Quella che stanno vivendo in queste ultime settimane i tifosi del Torquay United è una situazione delicatissima e particolarmente spiacevole. Il club del Devon, attualmente impegnato nella National League South, la sesta divisione della piramide calcistica inglese, è infatti da poco entrato in amministrazione controllata.
Il proprietario e (ormai ex) presidente del club, Clarke Osborne, all’incirca dieci giorni fa aveva comunicato ai sostenitori dei Gulls e all’intera stampa nazionale la notizia della sua impossibilità “a continuare il finanziamento quotidiano necessario per la buona gestione del Torquay United“. Sommerso da debiti che superano i cinque milioni di sterline, Osborne ha dunque preso la decisione di dimettersi dall’incarico di presidente e di mettere ufficialmente in vendita la società, ora vicinissima al baratro.
Torquay United, la crisi di un club ultracentenario
Nonostante un presente in sesta divisione, il Torquay può vantare un ricco passato in Football League. Sebbene non sia mai arrivata oltre il terzo livello nazionale, la squadra del Devon ha disputato ininterrottamente tutti i campionati di Football League dal 1921 al 2007 centrando, nel corso degli anni, diverse finali play-off a Wembley e una leggendaria cavalcata nella FA Cup del 1954-55.
Proprio quell’edizione della Coppa rappresenta uno dei punti più alti mai raggiunti dai Gulls nella loro storia. Dopo aver agevolmente superato, nei primi due turni, il Cambridge United e i Blyth Spartans, il Torquay venne sorteggiato contro il forte Leeds United, in una trasferta ad Elland Road apparentemente proibitiva. I Gulls, però, riuscirono a forzare i Whites al replay e, davanti ad un Plainmoor stracolmo, vinsero per 4-0 la gara di ritorno. L’avventura in FA Cup si concluse poi al turno successivo, con una sconfitta casalinga contro l’Huddersfield, ma quelle ultime due gare disputate in casa rimangono ancora nei cuori e nelle menti dei tifosi.
Gli anni recenti, invece, hanno riservato al Torquay tanti dispiaceri e ben poche gioie. Dopo una breve parentesi in Conference, culminata con la vittoria dei play-off nel 2009, i Gulls sono riusciti a mantenere il loro status di club di Football League soltanto fino al 2014, anno dell’ultima retrocessione tra i semi-professionisti.
Dal 2016, anno in cui Osborne ha rilevato la società dal consorzio dei tifosi che precedentemente la gestiva, il Torquay è addirittura sprofondato nel baratro della National League South, la sesta divisione nazionale, nella quale attualmente si trova. Con l’undicesimo posto della graduatoria messo a serio rischio dai 10 punti di penalizzazione (per inadempienze finanziarie) che stanno per colpire il club, anche la permanenza in questa divisione sembra incerta.
Torquay United, le rivali Plymouth ed Exeter pronte ad aiutare per mantenere il club in vita
Riaprendo i libri della storia del Torquay United, ci si accorge fin da subito del legame del club con la sua terra d’origine, il Devon. Fondatore, insieme alle rivali regionali del Plymouth Argyle e dell’Exeter City, della Third Division South nel 1920, il club ha sempre avuto un particolare occhio di riguardo nei confronti della propria comunità e dei rapporti di questa con le vicine e più grandi realtà calcistiche.
Esattamente in virtù di questi rapporti sì competitivi, ma mai sopra le righe, i due più facoltosi club del Devon si sono offerti di aiutare i rivali ora coinvolti in un momento di estrema difficoltà. Il prossimo 23 marzo, infatti, in occasione del Devon Day, il Plymouth ha invitato tutti i propri fan a recarsi a Plainmoor per tifare (e aumentare un po’ gli incassi al botteghino, ndr) per i Gulls, in occasione della sfida contro l’Hampton & Richmond.
Anche l’Exeter, nonostante la contemporanea trasferta sul campo del Leyton Orient, ha invitato i propri supporters impossibilitati a compiere il viaggio fino a Londra ad andare a sostenere il Torquay in una gara che promette di essere davvero l’occasione giusta per attirare ancor maggiore attenzione su una situazione che, purtroppo, si sta verificando troppo spesso negli ultimi tempi.
Con l’ingresso del Torquay United in amministrazione controllata, infatti, aumenta a 7 il totale di club delle serie minori inglesi che, negli ultimi quattro anni, hanno subito il medesimo fato dei Gulls. Con il solo Reading, al momento, ancora in grado di mantenere lo status di membro della Football League, le storie di Bury, Macclesfield e Scunthorpe danno un quadro molto cupo su quello che potrebbe essere il futuro del club del Devon.
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