Vogliamo ritornare sull’argomento della recente esclusione dalla Football League di uno dei suoi membri fondatori: il Bury F.C. Una decisione che ancora una volta sottolinea come il gap con le grandi sia sempre più evidente, oltre che pericoloso.
Una decisione severa, forse anche oltraggiosa nei confronti della propria storia, quella di estromettere dalla Football League uno dei suoi membri fondatori: il Bury F.C. Meglio è andata al Bolton che si è visto sottrarre 12 punti.
Quanto accaduto al Bury potrebbe rivelarsi un pericoloso precedente. Il calcio di oggi – o meglio ancora, i numeri del denaro del calcio di oggi non guardano in faccia alla storia.
Eppure le squadre di calcio hanno un significato che va ben oltre il denaro. Aspetti folkloristici, storici, sociologici sono nulla se confrontati con il valore dei soldi. E poco importa se venti squadre di Premier League si divideranno cinque miliardi di sterline di diritti televisivi in un anno, mentre le 72 squadre di Football League se ne divideranno un ottavo in cinque anni.
La storia non ha valore.
Ci sono comunque splendidi finali – che anche qui abbiamo raccontato – come quello dell’AFC Wimbledon che con la sola forza dei propri tifosi è riuscito a tornare nel calcio che conta o quello dell’Aldershot, emerso dalle ceneri dell’Aldershot FC e ritornato in Football League. Sono questi i casi in cui la storia si è dimostrata più forte di un sistema finanziario in palese disequilibrio.
E sono solo 25 i minuti che separano la casa del Bury, Gigg Lane (almeno quella sembra sia salva) dall’Etihad Stadium; solo 21 gli anni dall’ultima partita (e sconfitta) del City contro il Bury, ma mai nessuno avrebbe potuto immaginare che la squadra che ha detenuto il record di reti segnate in una finale di FA Cup – record eguagliato proprio dal City – sarebbe stata esclusa dalla Football League.
Bisogna riflettere molto sul fatto che il gap economico con le squadre di Premier League sia diventato ormai talmente ampio da avere la sensazione di essere incolmabile. Dobbiamo dunque aspettarci altre storie come quelle del Bury F.C. considerando lo stato economico in cui versano molti altri club di serie minori? Temiamo di sì.
Sia chiaro: nessuno vuole giustificare la mala gestio di un club professionistico. E’ giusto e rispettoso nei confronti di tutte le società che un club mantenga i conti in ordine e tenga fede ai suoi obblighi verso i creditori. Tuttavia, le superpotenze della Premier League dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza e destinare parte dei ricavi dei diritti TV alla creazione di un “fondo salva storia“, per quei club che attraversano una fase complessa, ma senza i quali non staremmo qui a scrivere dello sport più bello del mondo.
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