Sin dai primi anni nei campi di calcio gli addetti ai lavori notano Rico Lewis per il suo atletismo e la sua velocità fuori dal comune. Il classe 2004 viene aiutato negli allenamenti sia dal padre, campione di muai thai, che dalla sorella, calciatrice talentuosa. Un ulteriore stimolo di crescita. Viene ammesso all’Academy del Manchester City dove emerge tra i migliori talenti e spicca in tecnica e personalità. Per necessità, ma consapevole delle qualità, Pep Guardiola lo convoca in prima squadra, dandogli spazio sia in Premier League che in Champions League.
Rico Lewis: un’infanzia passata tra il ring e il campo
Rico Lewis è nato a Bury, borgo di Manchester, nel 2004. Grazie al passato da campione di muay thai, il padre Rick cresce suo figlio tramandandogli la passione dello sport attraverso i guantoni. Allo stesso tempo suo figlio condivide un’altra passione: il calcio. Si trova dunque ad un bivio e decide di abbandonare i guantoni per intraprendere la via del rettangolo verde. Ha un solo obiettivo: diventare professionista.
Entra nella squadra del quartiere, il Prestwich Pythons, dove in poco tempo riesce ad integrarsi in pianta stabile, facendosi notare. Inizia da ala ed è capocannoniere della squadra. Alcuni osservatori, anche di squadre di Premier League, lo notano.
Rico Lewis: l’inaspettata chiamata del Manchester City
La squadra di Bury è un trampolino di lancio per la carriera del ragazzo e il primo club che si fa avanti, offrendogli un provino è il Bolton Wanderers. Proprio allora arriva l’offerta di un osservatore del Manchester City, Gary Riley, che la famiglia accoglie favorevolmente. Seppur giovanissimo gli addetti ai lavori del Manchester City vedono in lui le caratteristiche tecniche e fisiche del terzino destro moderno. In lui spiccano anche disciplina, competitività e stabilità caratteriale.
Sin dai primi anni nell’Academy ottiene successi fino ad arrivare alla fascia di capitano con l’Under 15. Nonostante la differente prestanza fisica degli avversari, Rico Lewis sfodera ottime prestazioni che lo portano a diventare un prospetto terzino polivalente vista l’ottima tecnica e la gestione palla al piede. Per il padre, questa opportunità rappresenta il più bel regalo della sua vita, perchè vengono ripagati i sacrifici e il sostegno dato al filgio.
Rico Lewis: un leader nato
Rico Lewis cresce di partita in partita. Ha ottenuto il più grande successo ovvero laurearsi campione nella Premier League Under 18. Da aggiungere inoltre la nomina di migliore giocatore del torneo. Pep Guardiola lo inizia a convocare in prima squadra, facendolo esordire nella gara inaugurale della della stagione 2022-2023.
I tifosi dei citizens si chiedono chi fosse quel ragazzino, che neanche i supporters più fedeli conoscevano. L’allenatore spagnolo, in conferenza stampa, ne tesse le lodi facendo intendere che non sarà considerata una meteora, ma un potenziale da far esprimere, dandogli il giusto spazione anche in gare di alto profilo.
Rico Lewis: i grandi palcoscenici lo attendono
Fin da subito diventa una grande rivelazione. Stupisce agli esordi fregiandosi del titolo di più giovane marcatore della storia nella Uefa Champions League a soli 17 anni e 346 giorni. Non solo, batte anche un altro record. É il secondo più giovane marcatore inglese nella storia dopo Jude Bellingham. Questo è un trampolino di lancio che lo porta a scalare le gerarchie nella prima squadra.
Un fattore determinante per la sua crescita, sta nel fatto che Rico Lewis non solo predilige la sua zona di competenza “naturale”, ma è anche propenso a giocare a centrocampo. Questa sua duttilità ben si addice al gioco e alla tattica di un allenatore innovativo come Pep Guardiola. Il tecnico basco ama sperimenta in altri ruoli alcuni giocatori ed uno di questi è proprio Rico Lewis. La squadra di Manchester ha tra le proprie mani un diamante grezzo da forgiare.
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