Quo usque tandem, Graham Potter?

Graham Potter è nell'occhio del ciclone dopo l'ennesima sconfitta subita dal Chelsea e non è ancora chiaro quale sarà il suo futuro

Graham Potter è nell'occhio del ciclone dopo l'ennesima sconfitta subita dal Chelsea e non è ancora chiaro quale sarà il suo futuro

 

“Fino a che punto, Graham Potter, abuserai della nostra pazienza?”. E’ probabile che se Cicerone fosse vissuto nei nostri giorni e invece di essere un filosofo, avvocato ed oratore fosse stato un giornalista sportivo d’Oltremanica, avrebbe iniziato un suo editoriale sul Guardian con queste parole per descrivere le sensazioni del Chelsea e dei suoi tifosi.

Potter: l’homo novus del Chelsea

Potter è arrivato al Chelsea in una fase di profondo cambiamento del club, non solo dal punto di vista tecnico ma anche e soprattutto societario. L’enfant prodige aveva lasciato il Brighton, la sua creatura, per il grande salto di qualità con grande dispiacere suo e di tutta la contea dell’East Sussex. Un salto, tra l’altro, che ha avuto il beneplacito di stampa e tifosi che sognavano di poter rivedere un Chelsea in grado di lottare per le posizioni di vertice della classifica.

Non è tutto oro quello che luccica

La realtà si è dimostrata essere ben lontana dalle premesse. Del gioco, dell’intensità, dell’abnegazione dei tempi di Brighton nemmeno l’ombra. Nelle ultime 11 gare, tra tutte le competizioni, una sola vittoria e quattro goals segnati. Una media da zona retrocessione per una squadra che mirava a vincere il titolo. Quel che più preoccupa è che ai risultati negativi, si aggiungono prestazioni non all’altezza di una squadra che sembra allo sbando.

Il momento dell’assunzione di responsabilità

Anche Erik ten Hag ha dovuto affrontare tempi duri col Manchester United. Negli ultimi mesi, però, è riuscito ad invertire la rotta e ad imporre la sua autorità alla squadra. Non solo i risultati sono arrivati (il trionfo in EFL Cup era impensabile qualche mese fa), ma sembra che si stiano fissando le basi per i successi futuri.

Difficile dire se il Chelsea e i suoi tifosi abbiano la pazienza di aspettare ancora Potter. Nel calcio di oggi il tempo è denaro e sebbene le difficoltà siano parte integrante di questo sport – soprattutto quando non si ha l’esperienza nella gestione di un grande club – è giunto il momento per Potter di assumersi le sue responsabilità.

 


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