Che la passione per il football, in Inghilterra, non conosca limiti di classifica è cosa ben nota. Quest’anno, però, i tifosi dei club delle serie semi-professionistiche e dilettantistiche d’Albione si stanno veramente superando. Nel weekend, infatti, il match di alta classifica tra Scunthorpe United e Chester, valido per la trentasettesima giornata del campionato di National League North, ha stabilito il nuovo record assoluto di presenze allo stadio per un incontro di sesta divisione.
Alla Attis Arena, com’è conosciuto ora per ragioni di sponsorizzazione Glanford Park, erano infatti presenti 7511 spettatori di cui circa 1150 provenienti da Chester. Il match, terminato sul 2-2, è dunque stato seguito da ben 1200 appassionati in più rispetto al precedente record per la National League North: nel 2019, infatti, lo Stockport County aveva fatto registrare 6311 presenze allo stadio, in occasione della sfida contro lo Spennymoor Town.
Non-League, il tentativo di risalita dello Scunthorpe United
Negli ultimi tempi, è sempre più frequente sentir parlare di club in crisi, nonostante un passato ricco di storia e tradizione. Lo Scunthorpe United è, al pari di altri importanti nomi come il Bury, il Torquay United o il Macclesfield, proprio uno di questi. L’Iron, infatti, dopo oltre settant’anni spesi nelle tre divisioni della Football League (solo nel 2011 giocavano in Championship, ndr), ha subìto una pesante crisi economica che si è presto riversata anche in un piccolo-grande disastro sportivo.
Il club del North Lincolnshire, dopo la retrocessione in National League del maggio 2022, è sprofondato, al termine della stagione precedente, in sesta divisione, l’attuale National League North, toccando così il punto più basso della sua storia. In un campionato che non tiene conto del blasone o dei nomi, l’Iron sta incontrando più difficoltà del previsto a risalire la china e, infatti, è attualmente costretto ad inseguire il Tamworth primo in classifica e momentaneamente promosso.
Ciò che non è mai venuto meno, in questa stagione molto complicata, è comunque il supporto di una tifoseria appassionata, fedele e molto numerosa nonostante la categoria. Nel duello di alta classifica contro il Chester – altra squadra con un passato in EFL e sprofondata nei meandri del semi-professionismo da qualche tempo, ormai – ad ulteriore riprova di questo grande attaccamento al club, i cuori claret and blue che hanno popolato le tribune di Glanford Park erano più di 6mila.
Non-League, il record fissato durante la sfida tra Scunthorpe e Chester
Ad assistere al 2-2 in rimonta con cui lo Scunthorpe sta legittimando il secondo posto in graduatoria, come detto, c’erano ben 7511 tifosi – un nuovo record per la categoria. Grande merito, per questo dato incredibile, va anche agli oltre 1100 tifosi del Chester, i quali si sono sobbarcati un viaggio da oltre 250 miglia attraverso i Pennini per andare ad assistere alla gara.
Con i Seals avanti fino a pochi minuti dallo scadere, il gran gol dalla distanza di Jacob Butterfield ha rimesso le cose in parità, prima che i 7500 di Glanford Park potessero assistere anche ad una ben poco edificante rissa finale, nella quale le due squadre hanno fatto una proficua collezione di cartellini gialli. Ad ogni modo, il dato statistico più interessante non è soltanto quello dell’affluenza record per la National League North, ma anche il paragone con le divisioni superiori, comprese quelle professionistiche.
Nel weekend, infatti, il match tra Scunthorpe e Chester ha fatto registrare un’affluenza maggiore rispetto a ben sei gare di Football League, a cavallo tra la League One e la League Two. Nonostante la categoria, le difficoltà economiche e le prestazioni altalenanti, dunque, i tifosi dell’Iron hanno dimostrato ancora una volta che il football, dalle loro parti, va oltre il singolo risultato sportivo: è uno stile di vita.
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