Nella 20ª giornata di Premier League, si incontrano due squadre che non stanno passando un periodo tutto rosa e fiori: in quella che si può definire la partita più importante, per ciò che riguarda la zona salvezza, sono di fronte Crystal Palace e Brentford. Due squadre in grave crisi di risultati, con gli ospiti che non vincono addirittura da un mese, ma entrambe hanno un obiettivo in comune, ovvero vincere per ripartire e ricostruire un campionato che fino a qui non è andato secondo i piani.
Inizio di partita col botto per le Bees, che al secondo minuto vanno in vantaggio con Lewis-Potter sul cross perfetto di Jensen; non poteva esserci un inizio migliore per il Brentford, che dopo il lampo sull’azione del gol, abbassa pericolosamente il ritmo e subisce il ritorno delle Eagles. Al 14º, infatti, i padroni di casa trovano il pareggio con un bel gol al volo da parte del solito Olise sul traversone di Jordan Ayew; 1-1 e palla al centro, vige l’equilibrio sulla partita, ma non per molto.
Al 39º, Tyrick Mitchell dalla sinistra serve Mateta, che pressato lascia sfilare il pallone; alle sue spalle arriva Eze che entra in area e con il sinistro spiazza Flekken e porta in vantaggio i suoi. Gran momento della partita per il Palace, che riesce a chiudere in vantaggio il primo tempo. E nella seconda frazione non cambia il loro atteggiamento, sempre all’attacco, tanto da trovare, al 58º, il terzo gol, con una stupenda azione personale di Olise, che fa tutto da solo e trafigge Flekken per il 3-1 delle Eagles. Incredibile come il Brentford, dopo il gol iniziale, si sia letteralmente addormentato, e quando in Premier League si abbassa il ritmo, si rischia di essere puniti duramente, per l’appunto con 3 reti.
Anche se le Bees non si danno per vinte e vanno vicinissime a riaprire il match con la traversa di Maupay, il più pericoloso dei suoi nel finale. Ma il solo Maupay non basta, il Crystal Palace porta a casa i 3 punti con una partita solida e soprattutto grazie ai suoi “ragazzini terribili”, ovvero Eze e Olise, che tengono a galla la squadra di Roy Hodgson in zona salvezza; mentre per il Brentford è notte fonda, momento bruttissimo per loro, con nessuna vittoria nelle ultime 5 partite e che ora si ritrovano solamente a 4 punti sopra la zona retrocessione.
Premier League, 20ª giornata, zona salvezza: seconda vittoria di fila per il Nottingham Forest, battuto anche il Manchester United per 2-1
Nottingham Forest–Manchester United è una partita fra due squadre che nell’ultima giornata di campionato hanno trovato la vittoria (in rimonta) dopo un periodo non facile, ed entrambe sperano sia un punto di ripartenza per risolvere, partita dopo partita, i grossi problemi sorti fino a questo punto del campionato. Un match, quello di scena al City Ground di Nottingham che, come tutte le partite di Premier League, non sarà avaro di emozioni.
Nel primo tempo è più Nottingham Forest che United, con gli uomini di Espirito Santo che sfiorano il gol in due occasioni d’oro, una con l’ “eroe” di St James’ Park, vale a dire Chris Wood, l’altra con una deviazione pericolosa di Varane sul cross dell’ex di turno Elanga, sempre pericoloso con le sue incursioni. Ma è nei secondi 45 minuti che la partita entra nel vivo, con lo United che si sveglia e fa tremare la porta di Turner, con il palo colpito da Diogo Dalot. Ma al 63º è il Forest a smuovere lo score, con il primo gol in Premier League di Nico Dominguez su assist di Montiel.
1-0 dunque per il Nottingham, ma al 78º rispondono i Red Devils con il gol del pareggio di Rashford su un assist perfetto del solito Garnacho. Una partita che non smette mai di stupire, in Premier League mai dare nulla per scontato, fino alla fine, infatti 4 minuti dopo i Forest rialzano la testa: in campo aperto, Elanga serve Gibbs-White al limite dell’area, che d’interno, a giro, la mette dove Onana non può arrivare e segna il 2-1 definitivo. Lo United nel recupero avrebbe la possibilità di riacciuffare il pari con Bruno Fernandes, ma Turner non fa sconti e para tutto.
Finisce 2-1 per il Forest, seconda vittoria in 3 partite con la “cura Espirito Santo“, che comincia piano piano ad ingranare in classifica, anche grazie ai talenti della sua rosa, mentre lo United, dopo la bella vittoria contro l’Aston Villa, subisce un’altra sconfitta ma forse un po’ meno amara delle altre, visto che non ha demeritato. Il problema per la squadra di Ten Hag è che si è leggermente staccata dalla corsa europea, deve stare attenta a non commettere troppi passi falsi se no la situazione in classifica potrebbe peggiorare ulteriormente.
Premier League, 20ª giornata: le altre partite della zona salvezza
Tanto spettacolo, tanti gol ed emozioni nelle altre partite che vedevano impegnate le squadre della zona salvezza, pur non essendo arrivata nessuna vittoria. Sicuramente Luton Town e Burnley, come gioco mostrato fin qui, sono avanti rispetto ad uno Sheffield United sempre più ultimo in classifica, che perde 2-0 in casa del Manchester City. Una partita che i padroni di casa hanno saputo controllare dall’inizio alla fine e a cui sono bastati due reti per chiudere la pratica Blades, da parte dei loro giocatori del momento, vale a dire Rodri e Julián Álvarez (che non sta facendo rimpiangere Haaland).
Per il Luton, contro il Chelsea, le cose si erano messe molto male, perchè fino a 10 minuti dalla fine i Blues erano avanti 0-3 con doppietta di uno straordinario Cole Palmer e uno scatenato Madueke; ma in Premier League, si sa, la partita non è mai finita finchè l’arbitro non fischia la fine, e negli ultimi 10 minuti il Luton riesce a segnare due gol e a reintrare in partita, con l’ex Ross Barkley e con bomber Adebayo; con un pizzico di fortuna in più e qualche disattenzione difensiva in meno avrebbero agguantato il pareggio. Il Luton perde 2-3 ma rimane la migliore delle neopromosse, non solo per la classifica, ma soprattutto per l’atteggiamento e l’approccio alla partita da parte dei propri giocatori.
Anche il Burnley disputa una buona partita contro un Aston Villa che doveva assolutamente rifarsi dopo la brutta sconfitta contro il Manchester United. Botta e risposta nel primo tempo fra le due squadre, segnano per primi i Villans con Bailey, la pareggiano i Clarets con Amdouni e successivamente tornano avanti i padroni di casa con Diaby. Nel secondo tempo parte male il Burnley, con il cartellino rosso sventolato in faccia a Sander Berge per somma di ammonizioni.
Nonostante questo, i Clarets riescono a pareggiarla in 10 uomini con Lyle Foster e a tenere la partita sul 2-2 finchè, all’86º, Ramsey tocca da dietro Durán e l’arbitro assegna il rigore in favore dei Villans, che Douglas Luiz trasforma per il 3-2 definitivo. Fortunata stavolta la squadra di Emery, sfortunata invece quella di Kompany, che con un uomo in meno non ha di certo sfigurato, e ha messo in difficoltà, come nella gran parte delle partite del girone d’andata, una squadra con una rosa molto più blasonata, pur non sapendo concretizzare o chiudere definitivamente la partita nel finale di gara.
Premier League, 20ª giornata: la delusione della zona salvezza
La delusione di questo turno di Premier League, in zona salvezza, è senza dubbio l’Everton, che perde malamente su un campo non facile come il Molineux, ma senza mai entrare in partita, senza un tiro nello specchio della porta in tutti i 90 minuti, insomma, un lontano parente dell’Everton a cui siamo abituati quest’anno. Il Wolverhampton ha letteralmente dominato la partita, senza lasciare nemmeno le briciole a Sean Dyche e compagnia.
Le reti sono state messe a segno da Kilman al 25º e successivamente da Matheus Cunha al 53º e da Craig Dawson al 61º; l’unica occasione da gol per i Toffees è stata una traversa colpita con un tiro dalla distanza da parte di McNeil, per il resto assolo dei Wolves, con qualche conclusione fuori misura, se no il punteggio sarebbe stato ancora più severo. Con questa sconfitta l’Everton rimane a -1 dalla zona retrocessione, momento post-penalizzazione davvero delicatissimo per loro, visto che fra due settimane, a Goodison Park, ci sarà l’esame Aston Villa, e all’andata finì con un sonoro 4-0 per i Villans.
Questo fine settimana spazio all’ FA Cup, per la Premier League e le partite della zona salvezza si dovrà aspettare fino a sabato 13 gennaio.
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