Manchester United, Sir Jim Ratcliffe: “voglio far cadere Liverpool e City dal loro piedistallo”

Nell'intervista concessa alla stampa lo scorso mercoledì, Sir Jim Ratcliffe ha illustrato i suoi piani per far rinascere il Manchester United: dal mercato e le rivali, fino allo stadio e l'area scouting; ecco tutto ciò che ha detto

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In un’intervista rilasciata lo scorso mercoledì nel suo ufficio, presso il quartier generale di INEOS, il nuovo azionista di minoranza del Manchester United, Sir Jim Ratcliffe, ha rilasciato una serie di dichiarazioni particolarmente interessanti. Interrogato su numerosi temi, alcuni dei quali particolarmente complessi – come la gestione del caso-Greenwood, ndr – il nuovo socio dei Red Devils ha lasciato intendere che i piani per riportare il club ai fasti di un tempo sono già pronti.

Come obiettivo per il breve periodo, infatti, Ratcliffe vuole cominciare a scomodare in pianta stabile “i vicini rumorosi” del Manchester City e “gli altri vicini” del Liverpool, due squadre che, a detta dello stesso presidente di INEOS, “sono tra le migliori al mondo“. Nell’ambizioso futuro di Ratcliffe, lo United riuscirà nel suo intento attraverso una completa ristrutturazione della società, a partire dalle proprie figure dirigenziali – come nel caso del nuovo direttore sportivo, Dan Ashworth – fino ad arrivare ai faraonici piani di ricostruzione di Old Trafford.

Manchester United, la fame di successi di Sir Jim Ratcliffe

Nonostante l’intervista fosse stata indetta per annunciare alla stampa il definitivo acquisto del 27,7% delle quote del club, Sir Jim Ratcliffe ha approfittato dell’occasione per esprimere il suo punto di vista più generale sull’attuale situazione del Manchester United. Intervistato su diversi temi, alcuni dei quali piuttosto scottanti, il miliardario ha come sempre fatto della schiettezza la sua arma vincente.

Parlando di successi, gli ultimi undici anni sono stati abbastanza miseri – ha dichiarato Ratcliffe rispondendo ad una domanda sull’andamento attuale del club in Premier Leaguee di conseguenza anche per i tifosi questo è stato un periodo decisamente frustrante. Il calcio è così, vive di alti e bassi, tant’è che anche prima dell’arrivo di Ferguson avevamo vissuto un periodo con luci e ombre. Undici anni sono tanti, però, e per questo vogliamo riportare velocemente il club dove merita di stare“.

Il Manchester United – continua Ratcliffeè uno dei club più importanti del mondo e, quindi, dovrebbe giocare un calcio tra i migliori del mondo. Negli ultimi 10/11 anni non lo ha fatto ed è per questo che noi abbiamo deciso di investire qui“. Per avere successo in Premier League, il nuovo azionista di minoranza dei Red Devils è ben consapevole di dover rivaleggiare contro squadre il cui blasone e la cui potenza economica non sono di certo secondarie rispetto a quelle dello United.

Certo, il Liverpool e il Manchester City sono due dei club più forti del mondo. Abbiamo tanto da imparare sia dai nostri rumorosi vicini – una perifrasi molto cara a Sir Alex Ferguson per parlare dei Citizensche dagli altri vicini: entrambi, pur nutrendo grande rispetto per ciò che rappresentano, soprattutto qui al Nord, sono i nostri rivali diretti. Proprio per questo, credo sarebbe bellissimo riuscire a tirarli giù dal loro piedistallo“.

Manchester United, il progetto triennale del nuovo azionista

Ragionevolmente, Ratcliffe è consapevole che questa nuova e desiderata ondata di successo non possa arrivare “dalla sera alla mattina“. “Dobbiamo essere prudenti e non avere fretta: correre verso la soluzione sbagliata è molto meno saggio che camminare verso quella giusta. Ad ogni modo, credo che al Manchester United ora ci si debba porre due obiettivi, uno di breve e uno di lungo termine. Quello di lungo termine è di certo prioritario, ma anche quello a rapida scadenza è importante: questo club è troppo grande per non giocare stabilmente in Champions League“.

Sorvolando la domanda sull’attuale manager dei Red Devils, Ratcliffe si concentra soprattutto sul piano sportivo triennale che ha intenzione di seguire per riportare il Manchester United ai vertici del calcio mondiale. “Al giorno d’oggi l’area di ricerca di giovani promesse è uno dei punti chiave per il buon funzionamento di un club. Negli ultimi tempi, il club ha speso molti più soldi di alcune delle sue rivali in questo campo, ma non sempre lo ha fatto nella maniera giusta: questa è una di quelle aree in cui il nostro investimento deve essere mirato e calibrato“.

Insieme al possibile arrivo di Dan Ashworth come nuovo direttore sportivo, nonostante i recenti paletti posti dal Newcastle circa il suo trasferimento, Sir Jim Ratcliffe ha dovuto rispondere anche ad alcune domande circa la delicata situazione di Mason Greenwood. Sebbene il tribunale lo abbia dichiarato innocente, il Manchester United sta ancora svolgendo indagini interne per verificare la totale estraneità del classe 2001 rispetto ai fatti per cui era stato accusato. “Se il suo profilo risponderà correttamente ai nostri valori – ossia è un bravo ragazzo ed è in grado di giocare per il Manchester United – allora potremo prendere una decisione saggia per il futuro del club“.

Manchester United, cosa sappiamo sul futuro di Old Trafford

Grande rilevanza, nell’ultimo periodo, è stata data anche a ciò che ne sarà di Old Trafford. La presenza dell’iconico stadio nel futuro del Manchester United, infatti, non è più un “dato per scontato” ma anzi, secondo alcune precedenti indiscrezioni, il club vorrebbe quasi liberarsene. “Il nostro piano attuale – commenta Ratcliffe a tal proposito – è quello di ristrutturare lo stadio tramite un intervento che lo allargherebbe, in termini di capienza, a 80/90mila posti. Il costo dell’intervento sarebbe di circa un miliardo di sterline, ma in questo senso potrebbero esserci delle difficoltà vista la vicinanza di Old Trafford alla stazione ferroviaria“.

In questo senso abbiamo anche creato una commissione ad hoc, la quale si riunirà la prossima settimana, che ci possa aiutare a decidere se un nuovo stadio potrebbe fare al caso nostro. Ciò che è certo è che il Manchester United necessiti di un impianto in grado di soddisfare le esigenze di uno dei club più grandi al mondo e, al momento, Old Trafford non è tra questi“.

Tra i vari scenari attualmente emersi, infatti, pare che lo United stia prendendo anche in considerazione l’ipotesi di costruire una sorta di “Wembley del Nord”, il quale diventerebbe lo stadio per le gare della prima squadra maschile. Dovesse andare in porto un piano simile, il club avrebbe già previsto di cedere in toto Old Trafford alla sua sezione femminile.


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