Il gruppo Professional Game Match Officials Limited (PGMOL), che rappresenta l’associazione degli arbitri di Premier League, ha annunciato una nuova collaborazione con l’azienda di analisi dei dati Kitman Labs per migliorare le prestazioni degli con metodi sempre più innovativi.
Un nuovo metodo per migliorare le prestazioni degli arbitri
L’accordo fornirà agli ufficiali di gara e al personale di supporto alle prestazioni l’accesso a una piattaforma di dati e analisi progettata per fornire una visione in tempo reale del personale arbitrale, inclusi dati sulle prestazioni, sull’allenamento e su dati medici/sanitari.
Kitman Labs sta adattando la sua piattaforma per fornire agli arbitri un supporto basato sulle statistiche. I dati aiuteranno a sviluppare le prestazioni atletiche e cognitive degli ufficiali di gara.
“Lo sviluppo atletico e la cura dei nostri ufficiali di gara sono fondamentali mentre continuiamo a fare la nostra parte per contribuire positivamente per il calcio. È per questo motivo che stiamo investendo nella piattaforma di intelligence per supportare lo sviluppo continuo dei nostri ufficiali di gara”. Ha affermato Steve McNally, direttore del supporto delle prestazioni PGMOL. Ha inoltre aggiunto: “Questa nuova collaborazione con Kitman Labs ci consente di utilizzare in modo efficace i dati sulla salute e sulle prestazioni atletiche per promuovere la migliore preparazione fisica e cognitiva per l’arbitraggio delle partite”.
Dopo aver firmato accordi con Bayer Leverkusen, Fulham e Luton Town nell’ultimo anno, l’azienda sta ampliando varie collaborazioni nel calcio europeo. La loro tecnologia è già ampiamente utilizzata negli Stati Uniti nella NFL, NBA, MLS e NWSL.
Stephen Smith, fondatore e CEO di Kitman Labs, ha affermato: “L’uso della piattaforma di intelligence da parte di PGMOL dimostra la configurabilità, la pertinenza e la potenza di una piattaforma singola e integrata per soddisfare le esigenze di performance di diversi stakeholder in tutto lo sport. La piattaforma è stata sviluppata per aggregare e sfruttare tutte le fonti di dati in una piattaforma singola per guidare in ultima analisi la collaborazione.”
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