo molte cose su cui lavorare. Lo sapevamo pure prima del match. In questo senso ci sono molti segnali positivi su come abbiamo iniziato la partita, ma anche tanti dettagli su cui lavorare. Sono totalmente convinto che abbiamo chance per il titolo.”
“Ci sono 34 partite da giocare, non dimenticatevi cosa è successo con il Ross County settimana scorsa, il miglior risultato degli ultimi quattro anni. Le cose non sono bianche o nere, magari sono grigie, forse grigio scuro. Nessuno vuole perdere 3-0, ma il risultato è stato ingiusto. Avremo potuto perdere 3-2 o pareggiare 3-3, se solo fossimo stati più efficienti. In fin dei conti loro hanno fatto 4 tiri in porta, noi lo stesso. Siamo stati alla pari in molti aspetti, ma purtroppo non nel punteggio.”
Giustamente entusiasta il collega Brendan Rodgers: “In certi frangenti offensivi siamo stati veramente elettrizzanti da guardare, ovvio è ancora presto, ma sono veramente soddisfatto del comportamento e dalla mentalità della squadra. Il gioco, l’intensità e la velocità sono state davvero piacevoli.”
Scottish Premiership, 4ª giornata: l’Aberdeen tiene il passo, il Motherwell vince in extremis
Nel resto della giornata di Scottish Premiership il St Mirren risponde colpo su colpo al Dundee, trovando un pareggio per 2-2. Vittoria esterna all’ultimo respiro per il Motherwell in casa del St Johnstone. Mbunga-Kimpionka pareggia il vantaggio di Casey, ma al 94º Moses Ebiye trova il pareggio grazie ad un colpo di testa su corner. Altra vittoria corsara, sempre in extremis, dell’Aberdeen che batte il Ross County con gol di Nisbet al 98º. Il filotto delle vittorie esterne continua anche con il Dundee United che si porta a casa tre punti da Tynecastle Park, con Hearts sempre più in crisi nera, grazie al gol di Ross Graham.
L’ultima gara della giornata invece finisce 1-1 fra Kilmarnock ed Hibernian, con i Killies che conquistano il primo punti stagionale con la prima marcatura in campionato, il rigore di Anderson al 92º.
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