La trattativa per il passaggio di proprietà dell’Everton, nonostante i ribaltamenti di fronte degli ultimi giorni, va avanti. L’attuale numero uno dei Toffees, Farhad Moshiri, ha infatti tenuto una serie di riunioni con il potenziale acquirente 777 Partners per determinare se l’acquisizione concordata del club – per un valore di oltre 500 milioni di sterline – sia ancora da ritenersi fattibile o meno.
Al momento, infatti, con la Premier League ancora incapace di esprimersi in maniera univoca sulla credibilità dell’impresa americana, i membri del consiglio direttivo dell’Everton hanno cominciato ad esprimere le loro perplessità riguardo il passaggio di proprietà.
Everton, un futuro in bilico a livello societario
Nelle ultime settimane, le difficoltà di 777 Partners sono state aggravate nelle ultime settimane dalla notizia di una causa intentata in un tribunale federale di New York. Il gruppo guidato da Josh Wander, infatti, dovrebbe restituire la mastodontica cifra di 600 milioni di dollari a due società di gestione patrimoniale, Leadenhall Capital e Leadenhall Life. Le due società londinesi, dal canto loro, sostengono che 777 Partners abbia usufruito di 350 milioni di dollari per finanziare le proprie imprese in ambito sportivo. Sempre a quanto raccontano le fonti, però, queste ingenti somme di denaro non erano controllate dalla società con sede a Miami o, in alcuni casi, non erano presenti nemmeno all’inizio delle negoziazioni.
Per quel che concerne l’Everton, l’attuale proprietario Farhad Moshiri desidera uscire di scena già da tempo e, otto mesi fa, aveva accettato di vendere la sua quota del 94% proprio a 777 Partners. L’accordo stipulato tra le parti avrebbe dovuto far concludere la trattativa entro la fine del 2023 ma, a causa della persistente incertezza sul fondo americano, la trattativa sembra ancora ben lontana dall’essere conclusa.
Ad ogni modo, per legittimare la propria presenza all’interno del mondo Everton, la società d’investimento con sede a Miami ha già prestato al club di Liverpool una somma di oltre 200 milioni di sterline, tutte utilizzate per finanziare la costruzione del nuovo stadio di Bramley Moore Dock.
777 Partners, una società ben nota nel mondo del calcio
Al di là delle criticità emerse negli ultimi giorni – già di per sé tossiche per il takeover dell’Everton – 777 Partners è un nome ben conosciuto all’interno del mondo del calcio. A propria disposizione, infatti, la società d’investimenti di Josh Wander possiede numerosi club in giro per il mondo alcuni dei quali, anche recentemente, non hanno lesinato sulle manifestazioni di dissenso nei confronti della proprietà americana.
Gli ultimi a protestare, in ordine temporale, sono stati i belgi dello Standard Liegi. Il glorioso club vallone, infatti, è stato risucchiato da una spirale negativa – soprattutto a livello economico – esattamente in concomitanza con l’arrivo di 777 Partners all’interno del gruppo dirigenziale. Non più tardi dello scorso weekend, la tifoseria dei Rouges ha impedito ai propri beniamini di raggiungere lo stadio in vista della partita con il Westerlo, valida per i play-off di fine stagione del campionato belga.
La motivazione della protesta, oltre ai risultati negativi che il club sta vivendo, è legata, come detto, alla situazione finanziaria. Attualmente, lo Standard Liegi è impossibilitato a fare mercato, mentre i giocatori non percepiscono un regolare stipendio dallo scorso marzo.
Le proteste contro 777 Partners, comunque, non sono nuove. Celebri sono infatti state quelle inscenate dai supporters del Vasco da Gama, del Siviglia e dell’Hertha Berlino, i cui tifosi hanno manifestato il loro dissenso nei confronti della firm prima ancora del possibile passaggio di proprietà.
Everton, quali scenari possibili?
Con una situazione di profonda instabilità e una dirigenza che, dopo l’ultimo Shareholders’ Meeting, ha dimostrato di essere sempre più contraria all’arrivo di 777 Partners a Liverpool, l’Everton sta camminando su un crinale molto pericoloso.
Attualmente, infatti, i Toffees sono indebitati per svariati milioni di sterline e, pur cercando soluzioni alternative, non possono slegarsi dagli accordi presi con la società di Josh Wander. Stando alle ultimissime indiscrezioni, infatti, Farhad Moshiri – nonostante il parere contrario di gran parte dei soci di minoranza – ha concesso un altro mese di tempo all’azienda americana per completare il takeover.
Nel frattempo, l’accordo di esclusività che legava l’Everton a 777 Partners sarebbe decaduto e, di conseguenza, altre parti interessate avrebbero cominciato a muoversi intorno al club di Goodison Park. Tra i principali nomi emersi sin qui ci sono quello di George Downing, magnate immobiliare di Liverpool e tifosissimo del club – peraltro presente allo stadio nell’ultima gara casalinga dell’Everton, contro lo Sheffield United – e la società d’investimento americana, MSP Sports Capital.
Proprio quest’ultima società, che aveva già provato ad entrare nel mondo della Premier diventando main sponsor del Bournemouth, potrebbe entrare in scena in maniera importante, avendo prestato quasi 160 milioni di sterline all’Everton, sempre allo scopo di finanziare la costruzione del nuovo stadio.
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