Dopo averlo cercato a lungo, il Chelsea trova il nuovo portiere che andrà a competere con Robert Sánchez per una maglia da titolare nella prossima stagione. Il calciomercato, infatti, regala ad Enzo Maresca il 22enne danese Filip Jorgensen, in arrivo dal Villarreal. Nello scorso campionato di Liga, il portiere del Submarino Amarillo ha disputato 37 gare, aiutando i suoi compagni a raggiungere un ottavo posto finale.
Il suo arrivo a Stamford Bridge alza dunque una nube di incertezza sul futuro di Djordje Petrovic il quale, fino a questo momento, era stato considerato come vice di Sánchez, nonostante una stagione – la scorsa – ricca di incertezze. In caso di addio da parte dell’estremo difensore serbo, i sei volte campioni della Premier League potrebbero pensare al giovane Gabriel Slonina come loro terzo portiere.
Chelsea, il profilo del nuovo acquisto Filip Jorgensen
Nato in Svezia, ma trasferitosi in Spagna all’età di 15 anni, Filip Jorgensen rappresenta il nuovo giovane profilo su cui il Chelsea di Todd Boehly ha deciso di investire in questa estate di calciomercato. Cresciuto nel settore giovanile del Villarreal, l’estremo difensore danese ha raccolto le sue prime esperienze con la squadra B del Submarino Amarillo nel 2020.
Con i gialli valenciani ha poi bruciato le tappe, diventando numero uno fisso con la selezione giovanile e trovando spazio anche con i “grandi”. L’esordio in prima squadra, infatti, è arrivato nel dicembre 2021, nella larga vittoria per 7-1 in Coppa del Re contro l’Atletico Sanluqueño, mentre le prime esperienze in Liga si sono fatte attendere fino al gennaio dello scorso anno.
Durante il corso dell’ultima stagione, Jorgensen è riuscito a stabilirsi come portiere titolare della squadra allenata da Marcelino, risultando il più presente in Liga tra tutti i giocatori del Submarino Amarillo e aiutando il club a concludere il campionato all’ottavo posto, dopo un avvio stentato. Per lui ora si aprono le porte della Premier League e, in particolare quelle di Stamford Bridge.
“Questo trasferimento, per me, è un sogno che si realizza – dice Jorgensen poco dopo la firma. Sono davvero contento di aver firmato per un grande club come il Chelsea; non vedo l’ora di conoscere i miei nuovi compagni e allenarmi insieme a loro“. L’estremo difensore danese, peraltro, raggiungerà subito i suoi colleghi nella tournée che i Blues stanno disputando in questi giorni negli Stati Uniti.
Premier League, in sei per un posto: lo strano caso dei portieri dei Blues
L’arrivo ufficiale di Jorgensen rende la “situazione-portieri” ancora più complicata, in casa Chelsea. Al momento, infatti, gli estremi difensori sotto contratto con i Blues sono addirittura sei: decisamente troppi per un unico posto da titolare. Durante le prossime giornate di calciomercato vedremo sicuramente delle mosse, a questo proposito, ma è altrettanto vero che una situazione del genere non si vede tutti i giorni.
Oltre al neo-arrivato Jorgensen, infatti, i Blues possono al momento contare sulla disponibilità dei già citati Robert Sánchez e Djordje Petrovic, che nell’ultima stagione di Premier League si sono divisi equamente (causa l’infortunio dello spagnolo) il numero di presenze complessive. Insieme a loro, già in rosa durante l’ultimo anno, c’era anche l’esperto Marcus Bettinelli, il quale non avrebbe particolari pretese in termini di minutaggio.
Chi, sicuramente, non farà parte della rosa del Chelsea per il 2024-25 è Kepa Arrizabalaga. Il portiere basco, infatti, è rientrato da poco dal prestito al Real Madrid, ma non ha mai nascosto la sua intenzione di tornare al Bernabéu, anche in qualità di secondo di Thibaut Courtois. Rientra dal prestito ai belgi del KAS Eupen anche il giovane Gabriel Slonina, numero uno americano di cui la dirigenza blu sta seguendo con attenzione i progressi.
Verosimilmente, dunque, in tre lasceranno Stamford Bridge prima della fine del mercato. Se Kepa ha già reso note le sue intenzioni, è facile pensare che anche Djordje Petrovic possa seguire lo stesso percorso dello spagnolo. L’ultimo posto, a questo punto, potrebbero giocarselo Bettinelli e Slonina, con l’americano che, complice l’investimento di Boehly e la giovane età, difficilmente rimarrebbe seduto in panchina per un anno intero.
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