Premiership: i top e i flop della 34ª giornata

Ecco chi sono i migliori e i peggiori della 34ª giornata di Premiership

Premiership, i top

1. JAMES FORREST: l’esperto esterno dei Bhoys non ha avuto granché spazio in questa stagione, ma nella lunga maratona del campionato c’è spazio anche per lui. Una vita spesa in biancoverde merita dei contentini ogni tanto e il buon vecchio 49 dimostra ancora una volta di non essere un bollito da scartare. Due gol che regolano il Dundee e che sono fondamentali nella lotta per il titolo. INOSSIDABILE
2. JAMES TAVERNIER: il Bombardiere è sempre qua. Carisma, tecnica, potenza ed esperienza. Padrone assoluto della fascia destra in ogni situazione, se non segna regala assist e resta comunque un eccellente difensore. Il legame creato con l’ambiente Ranger è un qualcosa di unico. CUORE
3. JUNIOR HOILLET: il vecchio leone canadese dopo una lunga e rispettabile carriera nel vecchio continente se ne stava tranquillo a Vancouver, meditando il ritiro. La chiamata di un Aberdeen in difficoltà però lo ha convinto ad attraversare nuovamente l’Atlantico per aiutare i Dons con la sua esperienza e qualità. La forma non è quella dei tempi migliori, ma il 30 resta uno che può portare la giocata decisiva. Assist per Gartenmann e rete decisiva. PANTERA GRIGIA

Premiership: i flop

1. ADAMA SIDIBEH: errare è umano, ma certe tipiche non sono ammissibili. Adama è un fantasma per i 45 minuti spesi in campo, ma sui suoi piedi capita l’enorme occasione che può girare la partita verso i Saints. La spara addosso al portiere. PALLOTTOLA SPUNTATA
2. DANNY ARMSTRONG: tante volte ne abbiamo lodato l’animo e la voglia di incidere sempre e comunque. A volte però quando la giornata nasce storta sforzarsi causa più guai che soluzioni. Appena il 42% di passaggi coretti. 0/4 dribbling riusciti, 1 cross azzeccato su 12 tentativi. 32 palloni persi. VENERDÌ 17
3. DAVOR ZDRAVKOSKI: il macedone gioca una cara piuttosto anonima, ma con l’ aggravante di essere il dirimpettaio del marcatore dei Dons. La sconfitta non cambia granché le valutazioni sulla anonima stagione del Motherwell, però l’impegno va onorato fino all’ultimo. SAPORE DI MARE