Durante l’amichevole Como-Wolverhampton si è verificato un episodio antisportivo nei confronti dell’attaccante Hwang Hee-chan. Nonostante sia stata confermata l’espressione provocatoria rivolta all’attaccante dell’Wolverhampton Hwang Hee-chan, il Como ha presentato la sua versione affermando che il giocatore dell’Wolverhampton ha reagito in modo troppo irruente. Il Wolverhampton ha presentato un ricorso alla UEFA per comportamento discriminatorio. La UEFA dal canto suo ha risposto che non prenderà nessuna iniziativa nei confronti del Como visto che la competizione non la riguarda.
Un episodio antisportivo che ha visto protagonista il Como
Il Como ha rilasciato qualche ora dopo un comunicato in cui ha chiarito la propria versione dei fatti e ha affermato che l’incidente è stato “ingigantito”. Mirwan Suwarso, rappresentante dei proprietari del Como ha ammesso: “Il nostro club non tollera il razzismo e ne condanna ogni forma nel modo più fermo possibile. Abbiamo parlato con il difensore in questione per capire cosa è stato detto. Ci ha detto che il commento che ha fatto al suo compagno è stato ‘ignoralo, pensa di essere Jackie Chan. Dopo aver parlato a lungo con il nostro giocatore, siamo certi che ciò si riferisse al suo nome e ai continui riferimenti a Hwang Hee-chan fatti dai suoi compagni di squadra in campo. Per quanto riguarda il nostro club, il nostro giocatore non ha detto nulla di offensivo. Siamo delusi dal fatto che la reazione di alcuni giocatori dei Wolves abbia ingigantito l’incidente”.
Il tecnico del Wolverhampton, Gary O’Neil ha ribadito: “Hwang Hee-chan ha sentito un commento razzista, il che è davvero deludente. Ne ho parlato con Hwang Hee-chan, ho chiesto se voleva ritirare la squadra dalla gara o se voleva farlo lui stesso, ma era ansioso che la squadra continuasse e facesse il lavoro di cui aveva bisogno. È davvero deludente che sia successo: situazioni così non dovrebbero mai verificarsi.“
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