I Rangers giungono all’appuntamento finale della Scottish Cup con lo sfavore dei pronostici. Se da un lato, però, la squadra di Philippe Clement ha racimolato un solo punto nelle ultime quattro sfide contro il Celtic, dall’altro è pur vero che non ha nulla da perdere. Anzi, tutto da guadagnare. Ed è questa, senza dubbio, proprio la condizione tipica di chi pur partendo un passo indietro, può beneficiare di una condizione psicologica più favorevole.
La classifica finale ha certificato otto punti di distanza tra Celtic e Rangers. Distacco che, prima dello split era di soli tre punti. La migliore tenuta atletica del Celtic ha fatto la differenza, così come la differenza l’hanno fatta i tanti infortuni che hanno colpito i giocatori dei Rangers. La maggiore difficoltà sarà proprio quella di costruire una formazione che sia in grado di tenere testa alla corazzata di Brendan Rodgers.
Clement:”Non parlerò di formazione”
In conferenza stampa, Philippe Clement non rivela quale sarà la formazione che scenderà in campo per la finale di Scottish Cup contro il Celtic:”Non ho molto da dire sulla squadra. Questa è la partita finale della stagione, un match decisivo e dovremo prenderci dei rischi con giocatori che non sono abituati a farlo. Nelle precedenti conferenze stampa ho sempre dato indicazioni sulle formazioni, ma questa volta non lo farò. La sfida tra Rangers e Celtic va sempre oltre il campionato o un singolo trofeo”.
“Inutile dire che avremmo voluto arrivare a questo appuntamento con una condizione differente. Le ultime sei-otto settimane sono state davvero complicate con tanti giocatori indisponibili , altri che rientravano ma che mancavano del ritmo partita. In questi 90, 120 o più minuti ogni giocatore dovrà dare il massimo, perchè è una gara secca. Dovremo sforzarci di buttar fuori ogni residuo d’energia, concentrandoci solo sul momento e coglierlo, senza pensare ad altro”.
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