Grazie alla vittoria per 2-0 contro il Manchester City, il Tottenham è primo in classifica. Mourinho risponde così ai suoi tifosi, che avevano criticato la società per averlo scelto alla guida degli Spurs.
La vittoria di ieri del Tottenham contro il Manchester City ha garantito agli Spurs il primo posto in classifica in Premier League. Non accadeva da agosto 2014. Certo, la stagione è ancora molto lunga e – almeno per ora – equilibrata. Forse però, l’allenatore portoghese è riuscito a convincere i propri tifosi che avevano duramente criticato la società all’indomani dell’esonero di Mauricio Pochettino proprio per la scelta di affidare all’allenatore portoghese la panchina della loro amata squadra.
Un anno fa i tifosi del Tottenham non erano per nulla convinti della scelta della società: affidare ad un allenatore esonerato dal Manchester United – e per di più bandiera (o ex bandiera?) di una delle squadre rivali (il Chelsea) non era esattamente quello che si aspettavano. E le critiche furono molte.
Oggi le cose sembrano completamente cambiate: il Tottenham è primo in classifica, gioca un buon calcio e la squadra sembra unita e compatta. In più, cosa non di poco conto, riesce ad ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. E pensare che soltanto un anno fa nessuno lo voleva sulla panchina del Tottenham.
Ma si sa, Mourinho ci sa fare con le parole. Tanto che, a fine match ha dichiarato “Ora siamo primi e ci godiamo il momento, ma domani potremmo già essere secondi. Non ci si può aspettare che dopo solo un anno di lavoro siamo già in grado di lottare per il titolo. Noi non lottiamo per il titolo. Noi lottiamo per vincere ogni gara sia in campionato che in Europa League. E’ ovvio che pareggeremo e perderemo anche. Non posso fare a meno di essere soddisfatto del processo di crescita della squadra. Se il Leicester dovesse vincere e noi fossimo di nuovo secondi non ci sarà nessun problema”.
Mourinho vuole mantenere i piedi per terra, forse per non dare aspettative troppo alte ai tifosi per l’accoglienza ricevuta?
Eppure il motto degli Spurs “To Dare is to Do” (Audere est facere) ben si addice alla carriera e al temperamento dell’allenatore portoghese.
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