In questo primo appuntamento con l’anteprima della Premier League 2023/2024, analizzeremo le squadre che con ogni probabilità lotteranno per mantenere la categoria.
Luton Town: il cappellaio matto al gran ballo
Il Luton Town è già una squadra di culto. La loro ascesa meteorica, i playoff e uno stadio da favola li hanno resi una squadra simpatica a quasi tutti. In Premier League però la simpatia non basta e non sarà facile ripetere l’exploit della scorsa stagione anche considerando che i blu arancio sono andati già oltre i loro limiti tecnici. Rob Edwards ha saputo impressionare traendo il massimo dalla rosa a disposizione, ma la stella Carlton Morris avrà bisogno di tanto aiuto.
Sono arrivati dal mercato un buon terzino mancino come Gilles, il portiere titolare Kaminski, Andersen centrale di sostanza, Marvelus Nakamba mediano vecchia scuola, ma soprattutto l’eterna promessa Tahit Chong ed il prospetto interessante, ruolo terzino destro, Kaborè. Le prospettive sono quelle di una complessa ricerca della salvezza, ma sicuramente questo primo ballo in Premier League sarà una esperienza da ricordare per i sostenitori dei cappellai.
Probabile formazione: 3-5-2 di ordinanza visto in EFL Championship: Kaminski, Andersen, Lockyer, Bell, Kaborè, Chong, Mpanzu, Nakamba, Doughty, Adebayo, Morris.
Sheffield United: spade affilate o spuntate?
Lo Sheffield United ha conquistato la promozione in Premier League in modo trionfante, chiudendo la EFL Championship con 91 punti. Normalmente i club che vengono promossi adottano due strategie diametralmente opposte: rivoluzione totale o fiducia nel blocco storico. Heckingbottom pare aver scelto la seconda opzione, con pochi inserimenti a fronte di una uscita dolorosa come quella della stella Iliman Ndiaye.
Dall’Hacken campione di Svezia arriva Benie Traore per colmare lo slot offensivo, mentre per rimpolpare la difesa arrivano i terzini Trusty e Larouci. La stella sarà l’ormai habitué della Premier League Sander Berge, ma attenzione al difensore centrale bosniaco Anel Ahmedhodzic che ha le qualità per fare molto bene, sebbene le prospettive siano quelle di una salvezza complessa a dir poco.
Probabile formazione 3-4-2-1: Foderingham, Robinson, Ahmedhodzic, Egan, Baldock, Berge, Norwood, Lowe, Slimane, Osula, Traorè.
Brentford: api operaie e moneyball
Il Brentford ha ottenuto risultati incoraggianti nelle sue due stagioni in Premier League. Il nono posto della scorsa annata è un risultato grandioso, ma senza i gol di Ivan Toney, fuori fino a gennaio per squalifica, e con la probabile partenza di Raya è lecito attendersi qualche difficoltà in più. Thomas Frank parte per questa quinta stagione sulla panchina delle Bees e dovrà trovare le giuste alchimie per far rendere al meglio tutti, sia nel modulo che negli uomini scelti in una rosa profonda e senza troppi titolari fissi.
In estate sono arrivati Flekken e Schade, riscattato dal prestito, dal Friburgo e dai Wolves Nathan Collins per blindare la difesa. Proprio dalla difesa ci si attende una stagione da protagonista di Aaron Hickey, ma anche Bryan Mbeumo potrebbe salire in cattedra in avanti a causa dell’assenza di Toney. Difficile ipotizzare un undici titolare, ma ad oggi le indicazioni danno un 4-3-3.
Probabile formazione: Flekken, Hickey, Pinnock, Mee, Henry, Janelt, Dasilva, Jensen, Shade, Wissa, Mbeumo.
Burnley: la carica dei 101 in Premier League
Dopo la cavalcata trionfale nella passata EFL Championship, il Burnley ha anche iniziato a progettare subito il futuro, sotto la guida del promettente Vincent Kompany. Al Turf Moor sono arrivati profili di esperienza come Nathan Redmond, ma sopratutto giovani talenti promettenti. Trafford può essere il portiere del domani, Zeki Amdouni ha gol nei piedi e talento, mentre O’Shea pare essere un centrale difensivo di grande affidabilità.
I Clarets dovranno essere in grado di mantenere lo stesso stile di gioco ambizioso e offensivo anche al piano superiore e per farlo avranno bisogno che i suoi uomini più creativi siano ispirati e che i difensori mettano il lucchetto agli avversari.
Fra gli osservati speciali Josh Brownill, strepitoso da centrocampista offensivo nella passata stagione, e Jordan Beyer, riscattato dai Borussia Moenchengladbach dopo la buona stagione coi Clarets.
L’uomo su cui puntare qualche spicciolo però è il marocchino Anass Zaroury, alla riscossa dopo le bocciature in Belgio.
Difficile ipotizzare un modulo, vista la veste camaleontica di Kompany, ma sembra che il più probabile sia il 4-3-2-1.
Probabile formazione: Trafford, Roberts, Beyer, Ekdal, Taylor, Cullen, Cork, Redmond, Brownhill, Zaroury, Amdouni.
Bournemouth: the Cherries on top
La scorsa stagione si è chiusa con un filotto di sconfitte che è costato il posto a Gary O’Neil, sostituito con il basco Andoni Iraola. Assieme al tecnico ex Rayo Vallecano, nel Dorset sono arrivati diversi calciatori che puntano a bissare la salvezza, magari cercando anche di entrare nella bagarre di centro classifica, soprattutto qualora si riuscisse a migliorare la fase difensiva. La scorsa stagione sono state 71 le reti concesse. Sono diventati definitivi gli accordi per Romaine Favre e Hamed Tourè.
Dall’Inter arriva Radu in prestito, anche se probabilmente andrà a fare da secondo a Neto. Così come Justin Kulivert dovrebbe regalare un po’ di riposo alla batteria di mezze punte rossonere. Acquistato invece per essere padrone dell’out mancino Milos Kerkez, il terzino ungherese può essere una scommessa da seguire attentamente, anche se per il ruolo di sorpresa il candidato è Dango Ouattara. Dopo sei mesi di apprendistato il burkinabé è pronto a tramutare in numeri il suo potenziale visto a Lorient. La prossima stagione dovrebbe vedere i Cherries scendere in campo con il 4-2-3-1.
Probabile formazione: Neto, Smith, Senesi, Zabarnyi, Kerkez, Billing, Rothwell, Ouattara, Traorè, Tavarnier, Solanke.
Nottingham Forest: alla ricerca della stabilità
La prima stagione in Premier League dopo una lunghissima assenza è stata un ottovolante di emozioni per il Nottingham Forest. Una squadra rivoluzionata e con diverse scommesse ha sudato le proverbiali sette camice prima di trovare nelle ultime giornate il guizzo che ha portato ad una salvezza tutto sommato meritata. Dopo aver abbondantemente speso nella scorsa stagione, il patron Marinakis ha aperto il portafogli in maniera più chirurgica, regalando a Steve Cooper essenzialmente tre elementi: Chris Wood, nove di esperienza e fisico, Ola Aina dal Torino per far rifiatare Aurier ed infine Anthony Elanga, talentuosa ala sinistra che al Manchester United non aveva spazio.
Proprio lo svedese potrebbe avere la classica breaktrough season, avendo spazio e minuti sulla fascia mancina.
La preparazione alla stagione non è stata particolarmente esaltante, ma ai Garibaldi Reds non manca il talento e la qualità per potersi garantire la salvezza.
Probabile formazione: 3-4-3. Henderson, Mckenna, Felipe, Niakhatè, Aurier, Gibbs-White, Danilo, Williams, Johnson, Wood, Elanga.
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